Lega Pro: Il Punto dopo la 24° Giornata

Lega Pro: Il Punto dopo la 24° Giornata

Di Daniele Mosconi

Quello che si vuole da un campionato cos'è? Imprevedibilità ed
emozioni. Ecco c'è questo e molto di più. Al vertice tutto finito, ma
dietro tutto si muove.


Girone A:

Nella Domenica in cui la Lombardia decideva le sorti del campionato
l'unica che festeggia è il Gubbio. Tra le prime 3 è quella che ha
conquistato la vittoria e ora il suo campionato è in discesa con 10
punti di margine sulla prima inseguitrice. Dire che è finita ci pare
ormai evidente.

Al "Brianteo" si presentava la capolista e anche se sulla carta la
partita non doveva avere storia, noi abbiamo detto nell'articolo di
presentazione che il Monza ultimamente aveva dato prova di vivacità e
se vittoria doveva essere non sarebbe stata semplice. Così è stato con
una coda velenosa nel finale, perchè il Monza contesta la regolarità
del gol del 3-2 di Borghese. I ragazzi di Verdelli hanno disputato
un'altra grande partita ma anche stavolta i 3 punti passano agli
altri. Si vocifera di una pronta dimissione dell'ex difensore
dell'Inter. Capiamo lo sconforto ma non capiamo queste reazioni.
Vogliamo sperare che siano soltanto delle considerazioni fatte a caldo
e che la dirigenza le metta a tacere quanto prima. Intanto da
sottolineare le dichiarazioni del direttore sportivo brianzolo Tridico
che spegne sul nascere qualunque polemica sulla direzione arbitrale,
addossando le responsabilità alla sua squadra e soprattutto
all'espulsione di Tuia che ha scombussolato i piani del Monza. Un
Monza che se continua così non potrà che salvarsi, perchè è
incomprensibile come una squadra che in 2 settimane affronta Sorrento
e Gubbio con quell'abnegazione e quella voglia di vincere,
difficilmente non potrà non salvarsi. Non tutte le Domeniche può
andarti storta.
A Pavia Domenica prossima il Monza troverà già un avversario diverso
dagli ultimi 2 affrontati. E se giocherà come ha fatto in queste
ultime settimane non le sarà difficile raggiungere la vittoria.
Il Gubbio non ha rubato nulla e ha dimostrato che merita ampiamente il
primo posto. Stride con la partita degli umbri l'1-2 del Monza che
capovolge il risultato ma poi con la saggezza tipica di chi è
tranquillo si è messo sotto e ha capovolto nuovamente il punteggio a
proprio favore. Meritano un plauso entrambe le squadre. Il Monza per
come ha interpretato la partita e il Gubbio per non essersi scomposto
neanche quando era sotto nel punteggio. Ormai Torrente deve solo
gestire il vantaggio e non ha bisogno di caricare ulteriormente la sua
squadra perchè questo Gubbio gioca a memoria. Se B sarà, ormai solo un
suicidio può impedir loro di andarci, prepariamoci ad una sorpresa in
puro stile Varese e Novara. La società è sana, hanno un personaggio
navigato come Simoni, un tecnico come Torrente che ha dimostrato di
valere tanto e sarà difficile per loro tenerlo anche in B. Ci sono
tutti i presupposti per un campionato dignitoso da parte degli umbri.
Non servirà neanche smantellare del tutto la squadra perchè servono si
e no 3-4 innesti di categoria e il Gubbio può dire la sua anche nella
cadetteria.
Il Sorrento a Como si giocava l'opportunità di continuare a stare a -7
dal Gubbio, ma la tenacia e la voglia di vincere dei lariani hanno
avuto la meglio su un collettivo, quello rossonero, che ha deluso
molto. Ci saremmo aspettati molto di più dalla 2a della classe ma ci
ha deluso parecchio. Se vuoi ambire alla B devi fare uno sforzo
maggiore di quello che fai già ora. Anche se la verità sembra
un'altra. Il Sorrento ha mollato, ci ha anche provato a raggiungere il
Gubbio ma gli sforzi sono stati vani, in più c'è un calo di rendimento
netto e si vede dagli ultimi risultati (4 punti nelle ultime 4
partite) e ora c'è il forte rischio di un crollo dei Simonelli boys.
L'Alessandria dietro a piccoli passi sta per raggiungere il 2° posto e
se Domenica batteva l'Alto Adige a quest'ora a Sorrento dovevano
iniziare a tremare perchè con 2 punti di vantaggio sulla terza forza
del campionato tutto si sarebbe riaperto in modo drammatico.
Lo abbiamo detto varie volte: Simonelli deve tenere il gruppo unito e
cercare di arrivare agli spareggi promozione in una posizione di
classifica vantaggiosa e conservare il 2° posto è già un traguardo da
non trascurare. Il Como ha fatto di tutto per vincere la partita e ci
è riuscito alla grande. La vittoria non fa una piega e questo
risultato (2 vittorie interne consecutive) pone i ragazzi di Brevi e
Garavaglia fuori anche dalla zona play out con 2 punti di margine
sull'Alto Adige. Un successone che ora non deve però far montare la
testa hai giocatori perchè niente è finito, mancano ancora parecchie
giornate e già da Domenica prossima i lariani sono chiamati ad una
trasferta non facile come quella di Gubbio, sul campo della capolista.
Vero che il Como gioca meglio in trasferta che in casa ma sarà davvero
dura espugnare il "Barbetti". Maah è tornato a giocare come sa e sta
trascinando il Como fuori dalle zone calde della classifica.
D'altronde il Como se vuole salvarsi deve si, affidarsi al gruppo, ma
anche fare affidamento a i suoi fuoriclasse, Maah è uno di questi.
Dicevamo dell'Alessandria. I piemontesi hanno perso l'ennesima
occasione per fare il salto di qualità. Una vittoria contro l'Alto
Adige non avrebbe significato soltanto 3 punti in più, ma anche quella
consapevolezza che ti rende ancora più forte. L'handicap
dell'Alessandria in questa stagione sta tutta in un numero impietoso:
11 come i pareggi effettuati in campionato. Troppi per una squadra che
vuole ambire alla B; vero anche che l'Alessandria è la squadra meno
battuta del campionato ma crediamo che questo fardello sia molto
pesante e a lungo andare rischia di pesare ulteriormente. Domenica il
calendario malandrino ci offre Sorrento-Alessandria: davvero esaltante
perchè in questa partita può decidersi tutto.
L'Alto Adige ha conquistato un punto d'oro che può aiutarli a rivedere
un barlume di speranza dopo un momento nero che li ha riportati dritti
in zona play out. Un calo fisiologico che però ora deve vedere gli
altoatesini nuovamente combattere per uscir fuori da una situazione
che li vede in pericolo. C'è però bisogno che l'attacco torni a
segnare perchè nelle ultime 6 partite ha segnato solo 2 gol. Troppo
poco se ci si vuol salvare.
Il vero colpaccio in zona retrocessione lo fa il Pergocrema che vince
sul campo di una Spal sempre più in crisi. Una vittoria che alla fine
del campionato per i cremaschi peserà davvero tanto. Più della
sconfitta pesa il fatto che la Spal, dopo aver subito il gol di
Caccavallo al 6° minuto poi non è stata più capace di raddrizzare la
partita. Segnale che senza Cipriani i ferraresi sono completamente
spuntati. Mettiamoci poi anche l'espulsione di Fofana e il gioco è
fatto. Remondina in pochi giorni poco poteva fare e ci ha messo anche
lui lo zampino, facendosi espellere e mettendo seriamente nei guai la
squadra che ora si trova anche fuori dalla zona play off. Un dramma
sportivo che rischia seriamente di vanificare gli sforzi della
dirigenza spallina.
Nel primo dei 2 big match di giornata il Lumezzane ridicolizza la
Reggiana con un classico 2-0 all'inglese che porta nuovamente i
bresciani in zona play off. Una Reggiana inguardabile che ha giocato
una delle peggiori partite del campionato, uscendo dal campo tra i
fischi del pubblico. I tifosi sono inviperiti perchè la loro squadra
anche questa Domenica ha deluso. Mangone a fine gara ha chiesto scusa
per la prestazione, a suo dire: la peggiore della mia gestione.
Il gesto è bello ma crediamo che ci sia bisogno di un intervento della
società. Un campionato di Lega pro sta stretto ad una città come
Reggio Emilia.
Lumezzane che ha trovato in Volpato il degno sostituto di Galabinov.
Da quando è a disposizione di Nicola, il bomber scuola Juventus, ha
già segnato 3 gol regalando con le sue marcature 4 punti.
Nell'ambiente rossoblù c'era parecchio scetticismo dopo la cessione
del bomber bulgaro ma a conti fatti l'investimento è valso molto e ora
il Lumezzane vede nuovamente i play off. Davvero una lotta, quella per
la B, entusiasmante che non smetterà di farci emozionare fino alla
fine.
L'altra partita di cartello si giocava allo "Zini" di Cremona dove i
grigiorossi affrontavano il Verona. Tipica partita da dentro o fuori.
Un pareggio non sarebbe servito a nulla. Il Verona sembra essere
rinato. Dopo la sconfitta interna contro il Gubbio sono arrivate 2
vittorie pesanti: in casa contro la Reggiana e la vittoria contro la
Cremonese. Può essere il momento topico per i giallobù che ora tornano
a sognare nuovamente un ritorno in zona B. Vittoria della grinta e del
carattere per i ragazzi di Mandorlini, che anche sotto di un gol non
si sono disuniti e hanno saputo effettuare il sorpasso vincente.
Decide la partita un gol di un attaccante che ha parecchio deluso
quest'anno con gli scaligeri: Le Noci. Prima di lui la Cremonese era
passata in vantaggio con Stefani e il Verona aveva pareggiato ad
inizio ripresa con la rete di Russo. Domenica in casa contro il
Ravenna per il Verona può essere il tris che potrebbe dare uno slancio
diverso per il suo campionato.
La Cremonese ha gettato alle ortiche la sua occasione per tornare in
alto. Adesso bisogna capire e in fretta gli errori e guardare
all'immediato futuro con uno spirito propositivo senza stare lì a fare
processi sommari. Per quelli c'è la fine della stagione. Nulla è
perduto ma la sconfitta sembra un macigno sulle ambizioni della
squadra di Acori. Però c'è un dato che deve far riflettere il tecnico:
nelle ultime 4 partite ha segnato solo Coda per gli attaccanti, le
altre marcature le ha fatte Scaglia con 4 reti e Domenica Stefani. Se
la Cremonese crede nella rimonta deve chiedere molto di più dal
proprio attacco.
Dopo un filotto di 5 vittorie consecutive tutto faceva pensare ad
un'altra vittoria per il Bassano. Ma i veneti non hanno fatto i conti
con un Pavia davvero gagliardo.
I ragazzi di Andrissi hanno dimostrato che sono una squadra che non
scende mai in campo per regalarti qualcosa. Anzi se Ferretti non fosse
stato impreciso a quest'ora invece del pari staremmo parlando di un
altro colpaccio. Andrissi si sta giocando benissimo la chance che gli
ha offerto il Pavia e non ci meraviglieremmo se il prossimo anno
dovesse guardarsi in giro e troverà delle proposte da società anche
più ambiziose o di categoria superiore.
Il Bassano non deve strapparsi le vesti per un pari perchè comunque la
sua posizione di classifica è ottima. Certo la delusione per una
vittoria mancata c'è, ma alle volte bisogna anche accettare il
verdetto del campo. Ci è parso di vedere un Bassano appagato dopo le 5
vittorie e la cosa rientra nell'ordine delle cose.
Il Ravenna ha vinto con un gol di Paolo Rossi e ora si rilancia per un
posto tra le prime della classe. La squadra di Leonardo Rossi,
nonostante l'assenza di Fonjock ha avuto la meglio su una Paganese che
continua a non fare punti in trasferta e in questo modo vanifica la
vittoria di settimana scorsa contro la Spal.
Ora i giallorossi ci credono e si giocano molto se non tutto Domenica
prossima a Verona.


Girone B:

La Nocerina, non contenta di aver opzionato la finale di Coppa Italia
di C vince anche sul campo dell'Andria e lo fa con la solita maestria.
Non c'erano dubbi sulla vittoria dei rossoneri che continuano a
vincere come se nulla fosse. Con quella di Domenica siamo arrivati a 6
vittorie consecutive fuori casa. Anche senza l'allenatore, in tribuna
per squalifica, la sua creatura ha giocato come sa e ha vinto con un
gol di Negro che a fine gara ha anche tirato fuori una curiosa
maglietta con dedica. L'Andria ha fatto quello che poteva e ha fatto
poco. I pugliesi hanno dato troppo spago alla capolista e quando
concedi ad una squadra sorniona come la Nocerina questa prima o poi ti
castiga. Non è sta la miglior Nocerina della stagione e questo lo
abbiamo notato anche Domenica scorsa contro il Siracusa. Se anche
quando non sono in vena, i rossoneri vincono, allora è finita per
davvero. Troppo forte per questa categoria la Nocerina che ora si
appresta a giocare le ultime partite di 1a Divisione e ha anche
l'opportunità di costruire fin da ora la prossima Nocerina per la B.
Si sa che le stagioni che verranno si iniziano a decidere già da
Gennaio Febbraio e si butta giù un progetto con varie alternative.
Quello della Nocerina ha un solo scopo: preparare un progetto per la
Nocerina in B.
Il Benevento può crederci quanto vuole ma crediamo che siano solo
dichiarazioni utili per tenere su la squadra.
Intanto arriva una bella vittoria sul campo della Ternana. Vittoria
pesante perchè consente alla squadra di Galderisi di arrivare da sola
al 2° posto, staccando di 3 punti l'Atletico Roma. Partita decisa
grazie alla voglia degli ospiti che hanno incanalato la partita sui
binari da loro preferiti fin dal calcio d'inizio, con Evacuo che dopo
20 minuti segnava il vantaggio che poi veniva subito pareggiato da
Tavares. La Ternana trovava anche il modo per rendersi pericolosa con
Tozzi Borsoi ma nella ripresa le streghe mettevano la freccia e
andavano sul 3-1 con le reti di Clemente e Bueno su rigore. Le ultime
2 prestazioni, sconfitta a Siracusa e pari interno contro il
Viareggio, sembrano un brutto ricordo, per un Benevento che ha
iniziato a capire che è meglio tenere alta la tensione per non
arrivare al momento topico del campionato completamente scarico.
I romani sono in crisi nera: 4a sconfitta consecutiva e con il rischio
sempre più forte, dopo aver perso il secondo posto, di essere
risucchiati dal gruppone. Sarà una volata entusiasmante e se
l'Atletico dovesse per davvero essere ripresa, allora ne vedremo delle
belle.
La sconfitta in rimonta contro la Lucchese è un campanello d'allarme
che non va preso con leggerezza dalla squadra. Tutto si decide in 3
minuti. Il tempo che passa dall'1-0 (gol nel primo tempo di Ciofani)
all'1-2 con le reti di Grassi (su rigore) e Marotta. I toscani stanno
facendo affidamento su un trio davvero solido:
Marotta-Grassi-Crocetti. I tifosi sono pronti ad invadere il "Porta
Elisa" Domenica prossima quando ci sarà il big match contro il
Taranto.
Torna alla vittoria la Juve Stabia che nello scontro diretto batte 1-0
il Lanciano e fa capire che la sconfitta di settimana scorsa contro il
Foggia era solo un incidente di percorso. Le dure parole
dell'allenatore Braglia in settimana hanno dato la spinta alla squadra
che ha saputo mettere in campo quell'ardore e quella voglia di vincere
tipici delle squadre che hanno ambizioni importanti. Se un difetto
bisogna trovarlo nella Juve Stabia di Domenica è stato sicuramente la
mancanza di precisione. Troppe occasioni sprecate e mancanza di quella
cattiveria giusta che sarebbe servita a sbloccare prima la partita.
Invece decide "Re" Giorgio Corona a 3 minuti dalla fine con un calcio
di rigore che Chiodini può solo sfiorare. Vittoria meritata, ma il
Lanciano ha fatto davvero poco per uscire indenne dal campo. Non è in
questo modo che si può puntare al salto di qualità.
Il Taranto c'è. La vittoria contro il Pisa ha confermato che i
pugliesi vogliono la B. Una partita ben interpretata dai ragazzi di
Dionigi e con questo tipo di prestazioni tutto l'ambiente si gasa e
inizia a crederci per davvero. Finalmente segnano anche i nuovi, ieri
Chiaretti e Sy, confermando la bontà degli acquisti effettuati a
Gennaio. Il Pisa fa troppo poco e quel poco non basta. Non ci si può
sempre affidare a Carparelli e sperare che risolva tutti i problemi
lui. Adesso gira voce che anche Semplici rischi. Sarebbe l'ennesimo
suicidio di una stagione nata sotto un'altra stella.
Il Foggia dopo le 4 reti alla Juve Stabia di settimana scorsa, ha
rifilato un'altra quaterna, stavolta in trasferta, al Viareggio. Una
sconfitta pesante sia nel punteggio che nel gioco. I rossoneri hanno
sovrastato la squadra di Scienza in lungo e in largo. Dopo un primo
tempo al piccolo trotto nella ripresa il Foggia cala il suo poker e
per i toscani è notte fonda. Adesso tutto è in gioco e il Foggia vuol
dire la sua per la B. Scienza deve far dimenticare in fretta questa
sconfitta e pensare subito al prossimo incontro. Non sarà un cappotto
interno a rovinare la positiva stagione del tecnico ex Legnano.
Per il Siracusa ancora una vittoria che gli consente di continuare a
sognare. L'1-0 contro la Cavese dimostra che la squadra continua a
giocare senza grilli nella testa e la voglia di continuare a
sorprendere non finisce qui. Melotti, al suo esordio sulla panchina
dei metelliani ha fatto quello che gli ha consentito il poco tempo a
disposizione. Con una nuova settimana in arrivo tutto può cambiare.
Il Cosenza fa 1-1 con il Barletta e continua nella sua crisi, con la
squadra che ormai è stata abbandonata anche dalla tifoseria. Il pari
sta stretto al Barletta che nell'arco dei 90 minuti ha provato a far
male ma alla fine si è accontentata di un pareggio che fa morale,
specie dopo il ko interno contro la Ternana di settimana scorsa. Un
vero peccato per i ragazzi di Cari, a segno con Innocenti e ormai
convinti di aver vinto ma Essabr trova il jolly che permette al
Cosenza di non subire questa ennesima umiliazione. Ingiusto che una
tifoseria calda e passionale come quella cosentina debba subire queste
continue ingiustizie.
Giusto pareggio a reti bianche tra Gela e Foligno. La paura era tanta
anche se le squadre nel loro piccolo ci hanno provato. Per il Gela c'è
bisogno solo di ritrovare un minimo di tranquillità, mentre per il
Foligno il punto conquistato in terra di Sicilia è pesante perchè
consente a Giunti di continuare nel suo lavoro e portare i falchetti
ad una ennesima salvezza che sarebbe già un'altra vittoria, la più
bella.

Daniele Mosconi

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