Serie B: 19° giornata, 2° parte

Serie B: 19° giornata, 2° parte

Di Stefano Lazzarato

Il Padova distratto forse dalle vicende legali e sfortunato perde a Gubbio.
Graffiedi prova subito a graffiare ma è poco incisivo. Donnarumma all'11esimo comincia il suo show deviando in angolo una punizione di Marcolini. Poi il portiere devia una gran botta dai venti metri di Italiano. Al 17esimo, altro tentativo di Ruopolo e nuovo miracolo del portiere umbro. Il Gubbio è solo Graffiedi e falli (manca almeno un giallo). Al ventunesimo Buchel rischia il roso diretto su Ruopolo (ammonito). Al 27esimo, ennesimo errore di Cacia che in area invece di calciare di potenza prima sbaglia completamente il controllo e poi calcia troppo debolmente. Alla mezzora. Ci pensa Sandreani a salvare sulla linea un colpo di testa di Cacia. A sorpresa a fine primo tempo passano gli umbri. Lancio lungo di Buchel che solo davanti al portiere non sbaglia. Al 17esimo della ripresa, Graffiedi centra la traversa con un destro a giro. Poi Donnarumma si salva su un tiro deviato da Almici che sfiora l'autogol. Dopo una conclusione alta per parte, ci prova due volte da lontano Italiano ma il risultato non cambia e la gara termina 1-0.

Pagelle (di tutta la giornata)

10 A Donnarumma. (Gubbio).

9 A Stoian per la prestazione.

8 Al Vicenza, seconda miglior squadra del momento dopo il Verona.

7 Alla versione casalinga del Cittadella. (solo 5 gol in trasferta)

6- A Coralli. Non si sblocca nonostante giochi bene.

5 Al Padova. Anche sfortunato contro il Gubbio ma gli errori rimangono.

4 Alla retroguardia della Sampdoria (portiere a parte). Troppi errori.

3 Ai portieri di Grosseto-Modena per le gravi responsabilità sui gol presi.

2 Al Brescia. Sempre più giù.

1 Al Livorno. Come i punti nelle ultime 5 gare.

0 Alle sintesi delle partite. Incomplete e parziali.


In settimana è stata terminata tra le polemiche Padova-Torino. Come era ovvio aspettarsi, molta confusione e poche idee. Il Torino ci prova un paio di volte con Di Carmine con scarsa precisione mentre il Padova sfiora due volte il gol in pochi secondi con Lazarevic.

Tante (troppe), le polemiche per questi minuti da recuperare. Il Torino ha avuta l'assurda pretesa di non giocare e avere subito lo 0-3 a tavolino. In primo luogo ha sbagliato i tempi e i modi di presentare il ricorso (sentenza del giudice sportivo), e in secondo luogo ha sprecato una buona occasione per tacere. Anche se in Italia rispettarlo è spesso un optional, a livello professionistico esiste un regolamento Uefa. Per l'Uefa, la squadra di casa è direttamente responsabile di tutti gli aspetti, dalle luci ai bagni negli spogliatoi al terreno. Se tale regolamento desse ragione al Torino, alcune gare della scorsa stagione in Spagna e Francia cominciate e poi interrotte per problemi di illuminazione non sarebbero state completate. Invece le suddette gare sono state portate regolarmente a termine sul campo e la società di casa multata senza nemmeno l'ombra di polemiche. Cosa diversa se la gara non poteva cominciare. Ci sono stati vari precedenti a livello di nazionali, coppe europee o campionati in cui la gara non è stata disputata e la squadra di casa ritenuta direttamente responsabile ha perso 0-3 (l'elenco sarebbe troppo lungo). Il Portogallo a novembre aveva ventilato l'ipotesi di non giocare in Bosnia per le condizioni del terreno scelto di proposito dalla federazione bosniaca, mentre un irrilevante primo turno eliminatorio ad Andorra non fù giocato per motivi analoghi e la squadra perse 0-3.
In Italia, è (a torto) ben diverso. Nello scorso inverno il Bologna andava sconfitto 3-0 a tavolino e probabilmente penalizzato di 2 punti per le due gare rinviate per neve in quanto mancavano fondi e personale per tenere in condizioni accettabili il terreno (responsabilità diretta della società). Le gare furono poi recuperate in quanto il Bologna ha protezioni dall'alto.
Situazione analoga per il calcio-scommesse. Per il regolamento Uefa diverse squadre (incluso il Torino) andavano trattate come hanno fatto in Grecia e Turchia. La versione italiana è sotto gli occhi di tutti. Ci sono troppe squadre che si “attaccano” ai regolamenti solo quando gli fa comodo, altrimenti violarli è la norma. Tutta la stampa era dalla parte del Torino, dimenticando i regolamenti Uefa e non trovando un solo precedente valido che convalidi la tesi granata. Poi la stessa stampa dimentica i falli su Osuji del primo tempo e il mancato rosso al Torino ma va bene lo stesso...

Stefano Lazzarato

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