Una brutta Lazio affonda un bel Cagliari tra mille polemiche

Una brutta Lazio affonda un bel Cagliari tra mille polemiche 

Di Marco Cannaviccio

Strana partita quella dell’Olimpico,con una squadra (la Lazio) per larghi tratti irriconoscibile,come tante altre volte le era capitato al ritorno dalle festività natalizie ed un Cagliari invece indemoniato,che lotta su ogni pallone e che va meritatamente in vantaggio;fino a dieci dalla fine quando succede tutto o quasi ci si possa aspettare,gol,occasioni,espulsioni,rigori e ovviamente le immancabili polemiche arbitrali. Andando con ordine bisogna subito dire che la squadra di Petkovic non ha giocato bene,anzi tutt'altro.Primo tempo orribile con il Cagliari tutto dietro che pressa alto a mille all’ora e i laziali incapaci di imbastire una qualsiasi trama offensiva di rilievo;poche le occasioni ma grandi come una casa:prima Naingolann ha una doppia chance solo davanti a Marchetti (pregevole intervento il suo) e sulla ribattuta è Dias a salvare sulla linea;poi,dopo una bella punizione di Hernanes finita sulla parte alta della traversa, tocca a Klose divorarsi un gol che sembrava già fatto avendo il bomber tedesco superato il portiere in uscita,salvo poi mandare di poco a lato da posizione comunque abbastanza angolata e con due calciatori sardi sulla traiettoria. Il secondo tempo invece regala molte più emozioni,poiché anche se è vero che la Lazio continua anche nella seconda frazione di gioco a sbagliare moltissimi passaggi,anche i più banali e a peccare spesso di concentrazione,è anche vero che alza i ritmi e cosi,merito anche di un Cagliari che ci crede e quindi si scopre maggiormente,la partita si anima improvvisamente. L’occasione migliore capita a Biava su calcio d’angolo,ma sfortuna vuole che il difensore lombardo infranga il pallone sul palo anziché in rete e cosi si resta sullo 0-0,ma ancora per poco visto che a metà del secondo tempo Sau si destreggia molto bene al limite dell’area biancoceleste e scocca in preciso rasoterra che si insacca all’angolino.Sembra difficile per la Lazio riprendere una partita che non la vede brillare come in altre occasioni ma il meglio deve ancora venire:si perché prima da un calcio d’angolo Konko insacca e porta la partita di nuovo in parità e poi accade l’episodio che cambia la partita e che scatena l’ira dei sardi,ovvero il calcio di rigore.

L’azione che porta al penalty è un classico su cui milioni di persone e generazioni intere si sono confrontate per decidere(senza risultati) quale sia la decisione corretta da prendere in questi casi:Klose si invola in area,Agazzi gli si lancia contro con un’uscita bassa,l’attaccante laziale calcia e viene poi travolto dal portiere cagliaritano,il pallone finisce alto sull’esterno della rete e l’arbitro fischia il rigore.Rigore calciato e trasformato da Candreva con freddezza che consente alla squadra biancoceleste di vincere e volare cosi sempre più in solitaria al secondo posto anche senza aver disputato una partita particolarmente brillante. L’episodio che però merita una menzione particolare è ovviamente il penalty concesso alla Lazio. Ora,stabilire all’unanimità se sia rigore o no è un impresa titanica e in cui forse è impossibile riuscire se è vero che addirittura diversi ex arbitri,quindi gente che dovrebbe conoscere il regolamento a memoria,interpellati per dare un loro giudizio hanno dato risposte contrastanti tra loro,per non dire completamente opposte.L’arbitro probabilmente ha applicato correttamente il regolamento poiché ha aspettato di vedere se il vantaggio si fosse concretizzato e vedendo che ciò non era avvenuto ha fischiato il fallo;dobbiamo però anche dire che è un episodio limite,essendo stati abituati noi spettatori a comportamenti spesso discordanti da quanto visto oggi da parte degli arbitri:si perché chi vi parla segue il calcio da tempo immemore e la maggior parte delle volte che personalmente ho visto un caso analogo l’arbitro sceglieva la via più semplice,ovvero se il calciatore controlla il pallone è rigore,mentre se tira (indifferentemente poi da dove finisce il pallone) non è rigore.E’ naturale cosi che adesso ogni qualvolta si presenti un caso simile ognuno abbia una visione personale dell’accaduto e che ciò porti ad avere visioni contrastanti;personalmente per come ho visto io l’azione devo dire di essere stato abbastanza sorpreso dalla decisione arbitrale,poiché come già detto,nella stragrande maggioranza dei casi se un calciatore tira si vede l’arbitro considerare terminata quell’azione e quindi non intervenire;ma riflettendoci e rileggendo il regolamento non si può poi non comprendere che forse la decisione non è completamente sbagliata,visto che se il pallone fosse,invece che andato fuori,rimasto in campo magari dopo un palo colpito,Klose non sarebbe potuto intervenire su di esso a causa di un evidente fallo subito. In conclusione ci sentiamo di dire che la decisione presa probabilmente è stata corretta ma che in questi casi il regolamento non è abbastanza chiaro e che quindi se,come spesso accade,questi rigori non vengono concessi,non è da considerare come grave errore arbitrale,ma semplicemente una differente lettura di un episodio da sempre controverso. 

TABELLINO LAZIO – CAGLIARI 2 - 1 

Lazio (4-1-4-1): Marchetti, Konko, Biava, Dias (73' Ciani), Radu, Ledesma (73' Floccari), Mauri, Hernanes, Gonzalez (62' Candreva), Lulic, Klose. All. Petkovic. 

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Perico, Del Fabro, Rossettini, Avelar, Dessena (55' Cossu), Conti, Ekdal, Nainggolan, Ibarbo (84' Avramov), Sau (74' Nenè). All. Pulga. 

Arbitro: Daniele Orsato 

Ammoniti: 43' Dias (L), 46' Dessena (C), 

Espulsioni: 83' Agazzi (C), 83' Cossu (C) 

Marcatori: 62' Sau (C), 79' Konko (L), 85' Candreva (L)

Marco Cannaviccio