Napoli – Bayern 1-1: pareggio dal sapore d’impresa
Pubblicato da
Andrea
on mercoledì 19 ottobre 2011
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Napoli – Bayern 1-1: pareggio dal sapore d’impresa
Di Paolo Esposito
Un Napoli “anema e core” impatta 1-1 contro un maestoso Bayern Monaco. Non basta ai teutonici la rete dopo due minuti di Toni Kroos. Gli azzurri si organizzano, soffrono e a fine primo tempo pareggiano il conto con una discesa del solito Maggio, che dal lato corto dell’area lascia partire un cross basso sul quale si avventa uno sfortunato Badstuber, che in scivolata infila Neuer.
Che non sarebbe stata una passeggiata, per dirla con un eufemismo, lo si sapeva. L’inizio da incubo, al contrario, pochi se lo aspettavano. Pronti, via, e i Roten sono già in vantaggio. Pallone proveniente da destra, sul quale si avventa Kroos, voragine difensiva al centro e conclusione facile facile per il talento bavarese. Sono passati appena due minuti, ma inizia subito un’altra partita. E’ evidente che Mazzarri avrebbe voluto impostare una gara di contenimento, per sfruttare le ripartenze dei suoi uomini offensivi. Così non è, e il Napoli deve iniziare a macinare gioco.
In principio serpeggia un po’ di smarrimento tra gli uomini in maglia azzurra. Ribery, Muller e Kroos tra le linee mettono pressione, consentendo sistematicamente a Gomez, unica punta, di fare movimenti che liberano metri preziosi proprio per i tre trequartisti. La difesa a tre schierata dal tecnico partenopeo è costantemente in affanno, proprio perché, una volta attivatosi Gomez, si viene a creare una superiorità numerica in favore degli avanti tedeschi. Ciò si rivela decisivo nella limitazione del raggio d’azione di Zuniga e Maggio, i quali devono gioco forza fare i terzini aggiunti, rinunciando di fatto a ripartire.
Tutto il castello offensivo, nondimeno, è sorretto da una mediana completa, che abbina il ruvido Tymoščuk a Schweinsteiger, uno che in quanto a senso tattico e facilità di calcio non ha niente da invidiare a nessuno. Di contro, in difesa la squadra di Heynckes non brilla certo per estro e sicurezza. Badstuber è grezzo, Van Buyten lento, mentre gli esterni Boateng e Lahm si limitano a svolgere il compitino, facendosi per giunta trovare impreparati in occasione di discese sulle rispettive corsie. E’ proprio da una di queste situazioni che nasce il pareggio azzurro. Maggio s’invola sulla destra, a nulla serve l’opposizione del capitano avversario. Palla bassa e tesa in mezzo sulla quale si avventa in scivolata Badstuber, che spiazza clamorosamente Neuer, già sulla traiettoria del pallone, segnando il più classico degli autogol. Si chiude nel migliore dei modi il primo tempo per i padroni di casa.
Nella ripresa il Napoli cresce in personalità, respingendo bene la foga dei bavaresi. L’unica emozione vera arriva da un rigore completamente inventato per un fallo di mano di Cannavaro in area. Il capitano azzurro prende il pallone tra schiena e braccio, non largo, e al momento del tiro è girato di spalle, per proteggersi dal tiraccio. Fatto sta che Mario Gomez tira malissimo, consentendo a De Sanctis, bravo a non buttarsi fino al momento del calcio, di bloccare a terra il penalty.
Finisce in festa per i sessantamila del San Paolo. Al giro di boa del “girone della morte”, come lo ha definito sir Alex Ferguson, il Napoli è secondo, con due punti in meno del Bayern e uno in più del Manchester City. Ma ora viene il difficile, con la trasferta di Monaco e la penultima, forse decisiva, in casa contro i Citizens.
Paolo Esposito
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