Fine del calciomercato: il maxi pagellone

Fine del calciomercato: il maxi pagellone

Di Marco Cannaviccio

ATALANTA: Resta pressoché intatta l’intelaiatura di base a cui si aggiungono i vari Migliaccio, Nica e Yepes. Ben fatto per la squadra del ds Marino che conta tra le sue fila gente come Stendardo, Denis, Livaja, Canini e Cigarini: la salvezza non dovrebbe rappresentare un problema. VOTO: 7 

BOLOGNA: Via una certezza come Gilardino e giovani interessanti come Taider e Gabbiadini; dentro Mantovani e Bianchi come certezze più varie scommesse come Cech, Laxalt, Alibec, Cristallo e Yaisien. È dura cosi, Diamanti rischia di doversi prendere tutto il peso della squadra sulle sue spalle. Si poteva far di più. VOTO: 5 

CAGLIARI: Tiene tutti i suoi gioielli, vende solo Thiago Ribeiro, compra un paio di giovani. Di più non si poteva chiedere ad una società che mira alla salvezza, obiettivo che dovrebbe raggiungere senza grossi patemi. VOTO: 7+ 

CATANIA: Forse Pulvirenti dopo un paio di belle stagioni tranquille aveva voglia di provare qualche brivido, altrimenti non si spiegano alcune scelte: via pilastri come Gomez, Lodi, Marchese e Biagianti e dentro scommesse come Freire, Leto, Tachsidis, Monzon, Peruzzi e Biraghi con l’aggiunta di un paio di onesti mestieranti di esperienza quali Guarente, Plasil ed il ritorno di Maxi Lopez. Probabile che in tutto ciò la salvezza passi per i soliti noti rimasti, ovvero Bergessio, Spolli, Izco, Almiron, Castro, Andujar e Barrientos. Saranno entrati un po’ di soldi a Pulvirenti ma cosi si rischia, la serie A non regala nulla. VOTO: 5+ 

CHIEVO: Squadra praticamente identica allo scorso anno, avendo venduto solo Acerbi e Andreolli. In entrata inserimenti intelligenti e poco dispendiosi come Estigarribia, Sestu , Brighenti e Ardemagni più scommesse giovani e meno giovani quali Mamadou, Pamic, Acosty, Kupisz. L’obiettivo è la permanenza nella massima serie e ci sono tutti i presupposti per centrarlo. VOTO: 6+ 

FIORENTINA: Partiamo dalle certezze: serviva una punta di alto livello ed è arrivato Gomez, poi Ilicic a rinforzare la trequarti e Ambrosini a dare esperienza ad una squadra giovane e piena di ragazzi di talento ma con poca maturità. Operazioni a basso costo quelle di Munua, Iakovenko e Joaquin, mentre continua la politica dei giovani grazie alla quale arrivano Rebic, Vecino e Wolski. Ottima idea quella di scommettere su Rossi, se ripagata può dare grosse soddisfazioni. Le cessioni sono Jovetic, Cassani, Ljajic e Seferovic. Ok cedere Jovetic e Ljajic che sono stati degnamente sostituiti ma due evidenti errori sono stati commessi: cedere Seferovic, un giovane che stava esplodendo per soli tre milioni è un delitto, poteva essere un degno vice-Gomez, cosa che attualmente manca alla Viola; e poi la questione portiere: Munua è la classica riserva d’esperienza, ma manca il titolare, Neto non da assolutamente garanzie. VOTO: 7- 

GENOA: Preziosi sembra provare ogni anno a mandare in B la sua squadra e chissà che quest’anno non ci riesca. Dopo una stagione disastrosa come quella appena conclusa serviva una rivoluzione sia tecnica che societaria e lui quali decisioni prende? Le peggiori: Delli Carri, dopo aver fatto danni a non finire a Pescara, è nominato ds; un esordiente come Liverani messo in panchina e squadra totalmente rivoluzionata ma seguendo sempre la stessa logica, ovvero prendere scommesse su scommesse sperando che qualcuno esploda. Partono pilastri come Frey, Granqvist, Borriello oltre a Immobile, Jankovic e Jorquera. Qualche giocatore di sicuro affidamento per fortuna lo prendono (Gilardino, Marchese, Bizzarri, Antonini, Lodi), ma potrebbe essere troppo poco se poi gli altri acquisti sono scommesse all’ennesima potenza come Centurion, Vrsaljko, Jawad, Feftatzidis, Konatè. Liverani punterà molto sull’esperienza di alcuni giocatori già scafati come Gamberini, Portanova e Manfredini, sperando però di veder esplodere qualche ragazzo poco conosciuto portato a Genova dal ds, altrimenti saranno guai seri. VOTO: 4+ 

INTER: Il miglior acquisto della squadra di Moratti è probabilmente il tecnico, ovvero Mazzarri. Il tecnico livornese riesce a tirare fuori sempre il massimo dai suoi uomini e a dare una forte carica agonistica che molte volte risulta decisiva. Da un punto di vista tecnico la squadra si è ringiovanita prendendo ragazzi con ampi margini di miglioramento come Taider, Icardi, Belfodil e Wallace, cosa questa che un po’ stona con il modus operandi del neo tecnico nerazzurro ( che si porta con sé il fido Campagnaro), da sempre restio a far giocare con continuità i giovani. Kovacic e Alvarez saranno fondamentali in questa nuova rinascita della squadra nerazzurra dato che, insieme a Guarin, questi ragazzotti di belle speranze sono gli elementi con più qualità nello scacchiere interista. Il non partecipare alle coppe è di sicuro un vantaggio e permetterà a Mazzarri di modellare con precisione la squadra domenica dopo domenica, ma per competere ad altissimi livelli mancano ancora delle certezze che questi giovani ragazzi non possono garantire nonostante la presenza di uomini di esperienza come Cambiasso, Milito e Palacio pronti in caso a correre ai ripari se qualcosa dovesse andare storto. VOTO: 6+ 


JUVENTUS: La squadra da battere anche quest’anno. Se tutto va secondo i piani lo scudetto lo vince lei e su questo non ci piove. Tevez è un ulteriore importante tassello che va ad impreziosire un quadro già ricco, mentre Llorente è una scommessa che la Juve si può permettere anche di perdere. Importante non cedere nessun big a parte l’utile Giaccherini, migliorare questa rosa è dura perché vorrebbe dire comprare gente di livello internazionale e per una squadra italiana non è cosa facile al momento. Unici appunti: Buffon non è quello di una volta, qualche punto lo farà perdere e la difesa aveva bisogno di un paio di innesti per far rifiatare i titolari ed in questo caso il solo Ogbonna forse è un po’ poco. VOTO: 7,5 

LAZIO: Ci risiamo, Lotito non cambia mai. Dopo le scorse telenovele di mercato andate a finire sempre male con Honda, Anderson e Yilmaz, quest’anno si replica: ancora una volta è il turco del Galatasaray l’oggetto dei desideri della Lazio, la quale però dopo una estenuante trattativa proprio all’ultimo giorno (come al solito) rimane con un pugno di mosche in mano per dei dettagli che creano problemi sempre e solo al presidente Lotito e mai alle altre squadre. Peccato perché il mercato della Lazio era partito bene, con gli acquisti del vice Ledesma ovvero Biglia, del talento brasiliano Felipe Anderson (pagato forse un pochino troppo) e di varie scommesse giovani e meno giovani quali Novaretti, Vinicius, Elez e alla fine Perea. Quello che però mancava a questa squadra da anni era ed è tuttora un centravanti da venti gol che possa sostituire Klose, senza contare che anche al centro della difesa sarebbe servito un elemento già pronto a fare il titolare invece di una scommessa come Novaretti. Purtroppo queste operazioni prioritarie sono state accantonate e si è preferito rinforzare in primis un centrocampo che era già di buon livello, non riuscendo poi ad accontentare il tecnico che da due anni chiedeva l’inserimento di una punta di valore. Affrontare anche l’Europa League con i soli Klose, Floccari e i giovani Perea e Keita li davanti potrebbe essere più un danno che un’opportunità e questo è davvero un peccato, l’ennesima prova che i tifosi della Lazio possono sognare ben poco con una presidenza che, quando viene chiamata a fare l’ultimo passo verso la consacrazione, si perde in un bicchier d’acqua. VOTO: 5+ 

LIVORNO: Forse a Spinelli manca cosi tanto la serie cadetta da volerci tornare ad ogni costo o magari è invidioso del campionato fatto lo scorso anno dal Pescara, altrimenti non si spiega questa campagna acquisti. Unici acuti sono gli acquisti di Emeghara, Greco e Biagianti, il resto sono solo giovani ragazzi prestati dall’Inter alcuni dei quali dalle ottime potenzialità come Duncan e Benassi, ma per salvarsi in serie A serve altro, molto altro. Comprare Coda e Rinaudo in difesa più un paio di ragazzini colombiani e lasciare per il resto intatta una squadra costruita per la serie B equivale a tornarci nel minor tempo possibile. Meglio salutarci fin da ora. VOTO: 4 

MILAN: Servivano colpi importanti per migliorare una rosa che, attacco a parte, lamentava grosse lacune negli altri ruoli: questo non è stato fatto, anzi. Cedere Boateng e sostituirlo con Kakà non è un azzardo, è quasi una scommessa persa in partenza: il brasiliano non tornerà come mai era prima e l’unica cosa positiva è che sulla trequarti mal che vada c’è il giovane talento dell’under 21 Saponara, meglio di nulla. Matri serviva a causa dell’infortunio di Pazzini ok, ma forse si doveva pensare prima a sistemare una difesa che definire ‘’non da primissima fascia’’ è altamente riduttivo; Silvestre non da garanzie, mentre il giovane Vergara è una scommessa stile Udinese, solo che qui si parla di Milan. Unica nota lieta è l’attacco dove Balotelli, El Sharawy, Robihno, Matri, Niang e Pazzini rappresentano una vera forza della natura, che però difficilmente riuscirà a mettere le pezze ad una difesa debole (a cui manca anche Antonini a causa della sua incomprensibile cessione) e ad un centrocampo discreto ma non eccelso come invece una squadra che ambisce al terzo posto dovrebbe avere. VOTO: 5- 

NAPOLI: Grazie alla cessione di Cavani il Napoli riesce a rifare tutta la squadra e questo è positivo. Candidata da molti come la vera anti Juve, questo appellativo dovrà guadagnarselo sul campo poiché se da un lato è vero che ha acquistato molto e nella sua rosa ci sono giocatori di caratura mondiale, dall’altro lato c’è da dire che alcuni acquisti lasciano perplessi e che non è tutto oro ciò che luccica. Buona la scelta dei portieri, con un giovane molto promettente ed una chioccia di livello a fargli da maestro, meno la difesa: Zuniga e Armero difendono molto poco ma i problemi maggiori ci sono al centro, dove l’acquisto di Albiol lascia molto perplessi soprattutto a causa delle cifre del suo trasferimento. Serviva ben altro alla difesa del Napoli, vero punto debole della squadra e il solo Albiol, giocatore modesto seppur proveniente dal Real Madrid, sicuramente non ha risolto la questione. Bene comprare Higuain, il resto invece sono scommesse, pagate molto è vero, ma pur sempre scommesse: Mertens promette buone cose, ma sappiamo come il campionato olandese sia agli antipodi rispetto a quello italiano, mentre Callejon è un altro giocatore discreto pagato probabilmente troppo sulla falsa riga di Albiol. Alternativa a Higuain un giovane e grezzo Zapata, si poteva cercare di meglio; fortuna che i vari punti forti quali Hamsik, Pandev, Maggio sono rimasti e siamo dell’idea che la possibile consacrazione del talento Insigne sarà decisiva in un senso o nell’altro. VOTO: 6,5 

PARMA: Cassano è il colpo per eccellenza ma al di fuori di questo il Parma ha preso gente buona per un campionato tranquillo al centro della classifica da vivere senza patemi, ma nemmeno con grosse mire europee. VOTO: 6 

ROMA: Un’altra rivoluzione a Trigoria dopo i fallimenti di Luis Enrique e Zeman. Questa volta al comando è stato chiamato Rudi Garcia, scelta coraggiosa e forse poco condivisibile visti i precedenti e fatta in un momento in cui servivano certezze, ma sarà il tempo a dirci se ci hanno indovinato o no. Ok per questa stagione l’acquisto di De Sanctis, anche se forse era preferibile un progetto a medio-lungo termine. Benatia è stato pagato probabilmente troppo ma è un buon difensore mentre su Maicon bisogna far chiarezza su una cosa: se non c’erano soldi da spendere e quindi serviva un terzino praticamente a parametro zero può andar bene la scelta del brasiliano, che finchè ce la farà proverà a rispolverare le sue vecchie falcate sulla corsia di destra; invece se c’erano a disposizione altri soldi sarebbe stato più saggio spenderli per un altro calciatore dato che l’età avanzata e le ultime stagioni pessime del brasiliano non danno assolutamente certezze sul suo rendimento a lunga durata. Strootman un acquisto da fare, cosi come è stato giusto accontentare il tecnico con Gervinho, mentre Ljajic è una grossa scommessa soprattutto a livello caratteriale e di costanza, i suoi due grossi talloni d’Achille. Le cessioni sono state eccellenti e ben pagate, giusto accettarle se serviva liquidità. Questa squadra avendo solo il campionato può far bene, non è da scudetto e avrà bisogno di tempo per trovare equilibri e far ambientare i nuovi, ma l’Europa è un obiettivo da centrare ad ogni costo. VOTO: 6,5 

SAMPDORIA: Perde un gioiellino come Icardi e ne acquista un altro come Gabbiadini più altri due-tre giovani interessanti, per il resto mantiene inalterato il valore della squadra la quale, per il livello di giocatori a disposizione, è chiamata a salvarsi con maggiore tranquillità rispetto alla passata stagione. Unici appunti: forse poteva trovare di meglio rispetto a Da Costa dopo la partenza di Romero e in attacco un altro innesto di esperienza avrebbe fatto comodo. VOTO: 6- 

SASSUOLO: Da molti considerata la più seria candidata alla retrocessione, il Sassuolo negli ultimi giorni di mercato assesta colpi importanti: Ziegler, Schelotto, Marrone e Floro Flores sono giocatori da serie A e uniti a ragazzi di belle speranze come Zaza, Alexe, Berardi e Pucino possono provare a raggiungere una storica salvezza, difficile per carità, ma non impossibile come molti credono anche se i centrali di difesa non sembrano adatti a questo tipo di campionato. VOTO: 5,5 

TORINO: Cedere Ogbonna sacrificio necessario, sostituito da due mestieranti come Bovo e Moretti, mentre al posto di Bianchi si sono presi due giovani che vogliono finalmente esplodere, ovvero Immobile e Larrondo. Scelte intelligenti quelle di Cairo che consegna a Ventura una squadra che ha nelle corde una salvezza abbastanza tranquilla, soprattutto se oltre ai già citati giovani attaccanti, Cerci farà il suo ed esploderanno i due talenti del centrocampo prelevati dal Toro in questa sessione per dare qualità ad una rosa che ne era del tutto priva, ovvero El Kaddouri e Bellomo. VOTO: 6+ 

UDINESE: Solita girandola di nomi, tra prestiti al Granada e al Watford leggere i trasferimenti dell’Udinese fa venire il mal di testa. Come da prassi Pozzo vende molto bene e per Benatia oltre ad un bel conguaglio si fa dare il giovane talento Nico Lopez dalla Roma che, unito all’eterno Di Natale e al forte Muriel, forma un trio d’attacco davvero interessante. Ovviamente anche quest’anno le fortune della squadra friulana passeranno per i piedi di Di Natale che però ha una bella età sulle spalle, quindi non sono esclusi repentini cali di forma; in quel caso bisognerà vedere come questi giovani ragazzi mezzi sconosciuti sapranno cavarsela in serie A, ma quest’ anno di buono c’è che la squadra non è stata smantellata, quindi almeno per questa stagione si prospetta ancora un anno sereno con possibilità di stupire per la squadra di Guidolin. VOTO: 6.5 

VERONA: Vedendo la rosa a disposizione di Mandorlini nessuno direbbe che questa squadra è una neo promossa ed invece è cosi. Mihaylov, Romulo, Iturbe, Jankovic, Cirigliano, sono tutti giocatori che devono garantire agli scaligeri un campionato senza patemi. Difficile dire quanto Toni potrà essere utile alla causa, ma avendo pronto Longo ci sentiamo di promuovere questa campagna acquisti che oltre a ragazzi provenienti da campionati stranieri e ai calciatori di discreto livello già presenti in rosa, conta anche diversi mestieranti esperti di casa nostra, acquistati proprio per avere quella esperienza che serve in serie A quali Donadel, Rubin e Donati. VOTO: 7+

Marco Cannaviccio
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