Del Piero - Totti, Titoli di coda. A Torino (forse) ultima sfida tra i due nemici-amici, in palio scudetto e terzo posto.
Di Alessandro Paparella
Il dualismo Del Piero - Totti, che ha infiammato e diviso l'Italia calcistica per diversi anni, domenica sera vivrà, probabilmente, l'ultimo capitolo. Strano destino, se vogliamo, quello dei simboli per eccellenza di Juventus e Roma. Due fuoriclasse, amici dentro e fuori dal campo, ma messi quasi sempre l'uno contro l'altro non solo dai tifosi, ma anche dai commissari tecnici che dal 1998 al 2006 si sono succeduti sulla panchina della Nazionale. Persino nel leggendario trionfo di Berlino 2006 insieme non hanno praticamente mai giocato, sono sempre stati l'uno l'alternativa dell'altro. Tralasciando Berlino, forse è stato un peccato, perchè insieme avrebbero potuto coesistere, e magari l'Italia avrebbe vinto qualcosa in più. Del Piero a maggio lascerà la Juve per volontà presidenziale, e non potrà coronare il sogno di chiudere la carriera in bianconero, malgrado rappresenti meglio di chiunque altro la Juventus, la squadra più titolata d'Italia, e sia tuttora decisivo. Totti in questo è stato sicuramente più fortunato, e quello di domenica non sarà il suo ultimo Juventus - Roma, anche se sarà l'ultimo con Del Piero in campo, sempre se Conte deciderà di ricorrervi.
Juventus contro Roma è, però, anche tante altre cose. E' una rivalità accesa e sentita da entrambe le tifoserie, e soprattutto è una partita che mette in palio punti pesanti. Se la Juve infatti insegue il sogno scudetto, la Roma non ha ancora perso le speranze di raggiungere quel terzo posto che darebbe lustro al progetto americano e alle idee rivoluzionarie di Luis Enrique. Chi ha più da perdere è di sicuro la Juve, attualmente in testa alla classifica. La Roma sarà infatti pericolosa perchè potrà andare a Torino a giocarsi la partita, senza fare troppi calcoli e senza paura di attaccare, al contrario delle ultime squadre viste dalle parti dello Juventus Stadium. De Rossi potrebbe arretrare sulla linea dei difensori per fare spazio a Marquinho a centrocampo, con Osvaldo, Lamela e Totti che dovrebbero comporre il tridente offensivo.
Nonostante il secco 3-0 con cui in gennaio la Juve eliminò la Roma nei quarti di Coppa Italia, sottovalutare l'avversario sarebbe un errore fatale. Conte questo lo sa benissimo, anche se vorrà imporre come sempre il proprio calcio, e forse non è sbagliato dire che avrà più possibilità di vincere chi riuscirà ad avere in mano il pallino del gioco.
Parlando quindi di formazione, nella Juve si va verso un 3-5-2 con il recuperato Bonucci a comporre il trio di difesa con Barzagli e Chiellini. A centrocampo, con Pirlo, Marchisio e Vidal intoccabili, ballottaggi tra Caceres e Lichtsteiner per la fascia destra e tra De Ceglie e Estigarribia su quella sinistra. Davanti di sicuro giocherà Vucinic, il grande ex, con un Quagliarella ultimamente in grande spolvero favorito su Matri, Borriello e Del Piero, che vorrà salutare, magari con l'ennesima magia, il suo amico Totti.
Alessandro Paparella
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