Novara – Napoli: la quiete dopo la tempesta
Pubblicato da
Andrea
on sabato 10 dicembre 2011
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Novara – Napoli: la quiete dopo la tempesta
Di Paolo Esposito
Come si fa a dire ad una squadra che si è appena qualificata agli ottavi di Champions di tornare in campo col piglio giusto contro il Novara? Come si fa a far capire a quei ragazzi, che solo qualche anno fa erano rampanti giovani sconosciuti che si emozionavano nelle partite in notturna, che nel posticipo sul sintetico del Piola dovranno imporre il loro gioco e vincere per restare al vertice? Gli argomenti non mancheranno a De Laurentiis, che al termine della trionfale trasferta spagnola non ha potuto evitare di spendere due parole sulla rimonta dei suoi in campionato, perché la Champions è bella, emozionante, ma non ci si arriva per gentile concessione. Dopo la tempesta emozionale del Madrigal, il Piola rappresenterà sicuramente la quiete, uno stato mentale da non sottovalutare perché spesso gioca brutti scherzi.
Ad aiutare i partenopei non sarà certo la statistica, visto che nei dodici precedenti in terra piemontese il Napoli ha vinto solo due volte, contro sei del Novara e quattro pareggi. L’ultima vittoria esterna risale al 5 aprile 1953, per 0-1, con gol di Giancarlo Vitali, colonna azzurra negli anni cinquanta, scomparso poco più di un mese fa. Nemmeno Mazzarri può dirsi tranquillo sotto questo aspetto. Il tecnico toscano ha affrontato due volte Tesser, rimediando un pareggio e una sconfitta. Il tecnico del Novara, che da giocatore ha vestito la maglia del Napoli dal 1978 al 1980, da allenatore ha affrontato tre volte il Napoli, due con la Triestina nella serie B 2003/2004, finite entrambe 0-0, e una con l’Ascoli nella Coppa Italia 2006/2007, in cui il Napoli vinse 1-0.
L’allenatore di Montebelluna dovrà rinunciare per squalifica a Meggiorini. Il 4-3-1-2 da lui schierato prevede, davanti al portiere Ukani, una linea a quattro composta dai terzini Morganella e Gemiti e dai centrali Ludi e Centurioni. A centrocampo il perno sarà Radovanovic, con Marianini e Rigoni ai suoi lati. In attacco spazio a Pinardi alle spalle del giovane Mazzarani e Rubino, fresco di record come giocatore che ha segnato almeno un gol in tutte le categorie professionistiche con la stessa maglia.
Mazzarri, dal canto suo, comincia a spingere in campionato. Basta turnover, largo agli eroi di Champions. Davanti a De Sanctis, la linea a tre di difesa sarà composta da Cannavaro, Campagnaro e Aronica, recentemente elogiato dal grande Gianni Mura in una famosa rubrica giornalistica. A centrocampo c’è il dubbio tra Inler, colpito da influenza, e Dzemaili che scalpita. Per il resto tutto confermato, con Maggio e il rientrante Dossena sulle corsie esterne e Gargano centrale. In attacco l’unica incertezza è relativa al minutaggio di Pandev. Il macedone sa che dovrà sudarsi una maglia, vista la condizione di forma strepitosa di cui godono Lavezzi, Cavani e Hamsik.
L’arbitro dell’incontro sarà il signor De Marco della sezione AIA di Chiavari, assistito da Tonolini e Vuoto e dal quarto uomo Damato.
Paolo Esposito
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