Juve: Pari e polemiche col Siena, Gol e spettacolo a San Siro: Caceres l'uomo della prima volta
Di Alessandro Paparella
Due punti persi per la Juventus domenica scorsa contro il Siena. La squadra non ha saputo scardinare il muro eretto dal Siena di Sannino, giunto a Torino con l'unico obiettivo di tornare in Toscana con lo 0-0, e la prestazione non è stata certo esaltante, anche se un paio di interventi dell'estremo difensore Pegolo sono stati determinanti. Nella Juve è stato abbastanza vivace Giaccherini, subentrato nel finale di primo tempo all'infortunato Pepe, mentre non è stata granchè la prestazione degli attaccanti: Vucinic e Matri prima, Borriello e Quagliarella poi non sono riusciti a bucare la retroguardia senese. In situazioni del genere, contro difese così bloccate, forse servirebbe la qualità di Del Piero, giocatore in grado di poter risolvere in qualsiasi momento la partita con una giocata delle sue, un tiro da fuori, un calcio da fermo. Così non è stato, e il Siena nel finale ha avuto addirittura l'occasione per vincere la partita, ma Gazzi non ha approfittato di una respinta insicura di Buffon, calciando sul fondo da buona posizione. Fanno riflettere anche le prove non brillantissime di Marchisio e Vidal, un po' sottotono. Vedere il bicchiere mezzo pieno è difficile, anche se il Milan ha pareggiato la partita contro il Napoli (0-0) e ha perso Ibrahimovic per almeno due partite (se la squalifica sarà ridotta, altrimenti addio anche allo scontro diretto del 25 febbraio). Quindi, malgrado la partita in meno, la Juve rimane sola al comando della classifica, in attesa della trasferta di Bologna di domenica sera, dove (neve permettendo) bisognerà cercare di tornare alla vittoria in campionato.
In Coppa Italia intanto è arrivata un'importante vittoria sul campo del Milan, un 2-1 che porta la firma indelebile di Martin Caceres, l'uomo dell'esordio. La memoria infatti va a quella stoccata che sbloccò nel settembre 2009 la sfida sul campo della Lazio, nel giorno del suo primo esordio in bianconero; ieri, per il suo secondo debutto, ha fatto ancora meglio con una doppietta (il primo gol di rapina, il secondo di pregevolissima fattura), per giunta sul campo del Milan, la rivale designata, sconfitta nuovamente dopo il 2-0 dell'ottobre scorso. I due gol segnati in trasferta sono pesanti visti in ottica doppio confronto: ora la Juve per qualificarsi alla finale di Roma avrà a disposizione due risultati su tre, e anche la possibilità di perdere 1-0, decisamente una buona situazione, anche se contro un'avversaria come il Milan è impossibile fare questo tipo di calcoli. La prestazione di ieri sera, malgrado Conte inizialmente abbia rinunciato a Marchisio, Lichtsteiner, Vidal, Vucinic, Matri, Pepe e Quagliarella, è stata di altissimo livello, con oltre a Caceres anche Padoin sembrato subito a suo agio nei nuovi schemi. Nel 3-5-2 proposto da Conte, davanti la coppia Del Piero Borriello si è data da fare, anche se non ha brillato troppo, meglio Vucinic e Quagliarella nella seconda metà della ripresa; a centrocampo da vero leader la prova di Pirlo, al suo ritorno a San Siro contro gli ex compagni, molto bene anche Giaccherini, mentre Estigarribia sulla sinistra è stato un po' troppo impreciso; in difesa ottima la gara di Chiellini, bene anche Bonucci e Barzagli, che hanno protetto bene un comunque quasi inoperoso Storari, freddato solo dal tap-in di El Shaarawy, il migliore del Milan. Il ritorno il 20 o il 21 marzo allo Juventus Stadium: inutile dire che si tratta di un'occasione importante per approdare alla finale di Roma e cercare di conquistare la decima Coppa Italia. Non sarà facile, ma a questo punto diventa obbligatorio provarci.
Alessandro Paparella
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