Roma - Palermo 2 - 3: Quante occasioni sprecate!

Roma - Palermo 2 - 3: Quante occasioni sprecate!

Di Fabrizio Landolfi

Sabato pomeriggio, nell’anticipo della trentatreesima giornata giocato allo stadio Olimpico, la Roma è stata battuta per 3-2 dal Palermo. Quella subìta dagli uomini di Montella è una sconfitta assai pesante, arrivata proprio nel giorno in cui la società giallorossa è ufficialmente passata nelle mani della nuova proprietà, guidata dallo statunitense Thomas Di Benedetto. Una gara che la Roma poteva vincere abbastanza facilmente, se non avesse sprecato alcune clamorose palle gol. Pesano senza dubbio anche gli errori difensivi, che hanno causato due gol del Palermo nel finale di gara. La partita giocata all’Olimpico purtroppo è la fotografia della stagione giallorossa: i giocatori in campo hanno buttato al vento alcune ghiotte chance per arrivare alla vittoria, così come nell’arco della stagione ne hanno sprecate altrettante per risalire la classifica, e puntare almeno al quarto posto. In particolare, hanno lasciato molto amaro in bocca i gol mangiati da Vucinic e Menez, due giocatori dotati di grandi qualità sul piano tecnico, che però continuano a difettare notevolmente dal punto di vista della continuità. Per quanto riguarda Doni, ci duole sottolinearlo, ma il brasiliano non è un portiere adatto ad una squadra che vuol essere di primo livello: anche oggi, in occasione del terzo gol, l’estremo difensore giallorosso ha commesso un errore. Al di là di cosa ne dicano Montella e i giocatori, è un vero peccato che la Roma abbia abbandonato Julio Sergio Bertagnoli: quest’ultimo ufficialmente è infortunato, ma non avrebbe comunque giocato per scelta dell’allenatore, e probabilmente anche del gruppo. Vi sono state delle polemiche riguardo al rigore concesso al Palermo sull’1-0, dopo che Totti, sempre dal dischetto, aveva portato in vantaggio la Roma. In effetti, il penalty assegnato da Romeo e poi trasformato da Pinilla non c’era; tuttavia dobbiamo ricordare che allo stesso giocatore ne era stato negato un altro, che al contrario era netto, in avvio di gara, dopo un fallo evidente di Burdisso. La sconfitta di ieri ha compromesso gravemente le possibilità di raggiungere la zona Champions. A questo punto, a cinque giornate dalla fine del campionato, possiamo dirlo senza peccare di eccessivo pessimismo: la Roma è praticamente fuori dalla corsa per il quarto posto.


FORMAZIONI

Vincenzo Montella, per questa partita, ha scelto la formazione che veniva ipotizzata alla vigilia, con Loria al centro della difesa accanto a Burdisso ed il trio Rosi-Menez-Taddei sulla trequarti, alle spalle di Francesco Totti. Sono partiti dalla panchina sia Borriello che Vucinic.

Il Palermo di Delio Rossi, come previsto, è sceso in campo con il 4-3-1-2, ma a sorpresa è rimasto fuori Fabrizio Miccoli: al suo posto in attacco, è stato Hernandez ad affiancare Pinilla. In difesa Goian è stato preferito a Munoz, mentre a centrocampo non ha giocato Liverani, bensì Bacinovic.

Di seguito le due formazioni complete:

ROMA: Doni; Cassetti, Loria, N.Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro; Rosi (55’ Vucinic), Menez (70’ Borriello), Taddei; Totti.

PALERMO: Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic (62’ Acquah), Nocerino; Pastore; Hernandez (91’ Kurtic), Pinilla.


PRIMO TEMPO

Nei primi minuti di gioco il Palermo reclama un calcio di rigore per un fallo di Burdisso sul cileno Pinilla: l’arbitro Romeo lascia proseguire, ma le immagini televisive dimostrano che il fallo dell’argentino era netto. Al 5’ Sirigu respinge un sinistro da fuori area di Riise: dopo la respinta del portiere palermitano la palla arriva sul piede sinistro di Menez, ma il francese non tira di prima, perde tempo e fallisce l’occasione. Subito dopo recupera palla De Rossi, per tentare il cross dalla destra, ma nessuno dei suoi compagni arriva sul pallone, malgrado il tentativo di rovesciata di Menez. Tuttavia è la Roma a fare la partita, con un Francesco Totti ancora in ottima forma che smista palloni a tutto campo. Al 18’ Rosi riesce a servire Menez con un passaggio filtrante in area di rigore, ma il tiro del numero 94 viene parato da Sirigu. La Roma insiste: al 19’ Totti riceve palla da Jeremy Menez e tenta di servire al volo Taddei, ma nel frattempo il francese, entrato in area di rigore, viene vistosamente trattenuto per la maglia da Bacinovic, per poi cadere a terra. L’arbitro fischia il calcio di rigore per i giallorossi.. Sul dischetto si presenta ancora una volta Totti, che batte Sirigu calciando di destro con potenza. E’ il gol dell’1-0 per la Roma, il dodicesimo stagionale per il Capitano, che conferma la sua affidabilità dagli undici metri. Il Palermo cerca la reazione, di fronte ad una Roma che sembra ben organizzata: Pinilla prima ed Hernandez poi tentano il tiro dalla lunga distanza, ma in entrambi i casi la palla finisce fuori. I minuti scorrono, i giallorossi tengono in mano il pallino del gioco ma faticano a costruire altre azioni offensive, con i tre dietro a Totti, vale a dire Rosi, Menez e Taddei, che non pungono quasi mai in avanti. Al 38’ il difensore del Palermo Bovo calcia una punizione di destro, la sua conclusione termina alta sopra la traversa. Al 41’ Balzaretti porta palla sulla sinistra, si accentra e lancia verso l’area romanista, a cercare Pinilla: il cileno, contrastato da Burdisso, cade a terra, dopodichè l’arbitro Romeo fischia il rigore in favore dei rosanero. Stavolta il centrale della Roma non ha affatto commesso fallo sull’attaccante avversario, dunque i giallorossi protestano vivacemente. Si ha la sensazione che l’arbitro abbia voluto, più o meno consapevolmente, compensare la situazione, dopo il rigore negato a Pinilla ad inizio partita. E’ lo stesso attaccante cileno a tirare dal dischetto, spiazzando Doni. Quindi, al 42’ il Palermo mette a segno la rete dell’1-1. Nei minuti che restano da giocare prima dell’intervallo non succede molto altro, le squadre rientrano negli spogliatoi, mentre Totti e Burdisso continuano a discutere con Romeo riguardo all’episodio che ha portato il rigore dell Palermo, nonchè l’ammonizione dell’argentino.


SECONDO TEMPO

Non ci sono cambi, nelle due formazioni, in vista della ripresa. La Roma rientra in campo con l’intenzione di riportarsi subito in vantaggio; gli uomini di Montella, malgrado il gol subìto sul finire del primo tempo, non sembrano aver accusato il colpo. Dopo soli due minuti De Rossi fa sobbalzare l’Olimpico con un sinistro molto potente dal limite dell’area: tuttavia il pallone esce fuori, colpendo l’esterno della rete. Un minuto dopo, con un bellissimo assist rasoterra in profondità, Totti serve un pallone d’oro a Menez, che si ritrova in area davanti a Sirigu, inseguito da un avversario, ma sbaglia ancora. Il francese non trova la giusta freddezza per battere il portiere avversario, e calcia di sinistro sul fondo. Al 55’ Montella sostituisce Aleandro Rosi, autore di una prestazione piuttosto incolore: al suo posto entra Mirko Vucinic. Intanto i giallorossi premono forte: al 58’ Riise calcia di potenza dal limite dell’area, su cross di Taddei, ma Sirigu blocca tra le sue braccia. Due minuti più tardi arriva una ghiottissima occasione per la Roma: durante una ripartenza, la difesa del Palermo sbaglia completamente il fuorigioco, così Taddei può servire Menez sulla fascia destra in profondità. Quest’ultimo raggiunge l’area di rigore, attira su di sè il portiere Sirigu, per poi servire Vucinic sul lato opposto: il montenegrino si vede arrivare una palla davvero facile da metter dentro, a porta vuota, ma spara alto sopra la traversa. Se pochi minuti prima Menez si era mangiato un gol, Vucinic l’ha combinata decisamente più grossa. Il risultato resta quindi sull’1-1, mentre il Palermo tenta di contrattaccare. Pinilla si rende pericoloso in area giallorossa, ma viene fermato in corner. Al 69’ Vucinic cerca di tirare in porta ricevendo un assist da calcio d’angolo, ma viene “murato” da un avversario. Nel frattempo Montella decide di cambiare assetto ai suoi: esce Menez, entra al suo posto il centravanti Marco Borriello, che va ad affiancare Totti in attacco. Al 73’, su corner di Pizarro, il nuovo entrato incorna bene di testa, ma una leggera deviazione fa terminare di nuovo la palla in calcio d’angolo. La Roma cerca ancora di attaccare, eppure si lascia contenere più facilmente dagli avversari, rispetto ad alcuni minuti prima. All’84’ arriva la beffa: il Palermo riparte, con Pastore che serve in profondità Pinilla. Quest’ultimo è tenuto in gioco da Loria, che commette l’errore di tenersi troppo indietro: il cileno riceve palla sul lato destro dell’area di rigore, avanza e poi serve Hernandez dalla parte opposta, mentre Doni è fuori causa. L’uruguayano deposita quindi in rete la palla del 2-1 in favore dei siciliani. Gli uomini di Montella si buttano in avanti disperatamente, per cercare di rimediare al gol subìto, ma di fatto non costruiscono azioni molto pericolose. Al 90’ poi, il Palermo riparte di nuovo in contropiede, Pinilla serve ancora Hernandez in area di rigore: l’attaccante ventenne, inseguito da Loria, calcia di sinistro in diagonale e batte Doni, mettendo a segno la sua doppietta personale. Su questa conclusione di Hernandez, il portiere romanista avrebbe potuto senz’altro fare di più, dato che la sfera gli è passata molto vicino. In ogni modo, è 3-1 in favore degli uomini di Delio Rossi. La terna arbitrale decreta quattro minuti di recupero. Non appena riprende il gioco la Roma si butta in avanti, Borriello serve Vucinic con un ottimo colpo di tacco al centro: il montenegrino stavolta colpisce bene la palla da fuori area, spedendola alle spalle di Sirigu. I giallorossi accorciano quindi le distanze, ma ormai è troppo tardi. Nei pochi istanti che restano da giocare, gli uomini di Montella tentano disperatamente di costruire altre palle gol, ma il Palermo si difende bene. Arriva così la fine dell’incontro, che vede il Palermo battere la Roma all’Olimpico per 3-2.


CONCLUSIONE

Come era già accaduto all’andata, i giallorossi sono stati sconfitti dalla squadra di Delio Rossi, ex allenatore della Lazio che non è mai stato simpatico al pubblico romanista. E’ davvero un peccato che, in questa stagione, una squadra competitiva come la Roma, piena di ottimi giocatori, che solo un anno fa rivaleggiava con l’Inter di Mourinho per la testa della classifica, abbia perso così tanti punti per la strada. Si tratta di punti persi ingenuamente, tra cali di concentrazione, dormite difensive, intere partite giocate senza la giusta convinzione e qualche gol mangiato, come nel caso di ieri. Ora, l’obiettivo di raggiungere i preliminari di Champions League è praticamente sfumato: non resta che sperare nella Coppa Italia, come possibilità per salvare una stagione complessivamente assai negativa. Martedì all’Olimpico si gioca il match d’andata delle semifinali, contro l’Inter di Leonardo. Il pubblico giallorosso continuerà, come sempre, ad incitare la Roma, seppure col malcontento nella testa. In attesa che la nuova proprietà pianifichi il futuro, a cominciare dalla campagna acquisti estiva, durante la quale la Roma avrebbe bisogno di concludere tante operazioni, per rifondare un gruppo che si è dimostrato poco affidabile, fatte salve naturalmente alcune eccezioni.

Fabrizio Landolfi

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