Il Milan cresce ancora: bielorussi fermati 2-0

Il Milan cresce ancora: bielorussi fermati 2-0

Di Davide Biscaro

Finalmente è tornato il Milan della passata stagione, stanno già pensando in tanti. Altolà! I risultati utili messi insieme dall’undici di Allegri sono al momento solo due, e ad essere onesti l’avversario in programma nel terzo turno del girone di Champions League, il B.A.T.E. Borisov, non era certo irresistibile. Ma gli elementi per sperare bene ci sono tutti, a partire dal ritorno al gol di Ibrahimovic e, soprattutto, del fenomeno ghanese Prince Boateng, fino alla buona prestazione di Abbiati, magari inaspettata in una prova così, in cui sarebbe dovuto rimanere inoperoso, ma di fondamentale importanza ai fini della vittoria.

Avversario sulla carta debole si diceva, i più si saranno chiesti da dove sbucasse fuori una simile squadra nel tabellone della competizione europea più ambita. E invece, nonostante la “manita” rimediata non più tardi di due settimane fa dal Barcellona, il B.A.T.E. dimostra di meritare quantomeno l’accesso alla fase a gironi, tenendo dignitosamente il campo nei confronti di una squadra dal blasone molto più grande. Tra l’altro le due squadre si erano già incontrate nel 2001/2002, ma allora era Coppa Uefa. Il Milan si impose allora 2-0 in Bielorussia e 4-0 a San Siro, protagonista assoluto fu Javi Moreno, incapace poi di ripetersi nell’arco della stagione, ma certo segnare a dei semi-dilettanti è più facile che non alla Juve o all’Inter. Quei due match, inoltre, portarono Galliani e Braida ad investire sul giovane attaccante ed indiscusso bomber allora in forza nella squadra di Minsk, ovvero Vitalii Kutuzov: certo, un onesto mestierante, ma se qualcuno ha sue notizie oggi ci contatti.

A fare la partita sono però i rossoneri, come è giusto che sia, e dopo una prima fase di studio nei primi minuti, ecco che il Milan si fa subito sotto, colpendo un palo clamoroso con un piattone di Aquilani dritto per dritto. Peccato, il principino romano avrà certamente altre occasioni, ma c’è una partita da vincere, e Ibra lo sa. Lo svedese al 33° minuto scarica una botta tremenda con il destro che si insacca alle spalle di Gutor, è 1-0 e venticinquesima rete di Zlatan in Champions, la numero sei con la casacca del diavolo. Complicarsi la vita però è un’arte, e stavolta il blackout si impossessa di Van Bommel: l’esperto mediano olandese, ricevuto il pallone da Abbiati, decide bene di servirlo all’accorrente Renan Bressan. Meno male che questo brasiliano non è nemmeno parente dell’omonimo ex Fiorentina e Venezia negli anni ’90, e grazie anche al prodigioso intervento di Abbiati il tiro centrale del numero 10 dei bielorussi finisce in corner, con tanto di amorevoli abbracci tributati dal centrocampista oranje al gigante di Abbiategrasso. Almeno si è reso conto di averla combinata grossa, ma tutto sommato bene così. E meno male che il tecnico della formazione ospite Viktor Goncharenko, in conferenza stampa, incalzato dai giornalisti, aveva consigliato proprio Bressan alla dirigenza milanista… Che se ne voglia sbarazzare visti gli errori?

La ripresa vede i gialli di Minsk più spavaldi rispetto alla prima frazione, con anche un paio di buone occasioni dalla distanza, controllate comunque bene da Abbiati. Il gioco però è sempre in mano all’undici di Allegri, e al minuto numero 70 un redivivo Kevin Prince Boateng fa partire una cannonata che prima colpisce la traversa e poi entra in rete. Due a zero servito ed esultanza polemica del ghanese, in settimana criticato dalla stampa per la sua movida notturna, ma assolto poi in conferenza stampa post-gara dallo stesso tecnico rossonero. Il resto è qualche folata o poco più, il match ha già detto tutto, confermando il buon momento dei mediani, nonostante le amnesie, preoccupanti, di Van Bommel, un ritrovatissimo Abbiati e un finalmente propositivo Taiwo. La parola dunque alle pagelle:

Abbiati: 7 Una parata che vale come un gol, e che gli vale almeno un voto in più. Ritrovato

Abate: 6,5 Ancora incontenibile sulla destra, quando riuscirà perfettamente a imparare a fare entrambe le fasi diventerà davvero un fenomeno. Ma per oggi può andare bene anche così

Nesta: 6,5 Da applausi anche stasera, se la porta di San Siro resta inviolata da quattro turni fra campionato e coppe il merito è anche suo (Mexes: s.v. L’angelo biondo gioca solo dieci minuti eppure è già un beniamino dei tifosi, complimenti!)

Bonera: 6 Tiene a bada i suoi avversari con mestiere ed efficacia, talvolta un pochino irruento, ma la strada intrapresa è quella giusta

Taiwo: 6,5 Il Meazza gli dà fiducia applaudendolo dall’inizio, lui ricambia e finalmente scioglie le gambe. Ha corsa e fiato, un vero diamante grezzo da raffinare. Certo che se quella volèe di sinistro fosse entrata sarebbe venuto giù lo stadio… e mancava davvero poco che entrasse!

Aquilani: 6,5 Ottimo nella prima frazione, normale nella seconda. E’ il cervello di questa squadra, cerca il gol e per pochissimo non lo trova, il palo grida vendetta! Un giocatore ritrovato dopo stagioni di tanti bassi e pochi

Van Bommel: 6 Il più essenziale dei centrocampisti rossoneri e il più pericoloso di quelli del B.A.T.E., e non è un gioco di parole. Meno male per lui che c’è Abbiati

Nocerino: 7 Sembra giocare nel Milan da sempre, corre come un forsennato per il campo, sta facendo davvero un lavoro encomiabile

Boateng: 7 Torna l’uomo presente e grintoso dello scorso anno, e ci voleva finalmente. Accende la miccia e fa deflagrare San Siro con una bomba dal limite. Ritrovato (Emanuelson: 6 Discreto)

Ibrahimovic: 7 (il migliore) Se non altro per averla sbloccata, come spesso capita, merita il titolo di man of the match. Il mal di pancia, se mai c’è stato, se n’è andato del tutto

Cassano: 6 Vuole giocare la palla sempre e comunque, ma non è la sua serata di grazia e si vede. Ha il freno a mano tirato, ma se è stato fatto in vista di domenica, allora può anche passare (Robinho: 6 Meglio di Fantantonio, palla a terra è una scheggia, fa impazzire che si frappone fra lui e la porta)

Davide Biscaro

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