Udinese - Roma 1 - 1: Un pari brutto, occasione sprecata

Udinese - Roma 1 - 1: Un pari brutto, occasione sprecata

Di Fabrizio Landolfi

Sabato sera è finito 1-1 l’anticipo della 28ma giornata di campionato, tra Udinese e Roma. Allo stadio Friuli di Udine i giallorossi sono andati in vantaggio al 20’ con una rete di Erik Lamela, ma nella ripresa i padroni di casa hanno pareggiato, al 61’, con Muriel. La Roma ha quindi mancato la possibilità di ottenere la quarta vittoria di fila, che le avrebbe permesso di portarsi ad un solo punto da Inter e Lazio, battute domenica sera da Bologna e Fiorentina, e conseguentemente di avvicinarsi ad una qualificazione europea. 


Quella di Udine non è stata affatto una bella gara: in campo abbiamo visto due squadre troppo lunghe e con poche idee. Aurelio Andreazzoli, a sorpresa ha escluso Osvaldo dall’undici titolare, schierando solo Totti e Lamela in attacco ed un folto centrocampo a 5 con De Rossi, Florenzi e Perrotta al centro, Torosidis e Marquinho sulle fasce: un vero 3-5-2, meno offensivo di altri schieramenti utilizzati dall’allenatore toscano finora. L’Udinese di Guidolin invece è scesa in campo con un centrocampista in meno rispetto a quanto si prevedeva alla vigilia, e con tre attaccanti. Nel primo tempo i giallorossi non erano stati molto vivaci, ma erano comunque riusciti a portarsi in vantaggio grazie a Lamela, che aveva spedito la palla in rete dopo il colpo di testa di Florenzi, rimpallato sulla traversa, dopo un pregevole assist di Francesco Totti. Lo stesso Capitano, poco prima, aveva servito un altro pallone prezioso a Florenzi, che non era riuscito a sfruttarlo. Sul finire del primo tempo Totti ha rimediato un cartellino giallo, per una presunta gomitata ai danni di Danilo: il difensore dei friulani in realtà non è stato colpito al volto, nonostante si sia buttato a terra in maniera teatrale con le mani sul viso. L’ammonizione ha reso piuttosto nervoso Totti, che da quel momento ha iniziato a protestare ripetutamente con l’arbitro Guida. Probabilmente è stato questo a convincere Andreazzoli a sostituirlo dopo un quarto d’ora di secondo tempo. Il tecnico giallorosso al posto del Capitano ha messo dentro Osvaldo, ma l’attaccante italo-argentino, che non segna da circa 40 giorni e sta vivendo un momento piuttosto difficile, non è entrato in partita, giocando pochi palloni e fallendo il gol della vittoria nel finale. Quell’occasione sprecata al 90’ davanti a Brkic, ci ha confermato che Osvaldo in questo momento non c’è. In altri periodi, un attaccante opportunista e scaltro come lui non avrebbe sbagliato: è un vero peccato, dato che questo Udinese-Roma poteva essere proprio la gara del riscatto per Pablo Daniel Osvaldo, partito dalla panchina ma inserito da Andreazzoli quando c’era ancora mezz’ora buona da giocare. Tuttavia, sarebbe ingiusto addossare ad un solo giocatore le responsabilità di questa mancata vittoria; ad esempio, è impossibile non parlare del gol di Muriel e di come sia arrivato. In quell’occasione hanno sbagliato sia Burdisso che Torosidis, facendosi ingannare troppo facilmente dall’attaccante dell’Udinese, ma è stato soprattutto Stekelenburg a farsi beffare in maniera clamorosa da quel pallone che gli è passato tra le gambe. Eppure solo una settimana fa il portiere olandese aveva convinto tutti, con una grande prestazione durante la gara vinta con il Genoa. Sempre a proposito di singoli, ci si domanda che cosa si debba aspettare per rivedere il De Rossi che ha fatto innamorare il pubblico giallorosso, quel centrocampista instancabile con la vena che si gonfiava, sempre presente nel vivo del gioco. Zeman non c’è più, Andreazzoli ha restituito a De Rossi le chiavi del centrocampo della Roma, ma il rendimento di questi è stato ottimo solo nella gara vinta contro la Juve. Per il resto, le prove sono state al di sotto delle aspettative che si hanno verso un giocatore del suo livello, che meno di un anno fa ha giocato gli Europei da protagonista, risultando sempre tra i migliori in campo della nazionale azzurra. Dovrebbe fare di più anche Erik Lamela, che ad Udine è stato comunque più vivace di Osvaldo, ed ha avuto il merito di firmare il gol del momentaneo vantaggio. Ma per il resto, l’argentino ha combinato poco altro ed ha voluto calciare una punizione al posto di Marquinho, spedendo il pallone tra le braccia di Brkic. 


La Roma ha ottenuto solo un punto, in una gara che avrebbe potuto vincere abbastanza tranquillamente, soprattutto contando che l’Udinese è rimasta in dieci dal 72’ per l’espulsione di Heurtaux. Probabilmente ha qualche responsabilità anche il tecnico Andreazzoli, che ha sbagliato a togliere dal campo Totti; nel primo tempo, le poche azioni pericolose erano nate proprio dai piedi del Capitano. Nella ripresa, con lui in panchina e Pjanic assente, alla squadra è mancato un uomo che creasse gioco ed assist. In più i giallorossi hanno avuto un atteggiamento troppo difensivo, dando quasi l’impressione di voler difendere il risultato di 1-1, contro un’ Udinese non pericolosissima. Solo a sette minuti dalla fine Andreazzoli ha provato a mettere dentro Nico Lopez, per aumentare la pressione offensiva, ma l’uruguayano non ha toccato la palla più di 1-2 volte. Tuttavia, le responsabilità sono anche dei singoli giocatori, poichè questa squadra deve essere in grado di fare la partita e segnare anche senza Totti. L’arbitro Guida non ha concesso un calcio di rigore che c’era, in occasione di un fallo di Danilo su Torosidis (uno dei più positivi tra i giallorossi, a parte l’incertezza sul gol dell’Udinese), ma sarebbe riduttivo puntare il dito contro tale episodio, in una partita in cui la squadra ha commesso di suo troppi errori. Il fatto che Inter e Lazio abbiano perso e si trovino al momento a +3 sulla Roma, fa aumentare il rimpianto per aver sprecato l’occasione di portarsi ad un solo punto dalle concorrenti per un posto in Europa League.

Fabrizio Landolfi
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