Roma - Inter 1 - 1: Occasione persa, Giallorossi settimi

Roma - Inter 1 - 1: Occasione persa, Giallorossi settimi

Di Fabrizio Landolfi

Domenica sera allo stadio Olimpico, la Roma ha pareggiato 1-1 contro l’Inter, nel posticipo della ventunesima di campionato. Al 22’ Francesco Totti ha portato in vantaggio i suoi trasformando un calcio di rigore concesso per un intervento di Ranocchia su Bradley, ma sul finire del primo tempo i nerazzurri hanno trovato il pari con Palacio.

Questo pareggio serve ben poco ad entrambe le squadre, che torneranno ad affrontarsi mercoledì sera per l’andata delle semifinali di Coppa Italia, sempre nello stadio dei giallorossi. Zdenek Zeman ha dovuto fare a meno di Pjanic, alle prese con problemi respiratori dovuti al mal di gola. Tuttavia, a centrocampo ha giocato ugualmente De Rossi nel ruolo di regista centrale, con Bradley e Florenzi ai suoi lati, sebbene il tecnico aveva spiegato di vedere bene il vicecapitano in quel ruolo solo se, accanto a lui, poteva giocare un centrocampista con le caratteristiche di Pjanic. Per il resto, la Roma ha giocato con la formazione prevista, con Marquinhos e Castan al centro della difesa, Piris e Balzaretti sugli esterni, ed il trio Totti-Osvaldo-Lamela a giostrare in attacco. Andrea Stramaccioni, vista l’emergenza in attacco dovuta alle assenze di Milito, Cassano e Coutinho, ha dato fiducia al giovane croato Livaja, schierandolo dall’inizio insieme a Palacio e Guarin. 

I giallorossi hanno iniziato la gara con il piglio giusto, attaccando con una certa costanza e creando diversi grattacapi alla difesa di un’Inter in affanno. Al 22’ Orsato ha concesso il rigore per un discusso intervento di Ranocchia su Bradley: analizzando l’episodio, possiamo concludere che il difensore buttandosi a terra ha ostacolato il romanista, impedendogli di proseguire l’azione, dunque l’arbitro ha applicato il regolamento. Dopo aver acquisito il vantaggio la Roma ha continuato a giocare con la stessa intensità per alcuni minuti, ma poi ha abbassato il ritmo permettendo all’Inter di contrattaccare e sfiorare il gol in un paio di circostanze (il palo colpito da Livaja e l’uscita a vuoto di Goicoechea su calcio piazzato). A pochi secondi dal fischio finale del primo tempo, Palacio ha messo dentro la palla dell’1-1 su cross di Guarin. Anche questo episodio è stato discusso, dato che il colombiano mentre avanzava ha di fatto toccato la palla con un braccio, che però era aderente al corpo. Nell’intervallo la Roma ha perso Daniele De Rossi, costretto a fermarsi per un problema all’adduttore: al suo posto è stato inserito Tachtsidis, ma il greco non è riuscito a prendere in mano le redini del centrocampo, sbagliando tanti passaggi. Al di là dei singoli giocatori, nella ripresa tutta la Roma è calata notevolmente. Gli uomini di Zeman hanno continuato ad attaccare, ma è mancata quella lucidità e quella brillantezza che si era vista nella prima mezz’ora. Osvaldo non ha inciso, restando spesso fuori dal gioco e fallendo un’occasione ghiotta davanti ad Handanovic. Leggermente meglio Lamela, autore dell’assist per il compagno di reparto e di un buon tiro deviato dal portiere avversario, così come il Capitano, ma anche loro sono apparsi più in difficoltà rispetto al primo tempo. Zeman ha provato a mettere dentro prima Perrotta al posto di Florenzi e poi Destro, a 10 minuti dalla fine, in sostituzione di Totti, ma i due subentranti hanno toccato pochissimi palloni, senza spostare gli equilibri della partita. Paradossalmente, è stato il terzino Piris ad avere le migliori chances per andare a segno: attorno all’80’ il paraguayano ha ricevuto due volte la palla sul versante destro dell’area interista, ma i suoi tiri sono finiti ampiamente fuori bersaglio. In sostanza, anche in questa partita la Roma ha sprecato le solite 2-3 occasioni da gol, contro un’Inter in piena emergenza, apparsa tutt’altro che irresistibile in campo. Questo pareggio lascia l’amaro in bocca, poichè nella prima mezz’ora di gioco la Roma sembrava avere in mano la partita, soprattutto dopo essersi guadagnata il vantaggio. Invece i giallorossi non sono riusciti a mantenere la stessa intensità per il resto del match, come già accaduto in altre circostanze. Era importante vincere anche in considerazione dei pareggi di Napoli, Lazio e Fiorentina, tutte squadre che, come l’Inter, precedono la Roma in classifica. Purtroppo si è confermata di nuovo la tendenza dei giallorossi a non approfittare dei risultati favorevoli delle gare degli altri. Ad approfittarne è stato invece il Milan di Allegri, che ha sconfitto il Bologna per 2-1 scavalcando in classifica la Roma. Gli uomini di Zeman sono ora al settimo posto, a ben 10 punti di distacco dalla zona Champions. Inutile nascondere che tale posizione sia inferiore alle aspettative: è vero che mancano ancora tante partite alla fine, ma continuando con questo ritmo discontinuo ed incerto, sarà impossibile puntare alla qualificazione in Champions. L’obiettivo stagionale più alla portata dei giallorossi, a questo punto sembra essere la Coppa Italia, che però andrà affrontata con la massima attenzione, dato che siamo giunti alle semifinali e le altre squadre rimaste in lizza sono Inter, Juve e Lazio. Mercoledì sera i nerazzurri di Stramaccioni torneranno all’Olimpico per la gara d’andata: Zeman dovrà fare i conti con dei problemi di formazione, viste le squalifiche di Osvaldo, Pjanic, Dodò e Taddei, e l’infortunio di De Rossi di cui al momento non si conosce l’entità. Tuttavia, per la Roma è fondamentale vincere il “round” casalingo, per poi andare a giocare il ritorno a Milano, in aprile, in una situazione di vantaggio.

Fabrizio Landolfi
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