Sicilia amara per l’Inter, il Palermo vince 4-3

Sicilia amara per l’Inter, il Palermo vince 4-3

Di Mauro Giordano

L’Inter non perdeva all’esordio di campionato dal 2000, sconfitta per 2-1 contro la Reggina. Sulla panchina nerazzurra c’era Marcello Lippi, che dopo quella prova deludente e la precedente eliminazione subita ai preliminari di Champions League dagli svedesi dell’Helsingborgs venne esonerato. Guai a pensare che la sorte di Gasperini debba essere la stessa, ma l’ex allenatore del Genoa deve iniziare a farsi delle domande. Il tema è ormai noto, il modulo non funziona. Vero che un cambiamento così radicale, come il passaggio dalla difesa a 4 a quella a 3 richiede tempo, ma il tempo per gli esperimenti è ormai finito. Le «ostilità» sono iniziate e sul futuro della stagione interista rischiano ad addensarsi nubi.

LA PARTITA – Per due volte in vantaggio con Milito, Zanetti e compagni si sono fatti raggiungere per due volte, prima da Miccoli e poi da Hernandez, infine sono crollati nel finale. «El Principe» sembra essere tornato quello della stagione della tripletta. Si muove molto, crea profondità e inoltre il Dio lunatico del gol è tornato a sorridergli. La deviazione con la quale ha buttato in rete una conclusione di Stankovic 33’ del primo tempo, l’anno scorso non sarebbe mai entrata. A inizio ripresa l’immediato pareggio del «Romario del Salento», reso vano dal rigore realizzato tre minuti dopo da Milito. Altri tre minuti e al 9’ Hernandez ristabilisce l’equilibrio. Tra occasioni mancate si arriva al 41’ quando insacca una splendida punizione sulla quale Julio Cesar non è impeccabile. E anche sul quarto di Pinilla, il portiere brasiliano si fa trovare impreparato. Inutile la rete di Forlan per il definitivo 4-3 finale, che perlomeno bagna l’esordio in serie A con una marcatura.


COMMENTI – Gasperini è rammaricato per il brutto esordio stagionale: «Sono mancate attenzione e concentrazione. Spiace aver perso una gara che potevamo vincere, abbiamo preso tre gol nel nostro momento migliore. Abbiamo dimostrato di avere delle potenzialità». Arrivano anche le spiegazioni per le scelte fatte: «Non dipende se la difesa viene schierata a tre o a quattro. Abbiamo preso gol su ripartenze ma anche a difesa schierata. Zarate mi sembrava pimpante ma poi è andato in sofferenza e ho inserito Sneijder».

Onesto Julio Cesar nell’ammettere gli errori sui due gol: «Sono arrabbiato con me stesso. Sulla punizione sono andato con la mano sbagliata mentre sul 4-2 ho fatto un passo in avanti e non ho visto il pallone».

Soddisfatto il tecnico rosanero, Devis Mangia: «entrando al barbera ho avuto i crampi allo stomaco. Non ho sentito Zamparini ma sono sicuro che riuscirò a fare un’altra partita. La grinta è la cossa che mi è piaciuta di più».

IL FUTURO – Sarebbe un errore far partire processi ma dopo la sconfitta i Supercoppa contro il Milan, Gasperini ha fallito anche il secondo appuntamento ufficiale. Se la società crede nel progetto allora gli stia vicino e assecondi le sue scelte. Quando l’Inter vive periodi di appannamento iniziano subito a circolare voci che destabilizzano l’ambiente. Il presidente Moratti dovrà essere cauto nelle sue dichiarazioni e aspettare. Una riflessione però l’allenatore interista dovrà farla.

Sneijder in panchina no. Gli trovi un ruolo nel quale può essere fulcro del gioco. Se la difesa a tre è un soluzione che non vuole cambiare, almeno pensi di disporre diversamente il tridente offensivo. Zarate non può fare l’ala, non ha quel senso del sacrificio. Vedere Forlan largo è un peccato, anche se nei tagli può fare male. Risulterà decisivo capire quali saranno i tornanti. Al momento quello che ha dimostrato di avere più corsa è Obi. Cambiasso e un altro tra Zanetti, Stankovic e Thiago Motta possono creare una diga a centrocampo che protegga maggiormente la difesa. In attacco la coppia Milito-Forlan può essere straordinaria: due giocatori che si muovono molto e che hanno dei numeri da grandi giocatori. E poi c’è Pazzini. Considerando che gli impegni stagionali non mancheranno, un’abbondanza positiva. Insomma un 3-4-1-2 è da prendere in considerazione.

Gasperini a Genova ha dimostrato di essere capace e determinato, incominci a dipanare le piccole nubi sul cielo interista. Mercoledì arrivano a Milano i turchi del Trabzonspor. Inizia la Champions.

Mauro Giordano

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