Lega Pro: Il Punto dopo la 27° Giornata

Lega Pro: Il Punto dopo la 27° Giornata

Di Daniele Mosconi

Giornata tutto sommato tranquilla con poche eccezioni. Ogni tanto una
pausa serve, anche perchè il finale di stagione sta per arrivare e i
fuochi d'artificio sono riposti per le prossime Domeniche. Ormai
Gubbio e Nocerina sono in B, per il resto è tutto un susseguirsi di
sorpassi e controsorpassi che rende tutto ancora più interessante di
un libro thriller.


Girone A:

Avanti piano. Questo il motto del Gubbio. Secondo pareggio consecutivo
per la squadra che fino a 3 settimane fa aveva pareggiato una sola
volta in campionato. Il Sorrento però non ne approfitta e i punti di
vantaggio restano sempre 10, con una giornata in meno da giocare.

Gli umbri giocavano in casa contro la Spal. Partita che poteva dare un
ulteriore conferma sulla bontà del gruppo di Torrente. Ma questa
Domenica il Gubbio non era quello visto di solito al "Barbetti". Le
assenze di Gomez e Donnarumma non permettono a Torrente di schierare i
due terzi del suo 4-3-3 e la manovra in fase conclusiva ne risente non
poco. Mettiamoci anche l'assenza durante la partita per infortunio di
Sandreani e la logica conseguenza è quella di un Gubbio meno vispo del
solito. Detto per inciso: chi doveva fare la partita, per questioni di
classifica e per il morale, era la Spal. Che nel primo tempo imbriglia
molto bene le folate dei rossoblù. Nella ripresa gli uomini di
Remondina trovano il vantaggio con un gol di Melara che con un tiro
dalla distanza fa secco Lamanna. Il Gubbio, già di suo poco propenso a
fare la partita, si sveglia e cerca, senza mai incantare, di trovare
il pareggio. Remondina urlava dalla panchina che ormai mancavano
pochissimi minuti alla fine. Non è servito a nulla, perchè una
ingenuità di Zamboni che affossa Borghese, andato in avanti per
sfruttare i suoi centimetri, permette a Galano di pareggiare dal
dischetto. Segnali positivi dalla Spal che sembra aver ripreso una
discreta qualità di gioco. Già il fatto che non perdano da 2 partite,
per gli estensi, significa che il peggio è passato. La zona play off è
sempre distante, però meglio per loro se adesso non ci pensano. E'
stato un brutto periodo per loro, con la serie di sconfitte che ha
prodotto dei guasti enormi nella fiducia della squadra. Su questo ha
lavorato Remondina e ci sta riuscendo benissimo. Andare a Gubbio, sul
campo della capolista e giocare con questa personalità denota
carattere. Ora si attende una vittoria per rimettersi in corsa.
Il Sorrento era atteso dalla Paganese. La partita nascondeva parecchie
insidie per il gruppo di Simonelli. La partita vede la Paganese
provarci ma senza tanta convinzione, mentre il Sorrento gestisce la
partita provando a farsi vedere dalle parti di Ginestra ma senza
parecchia convinzione. Nella ripresa la Paganese, con il solito
Capuano in tribuna per squalifica, viene catechizzata a dovere da
Padovano, giocando meglio e trova una bella occasione con Lepore ma
Mancinelli fa buona guardia. A fine partita succede il finimondo. Il
presidente del Sorrento Gambardella si lascia andare ad una esultanza
"fuori dalle righe" per i tifosi di casa e il clima, che in campo era
stato buono e non lasciava presupporre nulla, diventa incandescente.
Il presidente viene quasi aggredito fisicamente e buon per lui e la
dirigenza che le forze dell'ordine facciano buona guardia. Momenti da
dimenticare in fretta. Capiamo la tensione per un campionato
difficile, ma ricordiamo che il calcio è un gioco e certe sconcezze
danno la dimostrazione dell'inciviltà di pochi.
Nella partita che si giocava al "Moccagatta", l'Alessandria si giocava
un pezzo di futuro, mentre il Ravenna si giocava tutto o quasi. E'
finita con la vittoria dei grigi di Sarri che ora vedono nuovamente
vicino il 2° posto. Dopo il Verona anche il Ravenna deve crollare
sotto i colpi dei piemontesi. Peccato per i romagnoli che a
sconfiggerli sia proprio un ex. Infatti Scappini con una doppietta
regala una vittoria pesantissima per l'economia del loro campionato.
Dopo un buon inizio, con la traversa di Fasano, i grigi si scuotono e
vanno a segno con l'ex che incorna un cross di Bondi. Il brasiliano è
l'uomo in più del progetto del presidente Veltroni. Quando lui gira
tutto diventa più semplice per la manovra alessandrina.
Nella ripresa gli ospiti cominciano come avevano iniziato il primo
tempo ma sempre la mancanza di lucidità non permette loro di
pareggiare, anzi trovano pure la punizione del raddoppio locale.
Infatti Scappini è bravo a farsi trovare pronto sugli sviluppi di un
corner. Il 2-0 permette alla manovra dell'Alessandria di essere più
fluida e solo per questioni di centimetri non arriva la terza rete. Il
Ravenna ci prova e trova il gol della speranza con Sciaccaluga, quando
ormai mancavano poco più di 10 minuti alla fine. Da quel momento non
succede quasi più nulla perchè al Ravenna mancano le forze per
lanciare l'assalto finale, se non che il Ravenna protesta con il
direttore di gara per un contatto su Chianese. C'è il tempo per
l'espulsione di Pucino che però non influisce sul finale. Vittoria per
l'Alessandria per 2-1. Per il Ravenna nulla è perso, però Leonardo
Rossi ha sbagliato a non inserire fin dall'inizio Chianese, facendo
giocare al suo posto Rosso.
Quel che Artico settimana scorsa gli aveva tolto, questa settimana
glielo ridà con gli interessi Pichlmann. Il gol dell'attaccante
affossa uno Spezia che in settimana ha deciso di esonerare Pane
richiamando sulla panchina D'Adderio. Per le 2 squadre il pareggio non
sarebbe servito a nulla, infatti fin dalle prime battute le squadre
cercano di superarsi.
Il Verona doveva sfruttare il fattore campo e doveva anche dimostrare
che la sconfitta di Alessandria era solo un incidente di percorso. La
reazione c'è stata e la vittoria è un ottima medicina per curare i
mali di sconfitte come quella di settimana scorsa. Lo Spezia ha
provato a trafiggere Rafael e per poco con una punizione di Basso che
colpisce la traversa non lo fanno. Davvero sfortunato lo Spezia in
questo frangente. Per il resto i bianchi hanno gestito la partita in
maniera giudiziosa, ma non hanno fatto i conti con l'attaccante ex
Grosseto che li trafigge quando ormai mancavano 2 minuti alla fine.
Queste sono le classiche vittorie che ti trasmettono una carica
enorme. Se il Verona saprà sfruttare questo momento tutto può accadere
nei play off. E non è detto che succeda come lo scorso anno contro il
Pescara. Per lo Spezia una sconfitta che mette definitivamente in
soffitta i sogni di gloria. Neanche una vittoria sarebbe servita ma
ora con questa sconfitta, la seconda consecutiva, si rifanno vivi gli
spettri di una zona play out che con il collettivo che si ritrova lo
Spezia sarebbe davvero una beffa. Se si pensa agli sforzi compiuti
dalla società per tornare in B già da quest'anno monta una rabbia
enorme nell'ambiente spezzino.
La Salernitana vince lo scontro diretto contro il sorprendente Bassano
e torna a sognare il ritorno in B. Per i granata la vittoria è più che
meritata, perchè se è vero che nei primi 45 minuti il Bassano si
difende bene, è vero anche che nella ripresa i ragazzi di Breda
cingono d'assedio la porta difesa dal portiere Grillo e trova i gol
con Ragusa e Carrus, quest'ultimo su rigore, che chiudono in 3 minuti,
una sfida che con il passare dei minuti diventava sempre più rognosa.
La forza di questa Salernitana in questo momento è proprio questa
caparbietà nel cercare di fare risultato contro chiunque. La reazione
di Monza e la vittoria di oggi sono dei segnali che i granata mandano
al campionato. E Domenica nuovamente all'Arechi contro la Cremonese.
Proprio i grigiorossi tornano a soffrire dopo la bella vittoria di
settimana scorsa in quel di La Spezia che aveva ridato speranza per un
possibile ritorno in zona play off. Lo scontro diretto contro la
Reggiana era una di quelle partite che ti possono dare quell'imput per
un finale di stagione diverso. Ma non c'è nulla da fare, ogni volta
che la Cremonese mette la testa fuori dalla mediocrità in cui si è
trovata per tutta la stagione, arriva sempre una sconfitta che rimette
tutto a posto. Stagione da buttare ormai è certo, ma perdere contro la
Reggiana, quella stessa Reggiana che non vinceva da 7 giornate, fa
molto male. Neanche l'arrivo di Acori è riuscito a risollevare una
squadra che quest'anno ha fatto di tutto per far disamorare la propria
tifoseria. La passione dei tifosi grigiorossi meriterebbe ben altro,
ma purtroppo queste sono stagioni che iniziano in un modo ed è
difficile che poi possano raddrizzarsi tutte all'improvviso. Decide
l'incontro l'ex di turno Guidetti che segna al quarto d'ora della
ripresa. La Cremonese ha anche l'opportunità per pareggiare, non una
ma ben 2 volte, prima con Joelson e poi con Gasparetto, entrambi dal
dischetto, ma in tutte e 2 le occasioni l'estremo ospite Manfredini fa
il suo dovere alla grande meritandosi insieme a Guidetti il titolo di
uomo della partita. Per Mangone una vittoria che ci voleva dopo tante
amarezze.
Il Como ci ha preso gusto e va a sbancare il campo del Sud Tirol, che
con questa sconfitta decide di esonerare il tecnico Sebastiani.
Nemmeno un paio di mesi fa la dirigenza tirolese aveva rinnovato il
contratto all'allenatore. La situazione è precipitata e la società ha
ritenuto opportuno dare una scossa all'ambiente. Non sappiamo che
colpe potesse avere il tecnico ma rispettiamo la scelta della società.
Dicevamo del Como che con questa vittoria, la 4a nelle ultime 5
partite, che ora fa sognare la tifoseria lariana. Infatti ora il Como
si trova a soli 4 punti dal Lumezzane. Se si pensa dov'era il Como
prima di Natale questo da la dimensione dell'opera svolta
meritoriamente da Garavaglia e Brevi. Maah sta trovando un periodo di
forma strepitoso e tutta la squadra ne sta beneficiando alla grande.
Vincere sul campo del Sud Tirol con questa semplicità denota una
grande forza che deriva dalla serenità di un gruppo che non si è mai
scomposto neanche nei momenti peggiori. La stessa serenità che ora
manca al Sud Tirol che ora si trova invischiato in una situazione che
se non trova uno sbocco con una vittoria, rischia seriamente di
diventare drammatica.
Pavia-Pergocrema si gioca domani, mentre nell'altro derby lombardo,
quello tra Lumezzane e Monza, hanno la meglio i rossoblù di Nicola che
con un gol di Checcucci dopo 10 minuti, vincono e arrivano al 5°
posto, l'ultimo utile per andare nei play off. La squadra bresciana è
soggetta a cali di tensione e se Nicola riesce a smussare queste
problematiche, derivanti più che altro dalla giovane età dei suoi
ragazzi, quest'anno si potranno togliere parecchie soddisfazioni. Il
Monza perde nuovamente e visto che la Paganese ha pareggiato, se
dovesse finire ora il campionato, si ritroverebbe in 2a Divisione. Ci
riesce difficile vedere il Monza retrocesso ma se non la butti dentro
poi le conseguenze sono queste. La squadra questa volta non ha alibi,
giocando forse una delle peggiori partite del campionato. Non è così
che si arriva alla salvezza. Menomale che Domenica prossima c'è lo
scontro diretto proprio contro la Paganese e fortuna per il Monza che
gli azzurrostellati non abbiano colto l'intera posta in palio contro i
cugini del Sorrento, altrimenti per il Monza essere già da stasera
sotto di 3 punti sarebbe stata davvero dura. La prospettiva di
ritrovarsi con 2 punti di vantaggio in caso di vittoria deve essere
uno stimolo per i brianzoli. Ma di certo ci vorrà una prestazione ben
diversa se si vuole puntare alla vittoria. Tutto sembra adesso
ricadere su Verdelli come se fosse lui a scendere in campo. Tutti, dal
presidente, se c'è qualcuno nella dirigenza che copre questo ruolo, al
magazziniere devono farsi un enorme esame di coscienza e rendersi
conto che la retrocessione è a un passo. Solo così si può uscire
vincitori da una situazione simile.


Girone B:

La Nocerina, dopo la cocente sconfitta in semifinale di Coppa Italia
di C contro il Carpi, ha ripreso a vincere come se nulla fosse
accaduto. Stavolta la vittima dei molossi è stata la Ternana. I
ragazzi di Giordano ci hanno messo tanto impegno ma la crisi del gol
che li attanaglia da inizio stagione non si poteva risolvere al
cospetto della capolista. La partita viene decisa da un gol di Negro
che approfitta di una dormita della difesa ospite. Arrivato il gol i
padroni di casa gestiscono la partita in maniera sontuosa, dimostrando
che sono primi meritatamente. Nella ripresa la squadra di Auteri cerca
il gol della sicurezza, conscio che queste partite meglio se si
chiudono il prima possibile per evitare situazioni spiacevoli. Infatti
quando mancavano pochi minuti alla fine, il vero protagonista diventa
Gori che chiude la porta a Tozzi Borsoi. Una parata che vale un
campionato.
Il Benevento è impegnato domani nel posticipo contro il Pisa. Per i
giallorossi c'è un solo imperativo: la vittoria, visti anche i
risultati delle dirette concorrenti che continuano a vincere. Sarà un
finale di stagione meraviglioso, specie se il Pisa riesce nell'impresa
di fermare i sanniti.
Infatti ora la Juve Stabia è 3a solitaria a 1 punto, mentre l'Atletico
Roma è a 3 punti. Poi seguono il Taranto a 4 e il Foggia a 5. Ditemi
voi se non è un finale da urlo.
Le vespe ormai hanno raggiunto una maturità tale che vincono le
partite con una scioltezza tale che li fa sentire molto sicuri di ciò
che fanno.
Una partenza a razzo dei ragazzi di Braglia che in 2 minuti, prima con
Corona e poi con il gol di Albadoro su cross di Tarantino, mettono
subito sui binari da loro preferiti il match. Il tecnico toscano
conosceva le insidie di questa partita e sapeva che se non si
sbloccava subito la partita sarebbe stato poi problematico farlo con
il passare dei minuti e le maglie ospiti che si sarebbero strette
sempre più. Non paga del vantaggio, la Juve Stabia continuava ad
impensierire Spadavecchia che parava tutto. Nel momento migliore dei
padroni di casa arrivava però il pareggio di Moro. Neanche questo gol
faceva male alle vespe che anzi si riportavano avanti e con Corona per
poco non facevano subito il gol del 2-1. Solo la mancanza di
precisione impediva al Re di segnare. Ma il gol è nell'aria e con un
bel tiro a giro Albadoro riporta la Juve Stabia in vantaggio. Nella
ripresa cambia poco o nulla, se si eccettua una clamorosa occasione
avuta da Moro che davanti a Colombi si fa ipnotizzare dal portiere. Il
copione ora varia, ma non di molto: Juve Stabia avanti e Andria che
subisce questo martellamento continuo che poi si conclude con il terzo
gol di Corona che di testa fa secco Spadavecchia. La Juve Stabia vista
contro i pugliesi ci è piaciuta molto e ha dimostrato che non è per
niente sazia. Sabato prossimo al "Flaminio" per i gialloblé sarà un
banco di prova di quelli che ti possono promuovere oppure rimandarti a
casa per rifare gli esami. L'Atletico Roma anche se sconfitto a
Foggia, in casa è temibilissimo.
Proprio allo "Zaccheria" andava in scena un incontro che prometteva
spettacolo. Quando c'è di mezzo il Foggia di Zeman è difficile
annoiarsi. L'Atletico Roma si comporta benissimo. Lascia sfogare i
satanelli e poi, complice un errore di Santarelli, va a segno con
Mazzeo che colpisce a porta vuota. L'errore del portiere rossonero,
quando mancavano pochi minuti alla fine del primo tempo avrebbe potuto
essere fatale per i foggiani. Nella ripresa il Foggia, dopo aver
sentito i rimbrotti di Zeman nello spogliatoio, torna in campo deciso
a non perdere questa partita. Trova il pareggio con Sau e non contento
si butta in avanti, in sintonia con il pensiero di Zeman, trovando il
gol del 2-1 sempre con l'ex attaccante dell'Albinoleffe e chiude la
partita con Insigne. Un Foggia straripante e per quanto ha potuto
l'Atletico Roma ha retto all'urto, però poi con il passare dei minuti
i rossoneri hanno impresso all'incontro un ritmo insostenibile e
vincono in scioltezza. Zeman ha ridato alla tifoseria foggiana quella
voglia di tornare allo stadio. Zeman per Foggia è qualcosa di più di
un talismano. Dal suo arrivo questa estate i tifosi stanno vivendo una
stagione da incorniciare e gente come Laribi e Insigne, per dirne 2,
difficilmente non la vedremo in qualche squadra di livello nell'arco
di 2 3 anni. Se lo meritano perchè sono gente di talento che con la
cura Zeman possono solo migliorare.
Pareggio quasi scontato quello tra Barletta e Taranto. Un pari che
frena la corsa dei tarantini mentre fa morale per il Barletta. Nessuna
delle 2 ha provato a farsi del male e la condotta di gara ha portato
ad un pareggio che evita di farsi del male specie pensando al finale
di stagione che le aspetta. Non sappiamo quanto dovranno maledire il
pari di Barletta i ragazzi di Dionigi. C'era una bella occasione e
secondo noi è una chance persa, specie se si guarda al calendario che
Domenica propone la capolista Nocerina.
Il Lanciano, con un gol di Titone, si rilancia in chiave play off e
approfittando del pari del Taranto ritorna a far sentire la sua
presenza minacciosa alle sue spalle. Contro il Siracusa i frentani non
hanno disputato una gran bella partita ma ciò che conta in partite
simili è il risultato. Per il bel gioco bisogna pazientare. Il
Siracusa continua a singhiozzare in trasferta e perde un'altra partita
che lo allontana dalla zona play off. Rimane la stagione stupenda
degli aretusei e Ugolotti continua a piacerci sempre molto.
La Lucchese vince ma viene contestata. Succede anche questo in Lega
Pro. La miccia è stata la sconfitta, a dire della tifoseria, di Pisa,
che ai loro occhi è parsa troppo scontata. L'atteggiamento dei
giocatori all' "Arena Garibaldi" non è piaciuto per niente e neanche
il gol di Carloto riesce a far tornar loro il sorriso. Per la Cavese
un'altra sconfitta di quelle pesanti, perchè è mancato il mordente in
una squadra che ha perso il feeling con il gol, che ormai manca da più
di 400 minuti. Melotti, proprio per non farsi mancare nulla, ha deciso
in queste ore di rassegnare le dimissioni. Piove sul bagnato, mentre
la società ha deciso di prendersi 24 ore di tempo per decidere se
accettarle o meno.
Pareggio tra Foligno e Cosenza. Quando una squadra come il Cosenza
deve accontentarsi di un pareggio in casa di una diretta concorrente
per la salvezza allora la situazione diventa davvero difficile. Queste
partite sono quelle che devi vincere se vuoi salvarti, il Foligno ci
ha provato e solo la scarsa mira di Menchinella Fondi e Falcinelli gli
ha impedito di vincere la partita. Giunti deve ripartire da questa
voglia di combattere per raggiungere la salvezza.
Il Viareggio, nonostante una situazione che diventa sempre più
drammatica, acciuffa il pari con Bocalon contro il Gela. Pareggio
amaro per i siciliani che ormai già sentivano i 3 punti in tasca. Il
gol di Docente aveva messo le ali, ma l'attaccante ex Portogruaro gli
impediva di prendere 3 punti che nell'economia del loro campionato
sarebbero stati fondamentali. Un Viareggio brutto come poche volte in
questa stagione. Scienza sta lavorando in una situazione paradossale
ed è già un miracolo che riesca a non perdere. Queste sono partite che
il Viareggio dovrebbe vincere ma la tensione gioca spesso brutti
scherzi.

Daniele Mosconi

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