Di Fabrizio Landolfi
Domenica sera la Roma ha battuto il Genoa all’Olimpico per 3-1, nella 27ma giornata di campionato, centrando il terzo successo di fila. I giallorossi sono andati in vantaggio al 16’ con un calcio di rigore trasformato da Francesco Totti, poi hanno subìto il gol del pari, sempre su rigore, firmato da Borriello. Nella ripresa, al 59’, è stato il giovane Romagnoli, all’esordio da titolare in serie A, a mettere a segno il 2-1 in favore della Roma, che ha poi chiuso la partita all’89’ grazie alla rete di Simone Perrotta.
E’ stata soprattutto la serata di Totti: il Capitano giallorosso ha siglato il suo gol numero 225 in serie A, raggiungendo il leggendario Nordahl nella classifica di tutti i tempi del campionato italiano. L’ennesimo traguardo raggiunto da Francesco è stato festeggiato a gran voce da tutto lo stadio Olimpico. Ora davanti a lui c’è solo Silvio Piola, autore di ben 274 gol, ma per un giocatore che continua a stupire tutti, a giocare da titolare e a risultare decisivo a 36 anni, nulla è impossibile. Contro il Genoa il Capitano è stato decisivo più che mai, fornendo gli assist sia per il gol di Romagnoli che per quello di Perrotta, oltre a segnare l’1-0 dal dischetto. L’immagine di Totti commosso che abbraccia i suoi figli a fine gara, di fronte alla Curva Sud in festa, resterà per sempre impressa nella memoria del pubblico romanista.
Per il resto, Roma-Genoa è stata una partita piuttosto tirata, in cui gli uomini di Andreazzoli hanno corso qualche rischio di troppo. Il tecnico ha scelto di mandare in campo la formazione che si prevedeva alla vigilia, con Romagnoli al posto dell’infortunato Marquinhos. La squadra ha dimostrato di saper soffrire, poichè ha subìto tante azioni offensive da parte del Genoa ma nel complesso si è difesa bene. Tuttavia, dopo aver trovato il vantaggio, ci si aspettava che i giallorossi premessero di più sull’acceleratore, invece sono stati gli avversari a rendersi più pericolosi, guadagnando anche un buon numero di calci d’angolo. Stekelenburg stavolta è risultato decisivo, con almeno due interventi provvidenziali che hanno permesso alla Roma di salvare il risultato (in particolare in occasione del colpo di testa di Bertolacci), mentre chi avrebbe dovuto fare meglio è Nicolàs Burdisso; l’argentino è stato troppo irruento ed ingenuo in occasione del fallo su Borriello che ha causato il rigore per il Genoa, soprattutto considerando la posizione non troppo favorevole dell’attaccante avversario. Da un difensore esperto come Burdisso ci si aspetta più affidabilità in situazioni simili. Vanno fatti i complimenti ad Alessio Romagnoli, che non ha sofferto l’emozione dell’esordio da titolare: il giovane difensore ha addirittura trovato il gol, con un buon colpo di testa su corner battuto da Totti. Un gol decisivo per l’esito della gara, sul quale il portiere genoano Frey ha certamente le sue colpe, ma resta il fatto che Romagnoli sia stato bravo a farsi trovare nel posto giusto. A dieci minuti dalla fine Andreazzoli ha sostituito Osvaldo con Simone Perrotta, autore del terzo gol. L’eterno centrocampista giallorosso è alla sua seconda rete in campionato, nonostante abbia collezionato poche presenze in questa stagione. Azione di Totti, inserimento di Perrotta con tiro in porta in scivolata, gol. Per un attimo, ci è sembrato di rivedere la Roma di Luciano Spalletti, che alcuni anni fa ha fatto sognare il popolo giallorosso, vincendo anche dei trofei. Perrotta ha 35 anni, uno in meno del suo Capitano, ma può ancora essere utile alla squadra grazie a quella voglia di dare tutto che non ha mai perso, da professionista serio qual è.
La prima nota dolente di questa partita è sicuramente l’infortunio di Pjanic, costretto ad uscire al 39’ e sostituito da Bradley. Il giocatore bosniaco ha accusato un forte dolore alla caviglia, probabilmente a causa di una distorsione. Non si hanno ancora notizie precise sull’entità dell’infortunio e sui tempi di recupero, che si spera non siano troppo lunghi. Alcuni giocatori della Roma possono e devono far meglio, su tutti Pablo Osvaldo: il centravanti sta passando un periodo negativo, anche contro il Genoa è rimasto spesso isolato e fuori dal gioco della squadra. Federico Balzaretti sbaglia troppi cross, sprecando dei palloni che potrebbero diventare preziosi in area avversaria, ma può fare di più anche Daniele De Rossi. Il numero 16 ha procurato il rigore calciato da Totti, un rigore piuttosto generoso, dato che il contatto con l’avversario è stato minimo (ma c’è da dire che non ne è stato concesso un altro, abbastanza evidente, ad Osvaldo), grazie ad un ottimo slalom in verticale, ma per il resto ha inciso poco in mezzo al campo. Questa Roma ha bisogno di un De Rossi che faccia pressing e corra più costantemente a centrocampo, come ha bisogno di un Osvaldo che si faccia trovare di più dai suoi compagni. E’ ormai chiaro che Aurelio Andreazzoli, avendo preso in mano una squadra che si trovava in forte difficoltà, stia puntando più sulla concretezza che non sul gioco spettacolare: i risultati stanno dando ragione all’allenatore toscano, dato che la Roma è alla sua terza vittoria consecutiva. Tuttavia, la prestazione fornita contro il Genoa ha evidenziato che la squadra è in ripresa, ma deve lavorare per subire di meno nelle prossime partite. Nel frattempo, possiamo goderci un successo importante che ha permesso di guadagnare almeno una posizione in classifica. Mancano ancora 11 giornate alla fine del campionato, e la Roma ha la possibilità di giocarsi un posto in Europa.
IL TABELLINO
ROMA: Stekelenburg, Piris, Burdisso, Romagnoli; Torosidis, De Rossi, Pjanic (39' Bradley), Balzaretti (56' Marquinho); Lamela, Totti; Osvaldo (80' Perrotta)
A disp.: Goicoechea, Lobont, Dodò, Taddei, Tachtsidis, Florenzi, Lucca, Lopez
All.: Andreazzoli.
GENOA: Frey; Bovo, Portanova, Moretti; Pisano (61’ Jorquera), Kucka, Tozser (’61 Immobile), Vargas, Antonelli; Bertolacci (72’ Rigoni); Borriello.
A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Ferronetti, Jankovic, Cassani.
All. Ballardini
Marcatori: 16' Totti (rig.), 42' Borriello (rig.), 59' Romagnoli, 89' Perrotta
Fabrizio Landolfi
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