Disarmanti

Disarmanti 

Di Marco Cannaviccio

Questa squadra inizia davvero a far paura. Purtroppo non nel senso buono del termine, anzi tutto il contrario dato che mette paura ai propri tifosi. La sfida andata in scena al Mapei Stadium di Reggio Emilia ha visto una Lazio brutta, per non dire orrenda, lenta, senza grinta, con zero idee e con un allenatore che nel momento caldo del match è apparso in netta confusione tattica. Fisicamente ormai lo sappiamo che in questo periodo c’è da soffrire, si spera che più avanti la squadra trovi maggiore brillantezza per fare il percorso inverso rispetto alla scorsa stagione quando invece partimmo fortissimo per poi però crollare a gennaio. Ma oggi qui non si parla di forma fisica, quello non sarebbe un problema, bensì si vuole analizzare la netta e preoccupante regressione dal punto di vista del gioco, cosa che abbiamo notato ormai dall’inizio dell’anno. Si insiste sempre sul solito modulo e soprattutto sempre e solo sugli stessi uomini. Sappiamo bene che con tutti questi infortunati il mister abbia poco materiale su cui lavorare, ma alcune scelte risultano assolutamente incomprensibili e fuori da ogni logica: si preferisce un Floccari in condizioni pietose ad un Perea che, seppur timido e giovanissimo, ha bisogno di giocare e ha gia dimostrato di avere tanta voglia e corsa; oppure il talentino della primavera Keita, che dopo un buon esordio in coppa è sparito dalla circolazione senza un motivo. Sembrano piccolezze ma cosi non sono dato che, viste le condizioni pessime in cui versa la squadra e la totale sterilità del reparto avanzato, varrebbe sicuramente la pena provare a lanciare questi ragazzi e a dargli fiducia, se non altro per scuotere un minimo l’ambiente. E’ a dir poco assurdo quello accaduto a Reggio Emilia in questa ultima partita: dopo un primo tempo giocato malissimo, incredibilmente la Lazio trova un doppio vantaggio e, invece di amministrarlo con coscienza facendo girare il pallone senza rischiare, lascia campo al Sassuolo, facendosi rimontare e rischiando addirittura di perdere. In tutto ciò si è vista una squadra totalmente scarica sia fisicamente che mentalmente, assolutamente senza grinta e cattiveria. Grosse colpe sull’atteggiamento della squadra ce le ha anche mister Petkovic, un tecnico che ultimamente sembra essere andato in confusione e che non riesce più a dare quella spinta e quelle motivazioni che sono fondamentali in una squadra di calcio. I cambi ci sentiamo di bocciarli in pieno: lascia un impalpabile Floccari in campo per novanta minuti inserendo Biglia, Gonzalez e soprattutto Cana passando cosi ad una improponibile difesa a tre, modulo che non solo la squadra ha sempre dimostrato di non digerire bene, ma soprattutto creando il panico in campo, dove gli interpreti presenti non erano assolutamente adatti a giocare con tale modulo. La situazione è assai preoccupante: gli infortunati torneranno alla spicciolata dopo la sosta, giovedì si va in Turchia e domenica arriva la Fiorentina, due impegni che questa squadra dovrà affrontare in modo opposto rispetto alle ultime uscite, mentre il tecnico dovrà cercare varianti, dare fiducia ai giovani e osare di più, cosa che lo scorso anno aveva dimostrato di saper fare egregiamente ma che in questa stagione sembra aver completamente dimenticato.

Marco Cannaviccio
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