Serie Bwin: il punto su Livorno e Grosseto

Serie Bwin: il punto su Livorno e Grosseto 

Di Renato Cignoni

Livorno show ad Ascoli: primo tempo in maschera contro il modulo speculare dei bianconeri marchigiani, possesso palla, portieri impegnati poco e soltanto con tiri da prefisso telefonico. Nella ripresa è bastato poco per capire che il Livorno stava per togliersi la maschera. Alzando il ritmo di gioco e aumentando le discese sulle fasce , i due fattori buoni per scavare la differenza. Primo gol di Pasquale Schiattarella seguito, otto minuti dopo, dall’espulsione, per doppia ammonizione, di Scalise che ha consegnato la gara agli amaranto. A chiudere il conto ci ha pensato Siligardi. Fermo ai box dall’8 ottobre, Nicola l’ha ripresentato un mese dopo al 24’ del secondo tempo, ed appena un minuto dopo il triangolo con Paulinho buono per mettere in mezzo un assist rasoterra ideale da scaricare in porta. Arma letale, insomma. Che al 35’ ha provocato un altro rosso fra i bianconeri di casa (espulso Faisca), poi un colpo di tacco per aprire l’autostrada a Lucci verso la porta, interrotta da un rigore di Prestia. Inevitabile lasciargli la trasformazione, che “Sili” ha tramutato nel settino gol stagionale. Il sabato al “Del Duca” ha scatenato anche la rabbia repressa di Simone Dell’Agnello. Entrato al 41’ st e un minuto dopo puntuale per gonfiare la rete capitalizzando un altro assist al bacio di Gemiti (lo stesso che aveva innescato l’1-0 di Schiattarella) in area piccola. Primo gol in serie B, ci voleva. La conferma che Davide Nicola ha la memoria lunga e sa dare una chance a chiunque la sappia aspettare. Il goal della bandiera concesso a Meola sul 4-1 non sarà servito sul piano tattico, in compenso contiene un enorme significato simbolico. La conferma che nei 29 punti del Livorno in 14 giornate c’entra la forza di un gruppo mai così unito, dove tutti - titolari e riserve - sono pronti a buttarsi nel fuoco per questo allenatore che sa mischiare calcio, tattica, psicologia e rapporti umani in una miscela esplosiva. Meno felice l'altra formazione toscana: un gol di tacco in mischia dell'ex Roma e Fulham Stefano Okaka, a quattro minuti dal novantesimo, infrange il sogno del Grifone di proseguire, con una vittoria prestigiosa sulla “presunta” corazzata Spezia, la rimonta salvezza. Ad illudere i biancorossi di Somma, che hanno avuto il solo difetto di chiudersi troppo nella seconda parte di gara, è stato un gran gol (l’ottavo stagionale) di Nando Sforzini, salito più in alto di tutti per incornare un preciso traversone di Celjak. Quell’unico tiro in porta ha consentito al Grosseto di rimanere in vantaggio per quasi un’ora, prima di subire, nella maniera più banale, un pareggio che è onestamente meritato per la pattuglia dell’ex Michele Serena, che ha collezionato sedici tiri, con quattro limpide palle gol.

Renato Cignoni
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