Lega Pro: Il Punto dopo la 26° Giornata

Lega Pro: Il Punto dopo la 26° Giornata

Di Daniele Mosconi

Campionati al vertice già decisi, solo l'aritmetica tiene Gubbio e
Nocerina ancora in Lega Pro, mentre per il resto tutto è in bilico. La
bellezza di questo campionato sta anche in questo. Da qui alla fine le
emozioni non mancheranno. Cosa chiedere di meglio?


Girone A:

Si giocava sulla via Emilia l'ennesimo duello tra Gubbio e Sorrento.
Gli umbri erano attesi al "Giglio" contro una Reggiana in crisi,
mentre il Sorrento andava a Ferrara contro una Spal cugina non solo
territorialmente ma anche come crisi di risultati. C'era il rischio di
far rialzare la testa a queste 2 squadre, ma nessuna delle 2 ha
concesso nulla. Anzi il Gubbio ha fatto di meglio e vincendo a Reggio
ha dimostrato ancora una volta che è una squadra tosta che non concede
nulla a nessuno. Ovunque va la squadra di Torrente fa grandi cose.
Ormai solo l'aritmetica non consente al Gubbio di festeggiare.Quello
che ha stupito dell'ennesima vittoria dei rossoblù è la facilità con
cui hanno vinto. La Reggiana non è più la squadra di un mese fa, ma
questo Gubbio gioca senza timori reverenziali e non permette mai agli
avversari di giocare come vorrebbero.
Come spesso è capitato in questa stagione, il gol del Gubbio è
arrivato nei primi 20 minuti di gioco. E' una costante della squadra
di Torrente, perchè fanno delle partenze sprint il loro punto di
forza. Stavolta decide un rigore di Donnarumma, essendo Gomez
squalificato. Per il resto la Reggiana ha fatto poco e ora la panchina
di Mangone non scricchiola più, scotta in maniera importante. Nelle
prossime ore, al massimo a metà settimana, ci potrebbero essere delle
novità in merito. Crediamo però che ormai sia troppo tardi per tutto.
Sia per credere ancora nell'utopica rincorsa play off che per altro.
Salvare la stagione e preparare al meglio il prima possibile la
prossima.
Il Sorrento ha pareggiato sul campo della Spal e ora si trova
nuovamente a -10 dal Gubbio. Simonelli ha il ruolo scomodo di portare
avanti un progetto che se tutto va bene lo porterà al 2° posto, utile
però per gli accoppiamenti play off. Al "Mazza" nonostante le tante
assenze, la Spal ha giocato una buona partita e ha dato dei timidi
segnali di ripresa. Già il fatto di non aver perso nuovamente è un
piccolo miglioramento. La Spal ha giocato senza l'attacco titolare,
Fofana squalificato e Cipriani ancora out, mentre Volpe e Locatelli
hanno fatto quello che potevano su un campo di gioco indegno di una
partita di calcio per via della pioggia caduta.
Il Sorrento nella campagna acquisti di Gennaio aveva fatto molto
affidamento su Bonvissuto, ma finora l'attaccante ex Ascoli non ha
risposto come si deve alle attese della dirigenza. Ha avuto una
grandissima occasione per vincere capitata proprio sui piedi
dell'attaccante ma Ravaglia gli ha detto di no. Per il Sorrento il
pareggio va più che bene ma attenzione alle loro spalle perchè più la
stagione volge al termine e più diventa imprevedibile il campionato.
Nessuno deve sentirsi arrivato, compreso il Sorrento. Bastano un paio
di Domeniche no e tutto si riapre. Domenica prossima a Pagani ci vorrà
un'altra prestazione sopra le righe perchè la Paganese giocherà con il
coltello tra i denti.
Il vero colpo di giornata lo fa la Cremonese che espugna, è proprio il
caso di dirlo viste le condizioni del "Picco", il campo dello Spezia.
Vittoria in rimonta per i grigiorossi che ringraziano un'uscita
avventata di Fiorillo che ha commesso l'errore fatale di riaprire la
partita. Tutto ormai sembrava destinato a rimanere così com'era, con
lo Spezia che controllava agevolmente gli sterili attacchi ospiti, ma
l'errore del portiere ha risvegliato la Cremonese che ha trovato il
guizzo vincente con Coda a meno di 3 minuti dalla fine. Una beffa per
la squadra di Pane. Partita non bellissima, ma era difficile fare
diversamente su un campo del genere che già quando non piove lascia a
desiderare, figurarsi quando Giove pluvio si mette in mezzo. Per le
ambizioni dello Spezia è un colpo quasi mortale. La squadra sapeva di
giocarsi molto e sapeva che un pareggio sarebbe stato inutile. Invece
è arrivata una sconfitta che ormai porta fuori gioco i bianchi. La
Cremonese ha trovato 3 punti inaspettati e riaccende una fiammella di
speranza per i play off, lontani ora nuovamente solo 3 punti. Non sarà
questa vittoria però a rimetterli in carreggiata se poi dopo un colpo
del genere non seguono altri risultati positivi tra le mura amiche.
Domenica contro la Reggiana sarà indispensabile non ciccare l'ennesima
occasione che il campionato gli concede.
Artico si conferma il bomber di zona cesarini per l'Alessandria. Già a
Ravenna fu fondamentale un suo gol sotto un diluvio peggiore di quello
che ha visto i grigi battere il Verona.
Una vittoria anche questa, come quella della Cremonese, in rimonta.
Una vittoria fondamentale perchè riaccende l'entusiasmo nel club del
presidente Veltroni. La sconfitta di Sorrento aveva spento quasi
definitivamente le ambizioni della squadra di Sarri e la partita
contro il Verona era un banco di prova di quelli che ti possono
mettere ko se li perdi.
Contro i veneti c'erano tutte le condizioni per una cosa del genere,
poi mettiamoci anche che il Verona passa in vantaggio con Ferrari su
rigore ad inizio ripresa e il mix c'è tutto.
Chi pensava che il Verona avesse ormai la partita in pugno non ha
fatto i conti con l'orgoglio degli alessandrini che con Martini di
testa fa secco Rafael. La partita rimane vibrante e tutte e 2 le
squadre fanno di tutto per vincere ma l'occasione giusta capita sui
piedi di Artico che con una punizione maligna fa esplodere lo stadio.
Conferma il 3° posto e Sarri, da buon stratega sa bene che una
vittoria come quella contro gli scaligeri ti può mettere le ali e
darti quell'input per arrivare a fine stagione caricato a mille.
Crolla il Lumezzane sotto i colpi di un Como che ha iniziato a volare
come non mai in questa stagione. Neanche 8 giorni fa eravamo qui a
tessere le lodi di un Lumezzane strepitoso contro il Bassano che
subito ci smentisce con una prestazione opaca contro i cugini lariani.
Un bel Como spinto da un Fautario sopra le righe e un Maah che si è
caricato sulle spalle la squadra e la sta trasportando a suon di gol
lontano dalle secche della classifica, anzi ora con questi 3 punti si
sognano addirittura i play off. Bellezza e stravaganze di un
campionato meraviglioso. Il Como meriterebbe davvero un campionato di
vertice, non solo per la sua storia ma anche per una tifoseria che ha
continuato a incitare una squadra che di soddisfazioni in questi anni
gliene ha date davvero poco. La passione è anche questo.
Pareggio della paura tra Pergocrema e Paganese. Per Capuano è la fine
dell'incubo trasferta: primo punto fuori casa per loro e la discreta
speranza di una salvezza che sarebbe qualcosa di davvero storico. Per
i gialloblù di Maurizi c'è il rammarico per non aver vinto una partita
che era nelle sue corde e se Maccan nei minuti finali avesse avuto più
freddezza a quest'ora staremmo parlando di un'altra partita. Ora la
classifica impone che per il Pergocrema si dovrà tribolare ancora per
la salvezza, anche se Maurizi si dice fiducioso per il futuro della
sua squadra.
La Salernitana. finito l'effetto (incubo) Cala, si è rituffata nel
campionato nonostante la situazione societaria continui ad essere
qualcosa di ingarbugliato che cambia giorno dopo giorno, con la
conseguenza che la società rischia di prendere altri 2 punti di
penalità. A Monza li attendeva una squadra ultima in classifica ma che
anche questa Domenica ha dimostrato di non valere l'ultima posizione
in classifica.
Il Monza continua a giocare bene, anzi meglio di parecchie squadre che
la precedono ma non riesce a vincere. La vittoria per i brianzoli
manca ormai da 7 giornate. Risultato pirotecnico (3-3) per una partita
che ha divertito chi ha deciso di prendersi acqua e freddo al
"Brianteo". Polemiche a non finire ma lo spettacolo è valso il prezzo
del biglietto senza dubbio. Al vantaggio degli ospiti con Fabinho, ha
risposto Iacopino su rigore per un ingenua trattenuta di D'Alterio su
un giocatore di casa. Tipici falli che si vedono tante volte in area e
mai nessuno che si sogni di stare più attento in situazioni simili.
Nessuno in tribuna si sarebbe sognato che nella ripresa sarebbero
fioccati altri 4 gol. Partenza micidiale della Salernitana che con
Altobello approfitta di un errore della difesa di casa. Tutto finito?
Ma neanche per sogno. Il Monza sembra come colpito da una tarantola e
trova in un cassetto nascosto le energie per pareggiare e ribaltare la
partita con i gol di Djokovic e nuovamente Iacopino che fanno sognare
la tifoseria che già pregusta i 3 punti in classifica. Su questo gol
c'è un particolare da raccontare: il gol avviene con Jefferson a terra
e Caglioni parte sparato dalla sua porta per iniziare una mischia
furibonda sedata a stento dal direttore di gara che decide di cacciare
Accursi e Gambadori, ma il vero artefice di tutto, Caglioni, rimane
impunito. Alla fine proprio il giocatore brasiliano mette tutti a
tacere per il gol del definitivo 3-3 con un colpo di testa
sull'ennesimo calcio d'angolo.
Per i granata, nervi tesi a parte, è un punto che sta stretto per le
tante occasioni avute e sprecate, specie da un Fabinho che ha
sbagliato di tutto e di più.
Il Bassano si è inceppato. In casa contro il Sud Tirol non va oltre lo
0-0 e conquista il secondo punto nelle ultime 3 partite. Che il
Bassano fosse lassù quasi per caso lo avevamo detto e ora sta
rifiatando. La tifoseria dovrebbe essere orgogliosa di una squadra che
ha saputo fare tutti questi punti con un organico di non primissimo
livello.
Per i tirolesi è un punto d'oro su un campo difficile come quello dei
veneti. Ora Sebastiani deve ritrovare la vittoria che manca da troppe
Domeniche.
Il Ravenna batte con il classico punteggio all'inglese il Pavia e
torna a sognare un posto nei play off. La squadra di Leonardo Rossi
sta disputando un girone di ritorno fantastico e se non fosse stato
per la sconfitta di Verona a quest'ora avremmo un Ravenna molto più in
alto in classifica. Crediamo che il terreno perso non si recuperi più
ma attenzione sempre a dare per spacciata qualunque squadra perchè i
campionati di Lega Pro hanno quella imprevedibilità che li rende
unici, quindi anche il Ravenna in teoria può crederci.
Per i lombardi una sconfitta che ci sta. Giocare contro 11 indiavolati
con la maglia giallorossa per fortuna non capita tutte le Domeniche.


Girone B:

La Nocerina aumenta il vantaggio anche quando non vince. E' un
campionato già chiuso in vetta ed è bellissimo vedere più di 1000
tifosi molossi partire per andare a Cosenza per tifare una squadra che
li sta facendo sognare. La Nocerina è in B e si aspetta soltanto il
verdetto finale. Ha 13 punti di margine sul Benevento e se mantiene
questo margine può già festeggiare a Foggia o al più tardi settimana
dopo tra il suo pubblico contro il Foligno.
Il pareggio fa più comodo al Cosenza che ne aveva assoluto bisogno per
salvare una stagione disastrosa. Ormai tutti i tifosi sono preoccupati
per le sorti della società. Dopo il vantaggio ospite con Negro il
Cosenza ha un momento di sbandamento che nella ripresa però gli
consente di trovare il pareggio con Essabr, entrato nella ripresa, su
calcio di rigore. Il tecnico dei silani De Rosa fa i complimenti alla
Nocerina e ha già la mente rivolta a Domenica prossima quando il
Cosenza farà visita al Foligno.
Il Benevento inciampa nel ciclone Taranto. Pugliesi che hanno dato
un'altra dimostrazione della maturità acquisita in questo girone di
ritorno dove hanno conquistato 16 punti, di cui gli ultimi 6
consecutivi. Contro i sanniti abbiamo visto un Taranto maturo che
neanche lo svantaggio, ad opera di Signorini su azione da calcio da
fermo, ha demoralizzato. Anzi i pugliesi hanno preso d'assedio la
porta di Paoloni che ha parato tutto il parabile, ma su azione
d'angolo la difesa giallorossa dorme. La palla giunge a Sy, che in
piena area ha tutto il tempo di stoppare il pallone e girarsi. Si va
al riposo sull'1-1 ed a inizio ripresa il Benevento ha una nuova
occasione da gol ma la spreca. Poi è solo Taranto, che segna il 2-1
ancora con Sy, che sfrutta anche una deviazione per rendere il suo
tiro ancora più imparabile. La partita vive di fiammate e Girardi ha
la palla del 3-1 ma il portiere ospite con un colpo di reni gli dice
di no. Nel finale, con tutto il Benevento proteso in avanti alla
ricerca del vano 2-2, parte il contropiede dei giocatori di casa che
segnano il gol del definitivo 3-1 con Garufo. Ora i rossoblù sono
davvero lanciati e una vittoria settimana prossima nel derby contro il
Barletta sarebbe l'inizio di un finale di stagione tutto da vivere per
i tifosi tarantini. La città di Taranto troppe volte è rimasta delusa
da stagioni vissute da protagonisti ma mai coronate dalla tanto
agognata promozione. Questa ci pare quella giusta, ferma restando la
forza di squadre come Atletico Roma e Benevento che continuano ad
avere qualcosa in più, ma quando si arriva negli spareggi tutto
diventa relativo.
Ad Andria non pioveva ma c'era vento, ma nonostante le avverse
condizioni meteorologiche, il Foggia fa suo il derby e continua a
tenere il passo play off. Decide la partita un gol di Insigne. Il
ragazzo scuola Napoli sta trovando in questa stagione a Foggia il modo
di mettersi in mostra e sta dimostrando appieno il suo valore. Partita
ben giocata dai satanelli che spingono e con Farias e Laribi, che
colpisce il palo in questo caso, hanno subito 2 belle occasioni per
segnare. Poi da azione di punizione dal vertice destro dell'area di
rigore, arriva il gol di Insigne che fa secco Spadavecchia. Nella
ripresa l'Andria ci ha provato ma il Foggia si è difeso bene e con
Agodirin ha anche la palla del 2-0 ma la sciupa. I ragazzi di Papagni
ci hanno deluso non poco, perchè contro una squadra che concede tanto
come il Foggia non sono riusciti mai ad impensierire seriamente il
portiere ospite. Se vuole salvarsi, l'Andria deve ritrovare
quell'entusiasmo di un mese fa.
Il Siracusa batte il Foligno per 2-1 e continua a cullare quel
desiderio di finire la stagione tra le prime 5 della stagione.
Vittoria meritata contro un Foligno che ha gettato sul campo tutto
quello che aveva ma nulla ha potuto. Giunti può essere soddisfatto
della prova dei suoi ragazzi che anche in Sicilia comunque hanno
dimostrato che loro per la salvezza ci sono. Moi e Abate per i padroni
di casa e Cusaro per gli ospiti nel recupero i marcatori di una
partita giocata su un campo al limite della praticabilità.
Pareggio a reti inviolate al "Liberati" tra i neroverdi della Ternana
e il Lanciano. Pareggio che sostanzialmente sta bene ad entrambe le
squadre. Fa qualcosa di più la Ternana nei primi 45 minuti con il
Lanciano che sornione cerca di colpire in contropiede. Nella ripresa,
complice l'espulsione di D'Antoni, le squadre non si fanno male e la
partita finisce mestamente in questo modo. Per i rossoneri il punto è
d'oro e fanno un passo avanti rispetto alle ultime prestazioni. Per
Giordano un punto che serve per tenere il Cosenza ad un punto di
distacco. Per salvarsi però ci vuole ben altro. Se lo hai ti salvi,
altrimenti le tue pene non finiscono all'ultima giornata.
Altro pareggio a reti bianche, stavolta a Gela tra i locali e la Juve
Stabia. Anche qui protagonista è stato il tempo. Pioggia incessante
per quasi tutti i 90 minuti e con il serio rischio di essere sospesa
perchè c'erano zone di campo rese impraticabili dall'acqua caduta. Per
la cronaca i siciliani ci hanno anche provato ma era davvero difficile
riuscire nell'impresa di fare 3 passaggi di seguito. La Juve Stabia
può ritenersi soddisfatta di un punto sul campo di una pericolante.
Il Pisa sotto la cura di Pagliari vola. Batte nel derby la Lucchese e
fa un bel salto in classifica. Una bella boccata d'ossigeno per i
nerazzurri. Vanno fatti i complimenti al tecnico ospite Indiani che ha
reso onore al Pisa di aver fatto una gran partita. La Lucchese vista a
Pisa è sembrata lontano parente della squadra che a Gennaio volava,
anche se è vero che mancava il bomber Marotta. Il Pisa ha disputato
una gran partita e ora guarda al futuro con meno patemi d'animo, anche
se nulla è ancora concluso. Fanucchi e Ilari decidono la partita. Pisa
che con Pagliari ha trovato non solo 2 vittorie di seguito ma ha
addirittura la porta inviolata con il nuovo tecnico. Troppa grazia per
una squadra sfortunata. Partita per un campionato di vertice, i
nerazzurri hanno trovato sul loro cammino parecchi problemi che ora
Pagliari pare aver risolto.
Cavese-Barletta è stata sospesa perchè non c'erano le condizioni per
giocare. Scelta saggia che ci sentiamo di condividere, perchè non
dimentichiamo che i primi che bisogna rispettare sono proprio quelli
che pagano. In serie A oggi si sono disputate partite che non andavano
neanche iniziate. Si è più saggi in Lega Pro. Menomale.

Daniele Mosconi

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