Calcioplus: Coppa America: Tutte le grandi bloccate sul pari, regna la noia

Coppa America: Tutte le grandi bloccate sul pari, regna la noia

Di Fabrizio Landolfi

La Coppa America 2011 è iniziata in modo tutt’altro che scontato. Alla vigilia, da Brasile ed Argentina, ma anche dall’Uruguay, considerata la terza favorita dopo le due superpotenze, ci si aspettavano senz’altro delle vittorie, anche abbastanza nette, nelle gare d’esordio. Invece, nessuna delle tre squadre ha vinto: l’Argentina ha pareggiato 1-1 con la Bolivia, il Brasile è stato bloccato sullo 0-0 dal Venezuela, l’Uruguay ha impattato 1-1 contro il Perù. Nessuno o quasi, alla vigilia, avrebbe previsto che di queste tre nazionali nessuna avrebbe vinto, considerando anche le avversarie. Bolivia, Venezuela e Perù sono infatti considerate squadre modeste, molto lontane dal livello di Brasile, Argentina ed Uruguay. In generale, in questo primo turno di eliminatorie si è visto poco spettacolo, con appena tre reti segnate nelle prime quattro partite. Le gare più vivaci sono state quelle del girone C, ovvero Uruguay-Perù e Cile-Messico, finita 2-1 per Sanchez e compagni. Oltre alla noia generale, un’altra nota negativa di questa Coppa America sono i ritardi nell’inizio delle gare. Soprattutto nell’intervallo tra primo e secondo tempo, le squadre si trattengono negli spogliatoi molto di più rispetto ai 15 minuti previsti dal regolamento, arrivando anche a 20-25 minuti. Si tratta di un’abitudine diffusa anche in diversi campionati sudamericani, tra cui quello argentino, che è già costata una multa di 5000 euro alle nazionali di Venezuela, Ecuador e Paraguay.

Nella gara d’apertura della competizione, si sono affrontati i padroni di casa dell’Argentina e la Bolivia di Quinteros. Una clamorosa autorete di Banega, centrocampista argentino, in occasione di un corner, ha consegnato il vantaggio ai verdi. Successivamente, un gran gol di Aguero, entrato a partita in corso, ha permesso alla Seleccion di pareggiare. Da segnalare, sul gol di “El Kun”, il bell’assist di petto del romanista Burdisso. Tuttavia, gli uomini di Batista non sono andati oltre l’1-1 contro la modesta Bolivia, mostrando una prestazione tutto sommato negativa. E’ davvero difficile spiegare perchè l’Argentina, con tutti i grandi campioni che può mettere in campo, non riesca a tirar fuori un gioco convincente. Leo Messi non è ancora riuscito a sfatare il tabù della nazionale: malgrado sia considerato unanimemente il miglior giocatore del mondo, il fenomeno del Barca non riesce quasi mai ad esprimersi al meglio con la maglia dell’Albiceleste. Probabilmente il ct Sergio Batista avrebbe fatto meglio, e farebbe meglio nelle prossime gare, a non tener fuori Aguero (autore del gol) e Gonzalo Higuain. Piuttosto, sarebbe meglio mandare in panchina Lavezzi e Tevez, apparsi poco ispirati e fuori forma. Inoltre, l’Argentina potrebbe anche passare ad un 4-2-3-1, magari togliendo dall’undici il centrocampista Banega (non solo per l’episodio dell’autorete), lasciando Mascherano e Cambiasso in mezzo al campo, ed inserendo un fortissimo esterno d’attacco come Di Maria. Comunque, al di là delle scelte del ct, dobbiamo dire che contro la Bolivia la formazione andata in campo poteva e doveva fare di più. E’ andata male anche al Brasile di Mano Menezes: pareggio a reti bianche contro un Venezuela tutto arroccato in difesa, poco raffinato nelle giocate ma assai combattivo. Anche nel caso della Selecao, diversi giocatori molto attesi, considerati tra le stelle della Coppa America, hanno deluso: su tutti Ganso e Neymar. I due attaccanti del Santos non sono riusciti quasi mai ad entrare in partita. I verdeoro hanno avuto anche un po’ di sfortuna, in occasione della traversa colpita dal milanista Pato. Tuttavia, l’attacco di Menezes ha creato troppe poche occasioni pericolose, ingabbiato dal catenaccio difensivo dei Vinotinto (così sono soprannominati i giocatori del Venezuela). Si ha sempre di più l’impressione che al Brasile manchi una prima punta classica, opportunista e forte fisicamente, che insieme alla fantasia degli altri campioni dell’attacco potrebbe completare il gioco offensivo, aggiungendo concretezza. In compenso, la difesa della Selecao, con Dani Alves, Lucio, Thiago Silva ed Andrè Santos è davvero forte: sarà difficile per qualsiasi squadra segnare contro questo Brasile. Anche l’Uruguay ha sofferto, venendo fermato sull’1-1 dal modesto Perù. La squadra di Tabarez ha fatto la partita per gran parte del tempo, cercando costantemente lo spunto offensivo, ma è passata in svantaggio in seguito ad un contropiede, in occasione del quale il peruviano Guerrero ha beffato in velocità i due centrali avversari, battendo poi il portiere Muslera. Nel finale di primo tempo l’Uruguay ha trovato il gol dell-1-1, firmato dall’attaccante dell’Ajax Luis Suarez, ma nella ripresa il Perù si è difeso molto bene, senza rinunciare a ripartire. L’ingresso in campo di Vargas, esterno della Fiorentina, ha dato maggiore vivacità alla squadra di Markarian, che nel finale ha anche sfiorato il raddoppio: lo stesso Guerrero, autore del gol del momentaneo vantaggio, ha colpito di testa in area su assist di Vargas, senza però inquadrare la porta. L’Uruguay ha confermato di essere una squadra ostica, con una difesa molto difficile da superare, ma il trio d’attacco Suarez-Cavani-Forlan non è riuscito a sconfiggere la fitta organizzazione difensiva dei peruviani. Uruguay-Perù è stata comunque una gara più gradevole e vivace rispetto a quelle viste nei giorni precedenti. Anche Cile-Messico, altra partita del gruppo C, è stata una sfida abbastanza divertente e ben giocata. La Roja si è imposta per 2-1, dopo che i messicani si erano portati in vantaggio per 1-0, grazie ad un bellissimo colpo di testa di Araujo. Nella ripresa il Cile ha prima trovato il gol del pari con Paredes (subentrato a Beausejour), poi ha raddoppiato con Vidal, anch’egli autore di un gol di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Con questa vittoria, la squadra di Borghi, nella quale giocano gli ottimi Isla e Sanchez dell’Udinese, si candida al raggiungimento del primo posto nel girone, visto anche il pareggio dell’Uruguay. Il Messico non ha giocato male, pur subendo spesso gli attacchi degli avversari, ma è davvero un peccato che in questa Coppa America manchi El Chicharito Hernandez, giovane e bravissimo attaccante del Manchester United. Quest’ultimo ha partecipato alla Gold Cup del mese scorso, vinta dal Messico, ma non è stato inserito nella lista dei convocati per Argentina 2011 dal ct Tena.

Nelle altre partite, la noia è stata spesso protagonista: nel girone A, quello dei padroni di casa Albicelesti, la Colombia ha sconfitto 1-0 la Costarica, portandosi per il momento al comando della classifica. Ha deciso un gol di Ramos, arrivato sul finire del primo tempo di una gara piuttosto noiosa e poco combattuta. Nel girone B invece, dopo lo 0-0 tra Brasile e Venezuela, è arrivato un altro pareggio a reti bianche: quello tra Paraguay ed Ecuador. Le due nazionali hanno cercato di inseguire il gol fino alla fine, poichè una vittoria in questa sfida significava portarsi sopra al Brasile in classifica. Il Paraguay ha spinto di più, rispetto all’Ecuador, nell’arco dei novanta minuti, eppure nessuna delle due squadre ha sbloccato il risultato, grazie anche alla solidità difensiva di entrambe. A proposito di solidità difensiva, in questa Coppa America stiamo vedendo molte squadre alle quali sembra davvero difficile fare gol: potrebbe essere una spiegazione alle difficoltà che stanno trovando i migliori reparti offensivi, come quelli di Argentina, Brasile ed Uruguay. Tuttavia, ogni squadra finora ha giocato una sola partita, ed è presto per allarmarsi: le big del Sudamerica hanno ancora tutto il tempo per riscattarsi e confermare la loro abituale supremazia.