Palermo – Napoli 2-1: secondo stop consecutivo per Mazzarri

Palermo – Napoli 2-1: secondo stop consecutivo per Mazzarri

Di Paolo Esposito

Molti a Napoli, forse tutti, avevano sperato, pronosticato, o forse si erano solo augurati che i rosanero avrebbero giocato una partita tranquilla, da squadra che non ha più niente da chiedere a questo campionato. I presupposti c’erano tutti: l’amicizia tra i tifosi, le ambizioni del Napoli, i buoni rapporti tra i presidenti. E invece no, e di ciò ci si accorge subito. Stadio colmo, anche mille napoletani, ambiente caldissimo e una squadra, il Palermo, che sembra l’unica ad essere in lotta per qualcosa d’importante.

Tempo un minuto e il Napoli è in vantaggio: ingenuo fallo di mani di Cassani in area e rigore, trasformato dal solito Cavani (26 in serie A per lui), che pur non esultando, non evita la bordata di fischi da parte dei suoi vecchi sostenitori. A questo punto gli azzurri potrebbero gestire il risultato, e giocare la più facile delle partite coprendosi e ripartendo in contropiede. Accade invece l’esatto contrario. Il Palermo prende campo, attacca e riesce sempre a trovare spazi pericolosi in avanti. Nel finale di tempo ci vogliono sette minuti a ribaltare completamente il risultato. Prima Balzaretti si trova completamente solo in area, sul lato sinistro, e trafigge la retroguardia avversaria con un preciso diagonale. Poi Bovo trasforma un rigore per fallo di Maggio su Migliaccio.


Il secondo tempo vede gli uomini di Mazzarri attaccare in modo scialbo e disordinato. Dentro anche Lucarelli, per dare maggior peso al centro dell’attacco, ma l’incisività in avanti è quasi nulla. Tanti cross dal fondo sempre preda di Bovo e Munoz. Tante iniziative sulla corsia centrale sempre ben rintuzzate da Migliaccio e Nocerino. Cassani copre sempre bene sulla destra mentre Balzaretti è assolutamente devastante sulla fascia opposta. Tutti elementi che consentono ai siciliani di aggiudicarsi con merito questa sfida, che paradossalmente avrebbe potuto finire in goleada se solo Hernandez e lo stesso Nocerino non avessero fallito facili occasioni in contropiede.

Le telecamere a fine partita sono tutte per il mister azzurro, dal quale si vuole sapere se, a quattro turni dalla fine, sia effettivamente finita la benzina. Mazzarri ha ragione a dare l’onore delle armi agli avversari. Il Palermo ha un’ottima rosa ed è soltanto un vanto avere quindici lunghezze di vantaggio su questa squadra. Ma la facile retorica non deve far perdere il senso della realtà: il Napoli nelle ultime due uscite ha rimediato zero punti, con due gol fatti e quattro subiti. Ma la cosa peggiore è che una volta sotto non ha mostrato, se non a sprazzi, segnali di reazione.


Il sogno è finito, e questo lo si capiva già dopo la sconfitta interna contro l’Udinese, ma arrivati a questo punto sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire la Champions’. Paradossalmente è stato un turno favorevole, perché Lazio e Udinese hanno rimediato due sconfitte. I numeri quindi dicono che il Napoli ha ancora cinque punti sul quarto posto e sei sul quinto. Basteranno?

Paolo Esposito

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