Paolo Di Canio al Sunderland
Pubblicato da
Andrea
on martedì 2 aprile 2013
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Paolo Di Canio al Sunderland
Di Renato Cignoni
E’ durato poco l’esilio da una panchina di Di Canio: fresco dell’addio polemico con lo Swindon Town, il mister romano trova una nuova casa tra i “gatti neri” del Sunderland, attualmente in piena lotta per non retrocedere dal massimo campionato inglese, succedendo all’esonerato tecnico nord irlandese Martin O’Neill.
Naturalmente non sono mancate le polemiche all’annuncio (già viste anche all’inizio dell’avventura di Swindon) e la scelta non è andata giù al deputato laburista ed ex ministro degli Esteri David Miliband, famiglia di origine ebraica, che ha annunciato le sue dimissioni da direttore non esecutivo del Sunderland. E tutto a causa delle simpatie politiche del tecnico italiano, da sempre dichiaratamente fascista. In un comunicato sul suo sito, Miliband ha annunciato: «Auguro al Sunderland un futuro di successi. È una grande istituzione che ha fatto tanto per il Nord Est e faccio tanti auguri alla squadra per le prossime sette, vitali, partite. Tuttavia, alla luce delle dichiarazioni politiche fatte in passato dal nuovo manager, penso che sia giusto lasciare».
Fermento anche su facebook dove è nato il gruppo «Sunderland contro i fascisti» dove cominciano a confluire le reazioni indignate di molti tifosi che non condividono la scelta di assegnare la panchina del club ad un tecnico dichiaratamente fascista. Anche la stampa britannica non ha accolto bene la notizia. Il Daily Mirror titola in prima pagina: «Di Canio sul serio?».
Non si scompone Di Canio, “incredibilmente entusiasta e motivato” a detta del Presidente Ellis Short:
"Quando mi è arrivata la telefonata del Sunderland, ho sentito la pancia andare a fuoco. Sarei venuto qui anche a nuoto. Con le mie energie e la mia determinazione penso che potremo fare qualcosa di buono nelle sette partite che ci aspettano. Spero di dare alla squadra maggior sicurezza in campo. I media continuano a definirmi un italiano pazzo, ma io sarei pronto a scommettere qualsiasi cosa sulla salvezza del Sunderland. Spero che il mio modo di intendere il calcio restituisca fiducia alla squadra. I giocatori devono lottare per la maglia, sudare e versare sangue per il club. E' importante che i tifosi siano felici della propria squadra e spero di riuscirci. Tutti lavoreremo per ottenere lo stesso obiettivo. Ma adesso voglio fare un passo alla volta, e pensare al Chelsea, prossimo avversario".
Sulla polemica Di Canio ha tagliato corto: "Le accuse di fascismo? Sono cose patetiche e ridicole che non mettono in luce chi sia veramente Paolo Di Canio. Non voglio più rispondere a queste domande, c'è stato un buon comunicato stampa da parte della società e anche io ho parlato chiaramente. Non voglio più parlare di politica per una sola ragione, perché non siedo in parlamento e non sono un politico, parlo solo di calcio. Sono venuto in un grande club e sono pronto ad essere onesto. Non perché sono Paolo Di Canio, ma per dare un cambiamento alla squadra. Ho enorme rispetto per le opinioni della gente, ma non mi preoccupo di quello che ho letto o sentito. Non perché io sono arrogante, ma perché io so chi sono e perché sono sicuro di poter fare il mio lavoro correttamente".
Renato Cignoni
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