Di Renato Cignoni
Passo falso del Livorno che si fa rimontare dalla Ternana all'ultimo minuto, complicandosi la vita per la promozione diretta in serie A: adesso la classifica recita terzo posto ad un punto dal Verona (vincente 3-1 sulla Pro Vercelli nell'anticipo di venerdì).
Nicola lascia in panchina l'acciaccato Luci e rilancia Gentsoglou al fianco di Duncan nel cuore del centrocampo: sull'out sinistro del 3-4-1-2 Lambrughi vince il ballottaggio con Gemiti, in difesa c'è Decarli al posto dello squalificato Ceccherini. 3-5-2 per la Ternana di Toscano, che punta sulla coppia d'attacco formata da Ceravolo e Alfageme.
Gli amaranto sfiorano il vantaggio all'8' con Paulinho, ma il suo colpo di testa viene deviato in corner da Brignoli. Cinque minuti dopo altra occasione per la squadra di Nicola: Paulinho serve in profondità Dionisi, che rientra sul sinistro ma conclude a lato da posizione defilata. Al 18' il destro dai 20-25 metri di Gentsoglou viene deviato in corner da Brignoli. L'unica chance per gli umbri arriva al 32': Ceravolo punta in area Bernardini e conclude con il destro, ma Fiorillo blocca la sfera. Nel finale Belingheri ci prova due volte dalla distanza, ma prima spara sopra la traversa (34') e poi trova l'opposizione di Brignoli (37').
Livorno pericoloso al 47' con Dionisi che, servito da Emerson e tutto solo in area, non riesce a controllare la sfera e viene anticipato da Brignoli. La Ternana risponde tre minuti più tardi grazie alla zampata fuori di poco di Alfageme. Al 57' grande occasione per gli umbri, ma l'esterno destro di Alfageme da ottima posizione non trova la porta. Sessanta secondi dopo grande spunto sulla destra di Paulinho e palla in mezzo, dove Dionisi tocca di testa per Belingheri: il trequartista amaranto trova l'incornata vincente e porta in vantaggio il Livorno. Che sembra gestire il risultato, sfiora il raddoppio con Duncan (79', traversa con un bolide mancino dalla distanza) ma nell'ultimo minuto di recupero viene punito da Carcuro (93', controllo in area e destro potente nell'angolino). Adesso la serie A diretta è più difficile ma non impossibile.
Pareggia anche il Grosseto che nella penultima partita casalinga allo Zecchini, rimonta due gol al Varese. Primo tempo tutto di marca lombarda, con le reti di Neto Pereira in “bicicletta” e di Ebagua in diagonale. Nella ripresa gli ospiti si addormentano e il Grifone, anche grazie alla spinta di gioventù di Coulibaly e Marinelli, trova il pareggio prima con Piovaccari e poi con Coulibaly all’ultimo secondo dei 4’30 di recupero.
Nel dopo gara le parole del presidente Piero Camilli suonano come una doppia retrocessione:«Vado via al mille per mille, non ho più stimoli. Un compratore? Non c'è. La città non ha mai risposto adeguatamente - ha proseguito il presidente - qua non si può fare la serie A, mentre la serie B è stata fatta per sei anni grazie a me. Ho preso la società nei dilettanti e piena di debiti, la lascio in C e sana. In questo stadio vengono fischiati giocatori di valore che a Grosseto solo sognavate. Nessuno si è fatto avanti per comprare la società perchè la piazza non è appetibile. Se si fa va avanti qualcuno bene, altrimenti non iscrivo il Grosseto e tornerà tra i dilettanti».
Renato Cignoni
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