Pescara - Roma 0 - 1: Giallorossi poco convincenti, ma la vittoria arriva

Pescara - Roma 0 - 1: Giallorossi poco convincenti, ma la vittoria arriva

Di Fabrizio Landolfi

Domenica pomeriggio, allo stadio Adriatico di Pescara, la Roma di Zeman ha avuto la meglio sui padroni di casa guidati per la prima volta da Cristiano Bergodi. Il risultato finale, 1-0 per i giallorossi, è stato deciso dalle rete siglata da Mattia Destro al 5’ minuto. Il tecnico boemo ha schierato il giovane attaccante dall’inizio, insieme ad Osvaldo e Totti, con il trio Pjanic-Bradley-Florenzi a centrocampo, ed ha confermato Marquinhos e Castan al centro della difesa, lasciando quindi in panchina sia Tachtsidis che Burdisso, entrambi reduci da una squalifica. Quella vista all’Adriatico, non è stata certo una Roma irresistibile: lo stesso Zeman, nel dopo partita ha detto di non essere pienamente soddisfatto della prestazione dei suoi. L’allenatore avrebbe voluto vedere più cattiveria da parte degli attaccanti in fase realizzativa, meno gioco passivo e meno passaggi in orizzontale. 


La squadra ha sicuramente avuto il merito di portarsi in vantaggio molto presto, con il tap-in di Destro che ha mandato in rete la palla respinta goffamente dal portiere Perin, dopo la bordata di Totti. Successivamente, i giallorossi hanno creato altre occasioni, ma non si sono mai resi abbastanza pericolosi, pur tenendo saldamente in mano la partita, di fronte ad un Pescara che ha fatto il possibile per non prenderle, senza però costruire quasi nulla in fase offensiva. Gli uomini di Bergodi si sono mostrati pericolosi soltanto nel finale, nell’occasione in cui Piris ha “murato” il tiro di Abbruscato, con un ottimo intervento difensivo. Di positivo, resta comunque il fatto che la Roma sia riuscita a non subire reti per due partite consecutive. Ma è necessario considerare che in queste due partite ha avuto di fronte avversari con un tasso tecnico non certo elevato, e soprattutto ben poco attivi in fase d’attacco, con tutto il rispetto per il Torino e per il Pescara. L’impressione più diffusa è che prestazioni come queste porteranno molto difficilmente alla vittoria, nei confronti con squadre più ostiche. La prima nota stonata riguarda Pablo Daniel Osvaldo: contro il Torino il centravanti della Roma aveva sprecato troppi palloni, ma era stato quantomeno nel vivo del gioco, mentre a Pescara non è mai entrato in partita. Abbiamo visto un Osvaldo impalpabile e disorientato, che ha toccato pochissimi palloni risultando quasi assente dal campo. Mattia Destro, suo compagno di reparto, poteva sicuramente fare meglio, soprattutto nel secondo tempo, quando ha mancato due potenziali occasioni per il raddoppio, ma è apparso comunque più attivo. E’ stato lui a portare in vantaggio la Roma, per poi impegnare seriamente Perin con un colpo di testa su assist di Francesco Totti. Anche il capitano in questa gara ha sbagliato dei passaggi, di quelli che solitamente non sbaglia, ma è innegabile che l’anima della Roma sia lui. Tutte le azioni pericolose create dai giallorossi sono passate per lui, compresa quella del gol. Zdenek Zeman, vista la giornata no di Osvaldo, avrebbe potuto inserire il giovane Nico Lopez, attaccante che sta trovando ben poco spazio in questa Roma. Invece il tecnico giallorosso ha preferito tenere in campo più possibile sia Destro che l’italoargentino, per poi sostituirli con Perrotta e Tachtsidis. Tale mossa ha sorpreso un po’ tutti, conoscendo le idee di Zeman e la sua filosofia calcistica. E’ assai insolito che il boemo mandi in campo due centrocampisti al posto di due attaccanti, lasciando in panchina un giocatore come Nico Lopez, ben più offensivo di Tachtsidis e Perrotta, ma anche di Marquinho (subentrato a Florenzi). Eppure, è esagerato pensare che uno specialista del calcio offensivo come Zeman si sia “convertito” al gioco prudente. Piuttosto, appare discutibile il modo in cui i tre attaccanti sono stati messi in campo, dall’inizio della gara. 


La Roma a Pescara ha fatto risultato pieno, ma se mi trovassi nei panni di Zeman, in futuro eviterei di schierare Destro nella posizione di esterno. Il 21enne di Ascoli ha tutte le caratteristiche, fisiche e tecniche, della punta centrale. Non è il giocatore adatto a saltare l’uomo sulla fascia, a creare e dribblare. Se si vuole schierarlo in un tridente “pesante”, assieme ad Osvaldo e Totti, si può puntare sulle verticalizzazioni, che possono essere molto utili ai due centravanti, ma non sulla spinta dalle corsie esterne, le quali hanno bisogno di Erik Lamela, o di Nico Lopez. Su quest’ultimo Zeman, allenatore che di attaccanti (soprattutto giovani) se ne intende molto, sembra contare poco. Eppure l’uruguayano, negli spezzoni di gara in cui ha giocato, ha fatto un’impressione positiva, segnando anche un gol importante contro il Catania, al suo esordio. Domenica prossima la Roma sarà impegnata a Siena, contro un’altra squadra che sta lottando in zona retrocessione, ma paradossalmente subisce poche reti, soprattutto in proporzione ai punti che ha in classifica. Totti e compagni in settimana devono lavorare più possibile, per migliorare il loro gioco ed ottenere la terza vittoria consecutiva. 

IL TABELLINO 

PESCARA: Perin, Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Balzano, Nielsen, Togni (72' Soddimo), Bjarnason, Modesto (79' Caprari); Quintero (54' Weiss); Abbruscato. A disp.: Pelizzoli, Cosic, Crescenzi, Celik, Brugman, Vukusic, Jonathas. All.: Cristiano Bergodi. 

ROMA: Goicoechea; Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti; Pjanic, Bradley, Florenzi (68' Marquinho); Destro (78' Perrotta), Osvaldo (87' Tachtsidis), Totti. A disp.: Lobont, Svedkauskas, Burdisso, Dodò, Romagnoli, Lopez. All.: Zeman. 

Marcatori: 5' Destro.

Fabrizio Landolfi
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