Napoli – Juve 3-3: che spettacolo!

Napoli – Juve 3-3: che spettacolo!

Di Paolo Esposito

Per raccontare questa partita ci vorrebbe un libro, è tecnicamente impossibile spiegare cosa sia successo in campo in poche righe. Le squadre hanno giocato una partita che sarebbe riduttivo definire fantastica. A viso aperto per novanta minuti, tantissime occasioni da gol, i ventidue in campo che non risparmiano nemmeno una stilla di sudore, è così che gli attori hanno interpretato il film, che se fosse una pellicola sarebbe un thriller candidato ai prossimi Oscar.

Parte bene la Juve ma è il Napoli che comincia a scuotere gli animi dei sessantamila del San Paolo. Rigore procurato da Lavezzi che Hamsik segna, ma sulla ripetizione imposta per invasione di Inler, manda alto sulla traversa. Il gol però è nell’aria e arriva poco dopo, sempre con Hamsik, che si infila bene in area su uno schema di punizione e insacca di testa. E’ la volta poi di Pandev, che su un buon pressing alto portato dai suoi s’infila in area e batte Buffon di destro. Si chiude così il primo tempo, con la Juve frastornata e il Napoli sul velluto.

La ripresa si apre con i bianconeri che cambiano marcia, e dopo poco accorciano con Matri, che sfrutta benissimo un taglio di Vidal sul settore sinistro della trequarti d’attacco. Nel momento di maggior pressione alla ricerca del pareggio, è però il Napoli a passare ancora. E’ di nuovo Pandev, che dall’interno dell’area si gira su se stesso e mette un pallone sul palo, dove Buffon non può arrivare. La sfera rimbalza sulla parte interna del legno e s’insacca per il 3-1.

Il Napoli a questo punto dovrebbe controllare e ripartire, ma col passare dei minuti si fa schiacciare completamente dagli avanti bianconeri. Matri, Pepe, Estigarribia ma soprattutto un superlativo Vucinic mettono in ambasce Cannavaro e soci. Il paraguayano si trova tutto solo da cross proveniente da destra, e non deve far altro che battere facilmente a rete per il 3-2. Poi il Napoli si arrende agli attacchi portati dai bianconeri. Nei minuti finali è Pepe a calciare molto bene di piatto destro, con palla che si spegne nell’angolino per il definitivo pareggio finale.

Si apre un’amara riflessione per i tifosi del Napoli, su due fronti. Da un lato, la consapevolezza di non essere più quelli dell’anno scorso. Mai era capitato a Mazzarri di farsi rimontare due gol. La Champions Leaugue regala tante emozioni ma anche tante distrazioni, e quello di stasera, nonostante si giocasse contro una grande squadra, non era nemmeno lontano parente del Napoli visto contro il Manchester City. Dall’altro lato è inevitabile rivolgere l’ennesimo pensiero al mercato. Fernandez ancora spaesato, Inler fuori forma ormai da un po’, Pandev alla prima partita buona da tre mesi e Santana, che lo ha sostituito, impalpabile. Dall’altra parte ci sono quei due, Vucinic e Vidal, a lungo inseguiti, ma chissà quanto seriamente, da De Laurentiis. Quei due, è sotto gli occhi di tutti, sono giocatori di un’altra categoria. Il vero motivo per cui ad un certo punto hanno scelto di vestire il bianconero e non l’azzurro forse è ignoto, ma diciamo che chi segue il calcio un’idea può cominciare a farsela.

Paolo Esposito

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