Di Fabrizio Landolfi
Domenica pomeriggio la Roma di Andreazzoli ha espugnato il campo del Torino, battendo i granata per 2-1 nella 32ma giornata di campionato. Al vantaggio messo a segno da Osvaldo di testa, al 22’, aveva risposto Rolando Bianchi al 31’, ma al quarto d’ora della ripresa Erik Lamela ha realizzato il gol del definitivo 2-1 per i giallorossi, che con questa vittoria si sono portati al quinto posto della classifica a pari punti con la Lazio, scavalcando l’Inter di Stramaccioni.
IL TABELLINO
TORINO: Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, S. Masiello; Gazzi, Vives; Cerci, Meggiorini (67' Barreto), Bianchi (76' Jonathas), Santana (67' D'Ambrosio).
A disp.: Coppola, Rodriguez, Di Cesare, Caceres, Baki, Menga, Stevanovic.
All.: Ventura.
ROMA: Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic (52' Totti), Bradley, Perrotta (77' Marquinho); Lamela, Osvaldo, Dodò (63' Florenzi)
A disp.: Goicoechea, Lobont, Marquinhos, Romagnoli, Torosidis, Taddei, Tachtsidis, Lopez, Destro
All.: Andreazzoli.
Marcatori: 22' Osvaldo (R), 31' Bianchi (T), 60' Lamela (R)
Quella ottenuta allo stadio Olimpico di Torino è una vittoria fondamentale per la Roma di Andreazzoli. Viste le concomitanti sconfitte dell’Inter a Cagliari, e della Lazio in casa contro la Juve, i giallorossi ora sono pienamente dentro alla lotta per un posto in Europa League, nonostante abbiano sprecato innumerevoli occasioni per esserci. Volendo analizzare le cose con un occhio critico, dobbiamo dire che contro i granata la Roma è stata tutt’altro che perfetta, a cominciare dalla formazione con cui è scesa in campo. Andreazzoli ha dato prova del fatto che il pensiero fosse già rivolto alla gara di Coppa Italia di mercoledì contro l’Inter, lasciando in panchina sia Totti che il rientrante Destro. Il tecnico toscano ha scelto la difesa a quattro, con Pjanic a guidare il centrocampo insieme a Bradley e Perrotta ed un inedito attacco con Osvaldo prima punta, Lamela e Dodò esterni. La scelta di schierare il giovane brasiliano dall’inizio ha sorpreso tutti, anche perchè non è ben chiara la situazione fisica di questo giocatore, reduce da un brutto infortunio. Da quanto è dato sapere, Dodò è guarito da diversi mesi, ma sembra che non abbia mai raggiunto la forma necessaria per giocare una partita intera, difatti anche stavolta è rimasto in campo per poco più di un’ora, prima di lasciare il posto ad Alessandro Florenzi, centrocampista che Andreazzoli continua a considerare esterno. A dire il vero, ha sorpreso tutti anche il ritorno di Osvaldo nella formazione titolare, visto che nelle ultime partite l’attaccante italo-argentino era stato “retrocesso” in panchina, malgrado mancasse Destro. A proposito del Torino, Ventura ha mandato in campo più o meno gli undici che ci aspettavamo, nel solito 4-2-4; per l’attacco, il tecnico dei granata era indeciso tra Meggiorini e Bianchi, ma alla fine ha risolto il dilemma schierandoli entrambi e lasciando in panchina Barreto.
Le note più positive per la Roma, oltre naturalmente al risultato, sono stati i gol di Osvaldo e Lamela. Il primo è stato bravo a farsi trovare al posto giusto sul calcio d’angolo, colpendo di testa con precisione e battendo Gillet; l’attaccante da diverso tempo non è più in sintonia con l’ambiente, ed è sempre più probabile che a fine stagione possa cambiar maglia, ma ha dimostrato di non essere mentalmente già in vacanza, come pensava qualcuno. Su Lamela c’è da dire che nell’arco dei 90 minuti si è visto poco, ed ha perso diversi palloni che si potevano giocare meglio, ma il giovane argentino ha siglato un gran gol. Quel sinistro a giro dal limite dell’area, imprendibile per Gillet, ci ha ricordato che a questo attaccante le doti non mancano affatto: Lamela ha tecnica, qualità, precisione nel tiro e velocità. Purtroppo spesso sembra sparire dal campo e non gioca con la cattiveria agonistica che hanno altri suoi colleghi, magari meno dotati tecnicamente ma più sfrontati. Quindi l’ex River Plate deve migliorare dal punto di vista del carattere, cosa che vale anche per la Roma in generale, poichè neppure a Torino si è visto l’atteggiamento giusto per una squadra che vuole imporsi, sebbene il risultato ci permetta di sorridere. Venendo dunque alle note negative, c’è da dire che la squadra di Ventura ha colpito un palo ed una traversa, si è resa pericolosa in tante circostanze in cui la Roma ha rischiato di subire altri gol, dopo quello siglato da Rolando Bianchi. Nel finale Florenzi ha rischiato addirittura una clamorosa autorete, respingendo sopra la traversa della propria porta un pallone che si poteva tranquillamente lasciar sfilare fuori. Insomma, i giallorossi hanno conquistato questi tre punti anche grazie ad un pizzico di fortuna, soffrendo un po’ troppo nel finale, giocato in 10 per l’espulsione di Balzaretti. Il terzino, autore di una prova da dimenticare, ha rimediato il secondo giallo per aver colpito con una gomitata al volto l’esterno Cerci, che lui e Dodò sulla fascia sinistra non sono mai riusciti a tenere a bada. Già nel primo tempo, l’ex romanista aveva seminato il panico più volte con i suoi scatti, come fosse un Cristiano Ronaldo o un Arjen Robben, mentre i due esterni della Roma erano costantemente in affanno.
Francesco Totti è entrato in campo all’inizio del secondo tempo: pochi minuti più tardi, la Roma ha segnato la rete del 2-1. Sarà un caso? Forse, ma non del tutto, dato che è stato proprio lui a servire a Lamela il pallone del gol. Per fortuna, mercoledì sera a San Siro, nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, il Capitano sarà in campo dall’inizio.
Fabrizio Landolfi
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