Di Fabrizio Landolfi
Venerdì sera la Roma scenderà in campo allo stadio Olimpico: in questo anticipo della 23ma giornata di campionato l’avversario sarà il Cagliari di Ivo Pulga. Quel Cagliari contro il quale la Roma all’andata ha vinto 3-0 a tavolino, con successive polemiche tra le due società.
Questa gara di ritorno doveva essere rinviata, per permettere ai giallorossi di giocare la semifinale di ritorno di Coppa Italia, contro l’Inter. Ma è stato accettato il ricorso della società rossoblu, dunque ad essere rinviata è stata Roma-Inter. Il presidente del Cagliari Cellino ha sostenuto che in caso di rinvio del match tra la sua squadra e quella capitolina, il campionato sarebbe stato falsato. Una tesi alquanto discutibile, ma del resto ricordiamo i comportamenti di Cellino in occasione della gara d’andata, di conseguenza decisa a tavolino.
Zdenek Zeman è rimasto alla guida della Roma, nonostante le vicissitudini degli ultimi giorni. Il tecnico boemo ha incontrato la dirigenza, dialogando a lungo e trovando un punto d’incontro. Dopo le sue dichiarazioni prima della gara di Bologna si era aperta una crepa nel rapporto con la società. Il ds Sabatini aveva ammesso di non escludere l’ipotesi di un cambio d’allenatore. Tuttavia, entrambe le parti hanno giudicato positiva la riunione tenuta a Trigoria. Zeman ha chiarito con Sabatini, Baldini e Zanzi cosa volesse dire in conferenza stampa e cosa chiede alla società, che da parte sua ha confermato la fiducia al tecnico. Tuttavia, si ha la sensazione che il boemo possa essere ancora in bilico: nella malaugurata ipotesi che i prossimi risultati della Roma siano negativi, è probabile che il discorso possa riaprirsi. Tutto dipenderà da come andranno le prossime partite, a cominciare da venerdì sera contro il Cagliari. La squadra ha bisogno di essere concreta in campo e di vincere, dato che la situazione in classifica non è affatto rosea. Sul rendimento della Roma Zeman ha delle responsabilità, ha sicuramente commesso degli errori, così come ne hanno commessi anche i singoli giocatori. Ma è altrettanto certo che la dirigenza non possa ritenersi esente da colpe: se si vuole costruire una squadra per competere ai massimi livelli, la situazione non è a buon punto, senza contare che l’allenatore è stato scelto proprio Sabatini e Baldini, che ne conoscevano bene il modo di intendere il calcio.
Venerdì sera mancherà Miralem Pjanic, squalificato, oltre agli infortunati Destro, Balzaretti e Perrotta. L’attaccante Nico Lopez si trova ancora in Sudamerica per il torneo under 20, dunque non è disponibile, mentre il nome di Daniele De Rossi è tornato sulla lista dei convocati. Probabilmente il vicecapitano della Roma, reduce da un infortunio, non giocherà dal primo minuto, ma potrà almeno entrare in campo nel corso della gara. Zdenek Zeman, con ogni probabilità confermerà il portiere Goicoechea nell’undici titolare. Davanti all’uruguayano ci sarà una difesa a quattro con Piris sulla destra, Marquinhos e Castan in posizione centrale ed uno tra Dodò ed il nuovo arrivato Torosidis sulla sinistra. Per il brasiliano, a Roma dalla scorsa estate, sarebbe l’esordio da titolare: probabilmente il greco è più in forma, avendo giocato di più nel corso della stagione, ma Dodò conosce meglio gli schemi tattici con cui gioca la squadra. A centrocampo il tecnico schiererà Tachtsidis nel ruolo di regista centrale, affiancato da Bradley e Florenzi, mentre in attacco, viste le assenze di Pjanic e Destro, appare scontata la presenza del terzetto Lamela-Totti-Osvaldo, a meno che il tecnico non voglia spostare Marquinho, o lo stesso Dodò, nel ruolo di esterno offensivo, come ha già provato a fare di recente. In tal caso, uno dei tre attaccanti partirebbe dalla panchina.
Nel Cagliari mancheranno Ariaudo e Nenè, entrambi alle prese con problemi fisici. La coppia di allenatori Pulga-Lopez, quasi sicuramente sceglierà il modulo 4-3-1-2 per affrontare i giallorossi. In porta ci sarà il titolare Agazzi, in difesa una linea a quattro composta da Pisano, Rossettini, Astori ed Avelar; i tre di centrocampo saranno Dessena, Conti e Nainggolan, con Ekdal in posizione più avanzata dietro alla coppia d’attacco Pinilla-Sau.
Fabrizio Landolfi
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