Napoli – Bologna 1-1: flop nel gelo, la maledizione Pioli continua
Paolo Esposito
NAPOLI – Finisce in parità, un gol per parte, il posticipo della penultima d’andata. Nel complesso partita deludente, con poche occasioni vere da gol, dove a tratti si è vissuta la sensazione che le squadre volessero preservare il punto, piuttosto che provare a vincere. Per il Napoli si tratta di un pareggio che serve a poco, data la circostanza di giocare in casa contro un avversario tutto sommato abbordabile. Per gli emiliani era improbabile alla vigilia uscire con un risultato positivo, quindi è lecito parlare di punto guadagnato.
LA CRONACA – Squadre contratte fin dalle prime battute, il gelo di questi giorni si sente anche a Napoli. Si può dire che le uniche occasioni da gol degne di nota nel primo tempo siano due, racchiuse nella fase centrale dei quarantacinque minuti iniziali. E’ il Napoli ad affacciarsi per primo dalle parti di Gillet. Su azione prolungata partita da calcio d’angolo c’è una carambola che favorisce Hamsik, che tutto solo davanti al portiere avversario gli spara il pallone tra le braccia. Nemmeno il tempo di rammaricarsi che il Bologna passa in vantaggio. Cross basso da parte di Pulzetti dalla destra della trequarti bolognese, apparentemente innocuo. Campagnaro liscia clamorosamente l’intervento favorendo l’inserimento di Acquafresca, nel frattempo dimenticato da Cannavaro e Maggio. L’attaccante ex Cagliari ha tutto il tempo di aggiustarsi il pallone e di battere De Sanctis in uscita. Da qui alla fine la reazione del Napoli è rabbiosa, ma confusa e inconcludente, prova ne sia che il portiere del Bologna non è praticamente mai impegnato, tranne in interventi di ordinaria amministrazione a sventare taluni tentativi di tiro degli azzurri da distanza siderale. Anche nel secondo tempo le cose non cambiano, e ci si rende sempre più conto che il pareggio può arrivare solo da un episodio favorevole. Episodio che arriva alla mezz’ora, quando la solita carambola confusa al limite dell’area fa schizzare il pallone sul braccio di Perez. L’arbitro in un primo momento assegna punizione dal limite, poi viene richiamato dal suo assistente perché il contatto è avvenuto in area, quindi decreta il rigore. Trasformazione perfetta di Cavani, che con il corpo finta un tiro angolato ma manda il pallone centrale, beffando così il tuffo alla sua destra di Gillet. Poi più nulla. Assedio napoletano senza troppa convinzione, nessun tentativo a rete da parte dei partenopei, nonostante gli ingressi di Zuniga, Vargas e Lucarelli.
POST PARTITA – Una volta tanto, una sola, chi guarda le partite vorrebbe ascoltare un po’ di onestà intellettuale da parte di Walter Mazzarri, non necessariamente da parte dei soli tifosi del Napoli. Il mister azzurro si dice soddisfatto della prestazione dei suoi, fin qui non ci piove, anche se ci sarebbe da discutere. La cosa veramente irritante è che non si da il giusto merito ad una squadra come il Bologna, bollata come vittima sacrificale alla vigilia e capace di diventare squadra eroica che ha strappato un punto in trasferta contro chi, fra poco più di un mese, deve contendere i quarti di Champions al Chelsea. Mazzarri se la prende con il freddo, con il campo ghiacciato, finanche con i sudamericani che sono tornati in ritardo dalle vacanze, due settimane fa. Gli costa tanto ammettere che Stefano Pioli, a prescindere dalla squadra che allena, riesce sempre ad imbrigliare in modo perfetto le sue trame di gioco? Questa sarebbe forse un’implicita ammissione, da parte sua, di proporre un calcio prevedibile e facilmente arginabile? Evidentemente sì.
Paolo Esposito
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