Panchine bollenti per quattro big italiane: quale futuro?

Panchine bollenti per quattro big italiane: quale futuro?

Di Stefano Lazzarato

Quattro squadre importanti, quattro situazioni diverse e tutte e quattro con l’incognita allenatore per la prossima stagione. Questa è la situazione di Juventus, Napoli, Inter e Roma in rigoroso ordine di probabilità di cambio allenatore al momento.

A due giornate dal termine, le società devono iniziare ad impostare la prossima stagione ed il primo passo è ovviamente l’allenatore. Confermare o cambiare allenatore porta vantaggi e svantaggi in qualunque squadra. La riconferma dà continuità al lavoro della stagione in corso, l’allenatore capisce meglio cosa gli serve sul mercato estivo, i cosiddetti “senatori ” della squadra sono più propensi a collaborare ecc.

Il cambio allenatore è spesso un’incognita. Giocatori che sentono il posto minacciato, cambi di modulo, cessioni di giocatori per fare la cassa necessaria per acquistare i “pupilli” del nuovo tecnico, atteggiamenti diversi dentro e fuori lo spogliatoio ecc.

L’unico la cui riconferma è meno del 20% è Del Neri. Quale continuità può dare alla squadra?. Se resta, quali giocatori pagheranno al suo posto?. La dirigenza secondo quali indicazioni sta trattando i rinnovi soprattutto degli attuali giocatori in prestito?. ( Del Piero non si discute indipendentemente dall’allenatore mentre altri non resteranno).

Situazione analoga anche se il cambio allenatore è meno probabile all’Inter.

Non bisogna essere dei geni per capire che se l’Inter vuole tornare a vincere lo scudetto e centrare almeno la semifinale in Europa, deve muoversi sul mercato. Leonardo o chiunque lo sostituisca deve fare delle scelte importanti e le deve fare in tempi relativamente brevi. Il terzetto di portieri è troppo vecchio, Materazzi è alla frutta, Zanetti non durerà in eterno e si deve pensare per tempo al nuovo capitano (Julio Cesar meriterebbe una possibilità), valutare se modificare lo staff medico visto il perenne affollamento dell’infermeria, decidere sulle comproprietà e prestiti. E sono solo alcuni dei problemi. Moratti deve prendere una decisione entro un mese (meno sarebbe ancora meglio) e poi con lo staff fare il mercato (i famosi giocatori alle buste sono all’inizio della nuova stagione). Napoli e Roma sono in una situazione diversa da Inter e Juventus.

De Laurentis sulla carta non aveva nessun motivo per cambiare allenatore. Ma possibili richiami d’altre squadre (Juve a quanto si dice), attriti sui programmi futuri, (girano voci d’offerte dalla Spagna per più di un giocatore del Napoli) e il carattere del presidente “padrone” hanno destabilizzato il rapporto Mazarri-De laurentis. A Roma la prima vera incognita sono i programmi della nuova proprietà. Gli ultimi 3-4 campionati spagnoli ed inglesi hanno visto molte dirigenze spendere cifre folli per risultati spesso molto deludenti (Qpr e Hercules per citare due esempi). Se si vuole creare un progetto concreto di 3-4 anni, un allenatore giovane ed emergente come Montella potrebbe essere la scelta giusta, per uno “stile hercules” no.

Altra questione fondamentale soprattutto per Juventus e Napoli è la risposta alla domanda: quali sono gli allenatori sul mercato?. Ci saranno molti cambi tra le società sia di fascia alta che tra quelle di serie b. Quindi la lista degli allenatori teoricamente disponibili non è corta. A Roma e Napoli potrebbe andare bene Colantuono o Conte, che in una situazione d’eventuale conflitto con la società potrebbero cambiare squadra (nel caso di Colantuono la cosa sembra certa). Alla Juventus serve un vero allenatore (niente follie come il Ferrara di turno senza esperienza). Deve essere italiano, non esageratamente spendaccione, deve essere concreto e non rivoluzionario (l’ultimo rivoluzionario vincente è stato Sacchi al Milan). Del Neri sembrava avere queste qualità ma ha fallito insieme con la dirigenza. La Juventus dovrebbe cambiare allenatore e almeno metà tra staff e dirigenti. Purtroppo direttori sportivi, osservatori, responsabili delle giovanili ecc. non si trovano sulle pagine gialle e sono più difficili da valutare rispetto ad un allenatore o ad un giocatore. Stesso discorso in casa Inter se si cambia Leonardo.

La vera domanda è: con chi?. Da mesi le voci ricorrenti sono almeno 10 ma di concreto c’è poco. Ancelotti?, Spalletti?, Mourinho?, Boas?, tutti bravi con pregi e difetti. Ingaggio a parte chi di loro verrebbe in Italia come minimo per tre anni?. Chi di loro nel 2012 ambisce ad una panchina nazionale? Ancelotti per il dopo Capello, Boas al Portogallo e perché no Spalletti per la Russia, solo ipotesi per ora ma nei due mesi successivi ad europei e mondiali saltano parecchi allenatori nelle nazionali oppure scadono i contratti.

In conclusione, è mia opinione personale che Juve e Inter dovrebbero mantenere l’allenatore, Mazaarri chiarirsi con il presidente definitivamente e poi decidere, mentre la Roma dovrebbe prendere per due-tre anni un buon allenatore (Mazzarri, Colantuono ad esempio) e Montella come vice. Scaduto il contratto e teoricamente cresciuta la squadra con investimenti mirati e non affrettati, prendere un allenatore importante come Ancelotti oppure puntare su un Montella con più esperienza di adesso.

Credo in ogni modo che alla fine le cose andranno diversamente. La Roma spenderà troppo rischiando di bruciare Montella in caso di scarsi risultati e il Napoli 2012 non sarà all’altezza del 2011. Del Neri allontanato e altro anno difficile per la Juventus. L’Inter per ora resta un incognita. Il vero errore che tutte le squadre devono evitare è quello della Juventus con Ferrara e dell’Inter con Benitez. Si deve prendere l’allenatore per almeno un anno non per qualche mese.

Stefano Lazzarato

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