Di Fabrizio Landolfi
L’aria che si respira attorno ai giallorossi è bella, positiva e piena di stupore: la Roma è prima in classifica, con sei vittorie su sei. Ma soprattutto, la Roma è prima in classifica proprio ora che nessuno se lo aspettava.
Il pubblico giallorosso ha da poco vissuto uno dei suoi momenti più tristi, per il malcontento che si era creato attorno alla squadra ed alla società, a causa dei risultati deludenti dello scorso anno. In estate c’era un clima tesissimo, con polemiche forti e rabbiose sulla politica societaria, sulla Coppa Italia, sugli allenatori, sul mercato, non ultimo sul nuovo stemma, che a molti non è piaciuto (al di là del “Roma 1927”, non si vede che bisogno c’era di ristilizzare la gloriosa e cara lupa capitolina).
La gente romanista non ha dimenticato tutto questo: le polemiche sono ancora vive, le delusioni danno ancora fastidio e la società giallorossa è ancora in debito verso i suoi tifosi. Tuttavia, dobbiamo ammetterlo: non ci saremmo aspettati che la Roma iniziasse così bene la stagione, quindi è giusto sorridere ed essere fiduciosi, pur consapevoli del fatto che la stagione sia appena iniziata.
La Roma di Rudi Garcia ha acquisito un’ottima solidità difensiva, cosa che da queste parti non si era mai vista negli ultimi anni. I numeri parlano chiaro: un solo gol subìto, in sei partite giocate, nonostante Totti e compagni stiano praticando un calcio tutt’altro che difensivo. Si cerca sempre di attaccare e costruire occasioni da gol, ma quando perdono palla i giocatori di Garcia lottano con decisione per non subire. Dal punto di vista tattico, questa Roma ha dimostrato di poter essere devastante nelle ripartenze, anche grazie alla velocità di Gervinho, giocatore che è stato e probabilmente sarà ancora discusso, ma che ha senz’altro il suo peso nella squadra. Il tecnico ha parlato chiaro: si aspetta che l’ivoriano possa sciupare qualche occasione, ma ne creerà altrettante che per la Roma saranno preziose. Intanto Gervinho ha messo a segno una doppietta contro il Bologna, dopo che aveva già segnato pochi giorni prima contro la Sampdoria di quel Delio Rossi che stavolta non è riuscito ad imbrigliare i giallorossi. A tal proposito, va ricordato che negli anni scorsi la Roma ha sempre sofferto contro le squadre che tendevano a chiudersi nella propria metà campo, cercando come si suol dire di “non farla giocare”. Nelle prime gare di questa stagione, invece, chi ha provato a fare il catenaccio (o qualcosa di simile) contro i giallorossi, si è dovuto arrendere ad una squadra molto brava a sfondare ed attaccare gli spazi. Un altro dato importante: questa Roma sta giocando senza un vero centravanti, ma segnano un po’ tutti, da Ljajic a Florenzi, da Gervinho a Benatìa, da Strootman a Balzaretti (il cui gol nel derby-rivincita contro la Lazio rimarrà ben impresso), passando naturalmente per Francesco Totti. Questa squadra ha anche fatto a meno di un punto di riferimento importante come Maicon, uno dei migliori nelle prime giornate, attualmente fermo per infortunio. Al suo posto Garcia ha fatto giocare sia Dodò che Torosidis, giocatori che oggettivamente non hanno le stesse doti del brasiliano, ma la squadra non ne ha risentito.
Ora siamo in attesa di una prova difficile, a San Siro contro l’Inter di Mazzarri, un’altra squadra che ha iniziato piuttosto bene la stagione. I nerazzurri vengono da un deludente pareggio contro il Cagliari e vorranno rifarsi, in più avranno il vantaggio di giocare in casa, quindi a Milano sarà dura. Ma la Roma deve dimostrare al suo pubblico, e soprattutto a sè stessa, di essere pronta anche per questo tipo di sfide. Se i giallorossi mantengono lo stesso atteggiamento e la stessa intensità di gioco, possono vincere anche contro l’Inter. Questa squadra ha ancora molta strada da fare, la tifoseria ne è consapevole e non si monta la testa: ma avere fiducia è giusto, e l’entusiasmo è più che lecito.
Fabrizio Landolfi
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