Milan: Tutto facile a San Siro, Chievo sommerso 4-0

Milan: Tutto facile a San Siro, Chievo sommerso 4-0

Di Davide Biscaro

Dopo la partita di mercoledì, aprendo i quotidiani sportivi nostrani, si poteva capire una cosa su tutte: che nonostante la sconfitta, i rossoneri ne uscivano rinforzati nel morale e nella convinzione relativamente ai propri mezzi a disposizione. E la partita contro il malcapitato Chievo Verona si è trasformata in una pura formalità, da chiudere in poco meno di un tempo con ben quattro reti. Poker senza alcun “se” e senza alcun “ma”, solo una partita ottimamente interpretata dai ragazzi allenati da Allegri, che sulla loro strada hanno trovato un avversario che, a dirla tutta, oggi era più arrendevole di Don Abbondio di fronte ai bravi. Al Milan va senza dubbio il merito di avere condotto fin da subito il gioco con velocità e sicurezza, ma ai clivensi oggi è mancato davvero tutto. Difesa colabrodo, centrocampo molle e senza idee, e inevitabilmente punte troppo isolate e mai rifornite, mancava solo che stendessero un tappeto rosso davanti ai piedi dei giocatori padroni di casa. Il risultato, quindi, non poteva che essere questo, gol più gol meno. Poco male, la rincorsa alla super Juventus di Conte va avanti senza intoppi.

Che per i veneti non è serata lo fa capire Ibrahimovic, che dopo pochi secondi dal via coglie un’incredibile traversa con un tiro a giro da fermo, sono subito i rossoneri a fare il match. E infatti passano in vantaggio. Tocco fuori di Boateng per Thiago Silva (oggi capitano, la fascia gli sta proprio bene, non ce ne vogliano Gattuso e Ambrosini), e piattone vincente del centrale brasiliano sul palo lontano, Sorrentino non può arrivare. Prima del raddoppio la solita, evitablissima, amnesia difensiva della retroguardia milanista, che permette a Pellissier di calciare tutto solo dopo un calcio di punizione. Palla fortunatamente fuori. Poi però, due minuti dopo, è 100 Ibra: si, lo svedese raggiunge infatti quota 100 in Serie A, tra Juve Inter e Milan. Giusto per la cronaca, il gol arriva dopo un controllo al limite dell’area e un destro magistrale a giro sotto la traversa, su cui nulla può l’estremo difensore gialloblu. Il Milan è sul velluto, i veronesi invece in bambola, a giocate di classe da una parte si contrappongono voragini difensive e incomprensioni fra giocatori dall’altra. Logico che in un contesto così ti aspetti anche la terza marcatura di giornata, che arriva puntuale alla mezz’ora. Corner dalla sinistra, Aquilani riceve il pallone e prova una bella volée che termina addosso al malcapitato Luciano: Sorrentino è spiazzato, e per Pato è il gol più facile del mondo dover buttare in rete il pallone a porta completamente sguarnita. Nel finale di tempo sussulto d’orgoglio degli ospiti, che sfiorano la marcatura con lo statunitense Bradley, palla a lato di pochissimo. Il primo tempo si chiude con il 4-0 rossonero. Pato si incunea in area, un frastornato Luciano lo atterra e Guida concede il penalty. Ibra calcia e non sbaglia, fanno 101, palla da una parte portiere dall’altra.

Il match è concluso, c’è poco da fare. Eppure il Milan sembra insaziabile, Ibra e Prince provano a regalare al pubblico il pokerissimo, senza successo. L’emblema della disorganizzazione degli ospiti è dato dal fatto che l’azione più pericolosa che subiscono i rossoneri se la creano da soli con uno sbilenco retropassaggio di Van Bommel su cui Abate e Amelia intervengono contemporaneamente, disturbandosi a vicenda, ma alla fine il portiere romano sbroglia la matassa e rilancia. Entrano Robinho, Emanuelson ed El Shaarawy, di fatto il match non ha più nulla da dire se non qualche sporadica apparizione del Milan in avanti, giusto per non far addormentare i tifosi, e un’occasione nel finale per Pellissier, niente da fare per lui, che deve rimandare l’appuntamento con i cento gol con la maglia del Chievo almeno alla prossima settimana.

Chicca storica che ai tifosi rossoneri (e anche agli appassionati di statistiche curiose) farà piacere. Sapete chi fu l’ultimo a realizzare i suoi gol numero 100 e 101 in Italia contro il Chievo e con indosso la maglia del Milan? Un aiutino? E’ senza dubbio il miglior giocatore ucraino che l’Italia abbia visto sui suoi campi. L’avete capito ora? Certo che si, facile, si tratta di Andriy Shevchenko. Il bomber dell’est europeo riuscì nell’impresa in 23/11/2003 in una gara difficilissima per i rossoneri, che sotto 2-1, agguantarono il pareggio al 94’ grazie al loro super-cannoniere. Sapete come finì quel campionato? Si, avete visto giusto! Scudetto al Milan (fu il 17°). Corsi e ricorsi storici beneauguranti dunque, ora tocca a Ibrahimovic fare come seppe il suo predecessore.

Pagelle inevitabilmente positive quindi:

Amelia: 6 Al posto di Abbiati quasi all’ultimo, ma questo Chievo non fa male a una mosca.

Abate: 6,5 Il passo pare quello di uno medagliato sui 400 metri piani alle olimpiadi. Scherzi a parte, altra bella gara del terzino campano. Costante

Thiago Silva: 7 Prima da capitano – e avrebbe meritato anche il titolo di man of the match, ma quello spilungone là davanti oggi è stato un campione – e solita gara eccelsa.

Yepes: 6 Vince il ballottaggio con Bonera e alla fine dimostra di meritare ampiamente i galloni di titolare, chiudendo con ordine le pochissime folate degli ospiti

Antonini: 6 Non fa mancare l’appoggio alla squadra sulla sinistra, bene così

Aquilani: 7 Riscatta ampiamente l’opaca prova fornita contro il Barça. La classe c’è e l’abbiamo sempre detto, ma se riuscirà a giocare con la stessa convinzione anche contro le grandi squadre, allora sarà veramente maturo

Nocerino: 6,5 Non chiamatelo incontrista, sennò si offende! Gioco di prestigio in avvio, poi il solito uomo ovunque della mediana rossonera. Alla faccia del bidone…

Van Bommel: 6,5 Era ora che tornasse sui livelli della scorsa stagione, oggi un muro davvero invalicabile, ma per un giudizio più accurato meglio attendere test più probanti

Boateng: 6,5 Meno appariscente di mercoledì sera, ma efficace anche nel fornire l’assist a Thiago Silva per l’iniziale 1-0 (dal 61’ Emanuelson: s.v.)

Pato: 6 Nell’unica occasione in cui non va a calciare dalla bandierina ecco che segna il 3-0. Fortunato, ma il gol lo aiuterà a ritrovare la condizione migliore (dal 67’ Robinho: 6 dei subentranti è l’unico a vedere la palla in modo concreto e sfiorando il gol in un’occasione)

Ibrahimovic: 8 (il migliore) 101 e lode Ibra. Prima fa tripla cifra, poi addirittura scollina e va a 101! 101% di classe, potenza, abilità. 101% Zlatan Ibrahimovic! (dal 77’ El Shaarawy: s.v.)

Davide Biscaro

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