Napoli – Lecce 4-2: gli azzurri schiacciano i salentini e mandano via Di Francesco

Napoli – Lecce 4-2: gli azzurri schiacciano i salentini e mandano via Di Francesco

Di Paolo Esposito

Sono dati di fatto. L’avversario inconsistente, l’allenatore delegittimato, l’orgoglio chiamato a gran voce da tutto l’ambiente, il “warm-up” che porta alla partita più importante della stagione. Ma è un dato di fatto anche la vittoria, arrivata in modo convincente in un momento in cui bisognava vincere per forza. Il Napoli ci mette un tempo per sbarazzarsi del Lecce, con un perentorio tre a zero che chiude la partita e qualsiasi sogno di rimonta giallorossa.

In grande spolvero il solito Lavezzi, autore in tutto di un gol, un assist e capace di mettere sempre in crisi il suo diretto avversario. Il pocho sblocca il risultato con un bel diagonale dal lato mancino dell’area avversaria. Benassi non è indenne da responsabilità, avendo respinto in porta un pallone controllabile, ma l’attaccante argentino su quella fascia si è prodotto in un numero da delirio. Pandev non gli è da meno, e poco dopo aggancia un lancio di Dzemaili con uno stop degno dei videogames. Poi avanza e al limite serve un pallone filtrante sul quale Cavani non deve far altro che spingere in rete per il raddoppio. Prima dell’intervallo il Napoli triplica con Dzemaili, bravo a scaricare a rete dal limite un pallone respinto dalla difesa.


E’ ovvio che il secondo tempo si giochi in scioltezza, con il Napoli ormai sicuro della vittoria e il Lecce limitato dalla rassegnazione più che armato di rivalsa. Per i pugliesi accorcia le distanze Muriel, con un bel numero su Aronica. Ma dopo qualche minuto è ancora una volta Lavezzi a mettere in chiaro il concetto su chi sia il più forte in campo. Discesa sul settore sinistro alla sua maniera e pallone basso a tagliare l’area sul quale si avventa Cavani, che a porta vuota marca la doppietta. A tempo ormai scaduto è Corvia a mettere dentro di spalla a seguito di cross dalla destra per il definitivo 4-2.

Il Napoli porta così a casa i tre punti necessari che servono per non perdere definitivamente contatto con le posizioni di testa, in vista della trasferta Champions che potrebbe regalare gli ottavi della massima competizione continentale. Le seconde linee funzionano a corrente alternata. Bene Pandev e Dzemaili, che ormai stanno prendendo sempre più confidenza con il ruolo che Mazzarri gli vuole cucire addosso. Male ancora Fideleff e Fernandez, troppo incerti e a tratti del tutto privi del tempo di giocata tipico del calcio italiano, condito da buona dose di tattica e di marcatura stretta. Il Lecce, dal canto suo, perde l’allenatore. La dirigenza s’è presa qualche ora ancora per decidere il futuro di Eusebio Di Francesco, ma tutto fa pensare ad un imminente esonero.

La nota di merito per questa partita va ad un “esordiente”: Gianluca Grava, alla sua prima quest’anno dopo i lunghi mesi d’infortunio, che lo ha tenuto lontano dai campi. Con la sua tenacia, la sua grinta e la sua professionalità, il difensore casertano è riuscito a tornare a calcare il campo. Di questo passò sarà innegabile una maglia da titolare, e conoscendolo c’è da credere che presto la otterrà.

Paolo Esposito

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