Serie Bwin: il punto su Livorno e Grosseto

Serie Bwin: il punto su Livorno e Grosseto 
Doppio turno settimanale per la serie Bwin

Di Renato Cignoni

Nel turno infrasettimanale, il Livorno pareggia a Cesena e viene agganciato, in classifica, dal Verona che passa a Lanciano: partita sfortunata degli amaranto, che dominano ma non trovano il guizzo vincente (da segnalare un palo colpito da Belingheri nella ripresa). Nicola conferma il 3-4-1-2 e ripropone a centrocampo Schiattarella, Gentsoglou e Lambrughi: in attacco spazio a Dionisi e Paulinho, supportati da Belingheri. Bisoli risponde con Tabanelli alle spalle del tandem Granoche-Succi. La prima emozione arriva dopo 40 secondi: cross dalla sinistra di Belingheri, Dionisi anticipa tutti sul primo palo ma il suo colpo di testa finisce a lato. Al 16' Fiorillo respinge con i pugni la botta da fuori area di Tabanelli. Il Livorno torna pericoloso al 28': Dionisi ruba palla nella sua metà campo e lancia in contropiede Paulinho, che scappa sulla sinistra e conclude a lato. Due minuti dopo Campagnolo devia in corner un tiro-cross di Schiattarella da posizione defilata. Nel finale il numero uno romagnolo blocca le conclusioni di Belingheri (43') e Dionisi (45'), mentre Luci (48') spara sopra la traversa. Il Livorno gioca un ottimo secondo tempo e sfiora subito il vantaggio con una punizione di Emerson respinta da Campagnolo (48'). Tra il 59' e il 63' altre tre occasioni per gli ospiti: il portiere del Cesena blocca le iniziative di Belingheri e Gentsoglou, poi il numero 7 amaranto spara sul palo dal limite. La pressione del Livorno cala e produce solo un destro di Paulinho fuori di poco (86'). Nel finale la squadra di Bisoli resta in 10 per il rosso a Coppola (90', doppia ammonizione), ma gli amaranto non hanno la forza per l'ultimo assalto. Nella gara della domenica pomeriggio, invece il Livorno piega 2-0 il Lanciano, ritrova il successo all'Ardenza e resta aggrappato al Verona, che stende 3-2 il Crotone in rimonta (rimanendo davanti agli amaranto per gli scontri diretti). Successo meritato della squadra di Nicola, che passa in vantaggio nel primo tempo con Belingheri e chiude il match nella ripresa con Paulinho. Nicola sostituisce Decarli, impegnato con l'Under 21 svizzera, con Ceccherini e lancia Gemiti sull'out mancino del suo 3-4-1-2: nessuna novità davanti, con Belingheri alle spalle della coppia Dionisi-Paulinho. Gautieri, privo di alcuni elementi chiave come l'ex Piccolo, punta invece sul tridente Falcinelli-Plasmati-Turchi. La prima vera emozione del match arriva al 19', quando Duncan sfiora il palo alla sinistra di Aridità con un mancino da oltre 20 metri. Al 28' Emerson serve in profondità Dionisi, che spara col destro ma trova l'opposizione di Aridità. Cinque minuti dopo grande chance per gli ospiti: Plasmati verticalizza per Falcinelli, che salta Fiorillo e dal centro-sinistra spara sopra la traversa. Ma al minuto 36 la squadra di Nicola passa con Belingheri, che trova il tap-in vincente dopo una conclusione dalla trequarti di Schiattarella respinta da Aridità. Nel finale il Lanciano si rende pericoloso con un sinistro dal limite di Falcinelli bloccato da Fiorillo. In avvio di ripresa l'undici di Gautieri spaventa i padroni di casa con il solito Falcinelli, che non riesce a girare in porta il servizio dalla sinistra di Turchi (49'). Ma al 67' il Livorno trova il raddoppio con Paulinho che, lanciato da Emerson a tu per tu con Aridità, salta lo stesso portiere rossonero e gonfia la rete. Al 75' Ceccherini rischia l'autogol dopo un'iniziativa sulla destra di Falcinelli, ma Fiorillo salva tutto e riscatta gli ultimi errori. Il Livorno gestisce quindi il risultato, sfiora il tris nel finale e ritrova il sorriso. Adesso altre 9 finali. Un pareggio ed una sconfitta, invece, il bilancio del Grifone maremmano: contro la Ternana, può recriminare per non essere riuscito ad andare in gol nella prima frazione di gioco, in cui ha fatto registrare un marcato predominio territoriale e si è procurato una serie di palle-gol, sfumate per imprecisione al tiro e, solo in una occasione, per una parata di Brignoli, sull’insidiosa punizione di Re Artù Lupoli. Nella ripresa, invece, Delvecchio e compagni hanno avuto grosse difficoltà a riprendere in mano il pallino del gioco, che hanno lasciato alla Ternana, non correndo però rischi, per quasi mezzora, salvo riprenderlo nel finale, in cui, nonostante un’evidente stanchezza, hanno provato a portare a casa i tre punti, alla luce anche delle vittorie di Bari e Reggina, che si allontanano. Il Grosseto, che per la seconda gara consecutiva mantiene la porta inviolata, comunque, guadagna un punto su Pro Vercelli (adesso a 2 punti) e Vicenza (a 8). Gara senza storia, invece, quella casalinga contro il Cesena: ridotto in 10 dopo appena 53 secondi (Barba ultimo uomo), sotto di due gol alla fine del primo tempo con Granoche e D’Alessandro, in parità numerica (fuori D’Alessandro per 2 ammonizioni in 40 secondi) fino al rosso a Piovaccari (40’ della ripresa), il Grifone dice praticamente addio alle speranze di rimonta perdendo in casa con il Cesena (2-1). Il gol della bandiera arriva nel finale di partita ed firmato da Gimenez, uno dei pochi che si è salvato in una partita dai tanti errori. Moriero non è andato in sala stampa. 

Renato Cignoni
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