L'anno successivo arriva anche la coppa Interamericana a spese del Defence Force, squadra di Trinidad e Tobago. Gli anni che seguono sono anni di anonimato, incombono nuovi problemi societari e l'Argentinos conosce nuovamente il dolore della retrocessione e così, nella stagione 95-96, dopo 41 anni di militanza nella massima serie il bicho fa ritorno nella cadetteria. L'anno dopo il semillero riesce a tornare in prima divisione, non senza qualche affanno. A questo punto comincia la costruzione di una squadra che nel 2010 regalerà nuovamente ai suoi tifosi la gioia della vittoria in campionato. Infatti il bicho riesce a trionfare nell'Apertura 2010, sorprendendo tutti: nessuno dava alcuna possibilità al semillero, anche se si riconosceva il valore della squadra. L'Argentinos è conosciuto per il suo settore giovanile (infatti “semillero” deriva proprio dal fatto di avere un ottimo settore giovanile), dal quale sono usciti campioni di caratura internazionale: Diego Armando Maradona è un prodotto della cantera del bicho e tra l'altro è anche il massimo goleador della storia del club con 116 gol in 166 partite (tra l'altro lo stadio dell'Argentinos prende il suo nome). Altri campioni usciti dalle giovanili della società buenosairense sono: Esteban Cambiasso, Fernando Redondo, Juan Roman Riquelme, Juan Pablo Sorin, Claudio Borghi, Diego Placente ecc.
Viaggio alla scoperta delle squadre Argentine: Argentinos Juniors
Pubblicato da
Andrea
on lunedì 24 gennaio 2011
Viaggio alla scoperta delle squadre Argentine: Argentinos Juniors
Di Simone Melis
Soprannome: Bichos colorados, semillero
Città: Buenos Aires
Stadio: Diego Armando Maradona “La Paternal” (25000)
Palmarès: 3 campionati argentini, 1 coppa Libertadores, 1 coppa Interamericana
Fondato nel 1904 nel quartiere di Villa Crespo, inizialmente viene chiamato Martires de Chicago, ma già nello stesso anno il club assume la denominazione attuale. Nel 1912 gli viene proposta l'affiliazione alla primera division, ma la società buenosairense rifiuta perchè convinta che la massima serie bisogna conquistarsela in campo. Nel 1921 riesce a salire in prima divisione dopo aver vinto un mini torneo tra le migliori classificate della serie inferiore. Nel '37 a causa di problemi economici che lo portano vicinissimo al fallimento, l'Argentinos retrocede. Tre anni dopo il bicho vince il campionato e fa ritorno in primera division, ma l'AFA gli taglia le gambe annullando la vittoria del torneo, asserendo che il club non ha un campo adatto. Nel '43 si assicura le prestazioni di un giocatore considerato tuttora uno dei più grandi che abbiano mai giocato nel club argentino: Hector Ingunza. Per andare a vederlo molti si convertirono in tifosi del bicho. Tra il '43 e il '46 Ingunza marcò ben 137 reti in partite ufficiali. Finalmente nel '55 l'Argentinos fece ritorno nella massima serie, e dopo alcune stagioni, nel '69, rischia nuovamente di scendere, ma si salva all'ultima giornata grazie al pareggio contro il Gimnasia. Gli anni seguenti sono sempre anni di sofferenza e di lotta per non retrocedere fino agli anni '80, in cui il semillero comincia ad attestarsi nelle posizioni che contano anche grazie a Diego Armando Maradona. Così, nel 1984, l'Argentinos si laurea campione d'Argentina per la prima volta nella sua storia. L'anno dopo si ripete conquistando il torneo Nacional 1985. Sempre nello stesso anno il bicho riesce ad affermarsi anche a livello continentale grazie alla conquista della coppa Libertadores dopo aver sconfitto i colombiani dell'America de Cali.
L'anno successivo arriva anche la coppa Interamericana a spese del Defence Force, squadra di Trinidad e Tobago. Gli anni che seguono sono anni di anonimato, incombono nuovi problemi societari e l'Argentinos conosce nuovamente il dolore della retrocessione e così, nella stagione 95-96, dopo 41 anni di militanza nella massima serie il bicho fa ritorno nella cadetteria. L'anno dopo il semillero riesce a tornare in prima divisione, non senza qualche affanno. A questo punto comincia la costruzione di una squadra che nel 2010 regalerà nuovamente ai suoi tifosi la gioia della vittoria in campionato. Infatti il bicho riesce a trionfare nell'Apertura 2010, sorprendendo tutti: nessuno dava alcuna possibilità al semillero, anche se si riconosceva il valore della squadra. L'Argentinos è conosciuto per il suo settore giovanile (infatti “semillero” deriva proprio dal fatto di avere un ottimo settore giovanile), dal quale sono usciti campioni di caratura internazionale: Diego Armando Maradona è un prodotto della cantera del bicho e tra l'altro è anche il massimo goleador della storia del club con 116 gol in 166 partite (tra l'altro lo stadio dell'Argentinos prende il suo nome). Altri campioni usciti dalle giovanili della società buenosairense sono: Esteban Cambiasso, Fernando Redondo, Juan Roman Riquelme, Juan Pablo Sorin, Claudio Borghi, Diego Placente ecc.
L'anno successivo arriva anche la coppa Interamericana a spese del Defence Force, squadra di Trinidad e Tobago. Gli anni che seguono sono anni di anonimato, incombono nuovi problemi societari e l'Argentinos conosce nuovamente il dolore della retrocessione e così, nella stagione 95-96, dopo 41 anni di militanza nella massima serie il bicho fa ritorno nella cadetteria. L'anno dopo il semillero riesce a tornare in prima divisione, non senza qualche affanno. A questo punto comincia la costruzione di una squadra che nel 2010 regalerà nuovamente ai suoi tifosi la gioia della vittoria in campionato. Infatti il bicho riesce a trionfare nell'Apertura 2010, sorprendendo tutti: nessuno dava alcuna possibilità al semillero, anche se si riconosceva il valore della squadra. L'Argentinos è conosciuto per il suo settore giovanile (infatti “semillero” deriva proprio dal fatto di avere un ottimo settore giovanile), dal quale sono usciti campioni di caratura internazionale: Diego Armando Maradona è un prodotto della cantera del bicho e tra l'altro è anche il massimo goleador della storia del club con 116 gol in 166 partite (tra l'altro lo stadio dell'Argentinos prende il suo nome). Altri campioni usciti dalle giovanili della società buenosairense sono: Esteban Cambiasso, Fernando Redondo, Juan Roman Riquelme, Juan Pablo Sorin, Claudio Borghi, Diego Placente ecc.
Simone Melis
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