Quello che sta meravigliando è la sequenza di nomi che vengono accostati al futuro dell’Inter. Con uno scoop clamoroso la Gazzetta dello Sport aveva subito puntato su Bielsa. L’allenatore argentino ha però rifiutato la proposta di Moratti, forse accetterà l’Athletic Bilbao, oppure aspetterà la prossima occasione da commissario tecnico di qualche nazioanle. Villa Boas è stata una possibilità durata pochissime ore. Oltre ad aver rinnovato con il Porto, l’allenatore portoghese è ora vicinissimo al Chelsea. Capello non si libererà dall’impegno con la nazionale inglese prima del prossimo Europeo. Può darsi che l’anno prossimo, di questi tempi, il matrimonio si farà. Hiddink, si è legato alla nazionale turca e questo rapporto gli ha già fatto declinare gli inviti di molti club , tra i quali la Juve. Sfogliando la rosa di nomi resta solo Siniša Mihajlović.
Inter: Cercasi allenatore. In attesa che arrivi Guardiola
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Andrea
on martedì 21 giugno 2011
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Inter: Cercasi allenatore. In attesa che arrivi Guardiola
Di Mauro Giordano
Un giallo neroazzuro. Provare a capire chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter è un buon esercizio per allenare la fantasia. Dieci piccoli indiani di Agatha Christie sembra scritto per raccontare quello che sta succedendo in casa interista. Uno dopo l’altro stanno cadendo tutti i candidati alla successione di Leonardo. Milioni di appassionati di calcio, ma soprattutto i tifosi della «Beneamata» si stanno snervando per individuare chi siederà su una delle panchine più difficili al mondo. Allenare l’Inter non è cosa semplice. Tante responsabilità e difficoltà in una piazza che spesso diventa vittima di attacchi mediatici che i concorrenti riescono a evitare. E così, prima di accettare quel posto così in bilico, meglio rifletterci. Ma un’ipotesi concreta è che nell’ombra il killer «inconsapevole» sia Guardiola, che con molta probabilità si appresta a vivere l’ultima stagione al Camp Nou.
Un tempo il presidente Moratti era un «mangia allenatori», nelle ultime stagioni invece sono stati i tecnici a decidere di abbandonare Milano. Il saluto più doloroso è stato sicuramente quello con Mourinho, un po’ meno quello di Mancini che pagò la mancanza di risultati europei e dopo l’eliminazione con il Liverpool anticipò i tempi annunciando il proprio addio. Anche Benitez con le sue dichiarazioni post vittoria Mondiale decretò il proprio allontanamento. Ma in quel caso la scelta era già stata presa anche nei piani alti. Leonardo invece si era guadagnato la riconferma riuscendo a chiudere la stagione con il trionfo in Coppa Italia. E invece anche lui ha deciso che Appiano Gentile non sarà più la sede dei suoi allenamenti. Dietro la sua volontà di andare al Paris Saint Germain sembra esserci anche la consapevolezza di voler abbandonare la carriera da allenatore. E forse non sbaglia.
Quello che sta meravigliando è la sequenza di nomi che vengono accostati al futuro dell’Inter. Con uno scoop clamoroso la Gazzetta dello Sport aveva subito puntato su Bielsa. L’allenatore argentino ha però rifiutato la proposta di Moratti, forse accetterà l’Athletic Bilbao, oppure aspetterà la prossima occasione da commissario tecnico di qualche nazioanle. Villa Boas è stata una possibilità durata pochissime ore. Oltre ad aver rinnovato con il Porto, l’allenatore portoghese è ora vicinissimo al Chelsea. Capello non si libererà dall’impegno con la nazionale inglese prima del prossimo Europeo. Può darsi che l’anno prossimo, di questi tempi, il matrimonio si farà. Hiddink, si è legato alla nazionale turca e questo rapporto gli ha già fatto declinare gli inviti di molti club , tra i quali la Juve. Sfogliando la rosa di nomi resta solo Siniša Mihajlović.
Quello che sta meravigliando è la sequenza di nomi che vengono accostati al futuro dell’Inter. Con uno scoop clamoroso la Gazzetta dello Sport aveva subito puntato su Bielsa. L’allenatore argentino ha però rifiutato la proposta di Moratti, forse accetterà l’Athletic Bilbao, oppure aspetterà la prossima occasione da commissario tecnico di qualche nazioanle. Villa Boas è stata una possibilità durata pochissime ore. Oltre ad aver rinnovato con il Porto, l’allenatore portoghese è ora vicinissimo al Chelsea. Capello non si libererà dall’impegno con la nazionale inglese prima del prossimo Europeo. Può darsi che l’anno prossimo, di questi tempi, il matrimonio si farà. Hiddink, si è legato alla nazionale turca e questo rapporto gli ha già fatto declinare gli inviti di molti club , tra i quali la Juve. Sfogliando la rosa di nomi resta solo Siniša Mihajlović.
Il serbo sembra essere la soluzione ideale. È un ex, i senatori della squadra lo conoscono bene e lo rispettano. Restano le perplessità sulle sue qualità, nel suo curriculum ci sono alti e bassi: l’esonero con il Bologna, una salvezza conquistata con record di punti a Catania e un campionato anonimo con la Fiorentina. Non sembra ancora pronto per una grande, gli servono prima due-tre stagioni di buon livello. Nonostante smentite e comunicati sembra il più accreditato, anche perché rappresenta la scelta che farebbe comodo a Moratti. Già, perché l’impressione è che si cerchi un mister che possa durare una stagione. In attesa che l’anno prossimo arrivi Guardiola.
La titubanza con la quale si sta muovendo il numero uno neroazzurro pare nascere dal fatto che si vada verso un’altra stagione di passaggio. Leonardo sarebbe stato perfetto: conferma meritata, buoni risultati ottenuti e futuro da dirigente. Proprio in attesa che da Barcellona si muova il «Pep blaugrana». Moratti probabilmente vuole il tecnico che duri una stagione o che quantomeno si accontenti di un contratto annuale. Tutti i nomi che hanno rifiutato non se la sono sentita di lanciarsi nella scommessa «se ti va bene prolunghiamo il contratto, altrimenti arrivederci». Quindi, qualunque sarà la scelta, bisognerà sempre tenere d’occhio gli spostamenti del tecnico del Barça. La panchina ad interim spiegherebbe le dichiarazioni dei giocatori che non hanno chiuso le porte alle offerte arrivate dall’estero. Eto’o, Sneijder, Lucio e Maicon, tutti grandi nomi che potrebbero lasciare. Visto che di grandi acquisti dalle parti di corso Vittorio Emanuele non se ne parla, il giallo inizia a tingersi di nero.
Mauro Giordano
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