Serie A: Ancora Lazio, frenano Juve ed Inter

Serie A: Ancora Lazio, frenano Juve ed Inter

Di Matteo Opisso

Non si ferma più la Lazio, vince ancora e rimane sola al comando della classifica. L’ottavo turno di serie A sorride anche al Milan, vittorioso a Napoli, mentre Juventus e Inter vengono bloccate sul pari da Bologna e Sampdoria.

Ancora una volta l’aquila è stata di buon auspicio: proprio come il suo amuleto, la squadra di Reja guarda dall’alto tutti e rimane in cima alla classifica. Non basta un buon secondo tempo e un Matri super al Cagliari per fermare i biancocelesti. Il primo tempo è un monologo laziale, con Mauri ed Hernanes che fanno il bello e il cattivo tempo a centrocampo. Il Cagliari si affida al lancio lungo ma Matri, troppo solo, è facile preda di Biava e Dias. Così arriva il gol: è il 21’ quando la Lazio beneficia di una punizione dal limite della cui battuta si incarica Hernanes. Il brasiliano brasiliano calcia violentemente, la barriera rossoblù respinge ancora sui piedi del ‘’Profeta’’ che prova nuovamente la conclusione, stavolta il pallone viene intercettato da Mauri che nel tentativo di stoppare la sfera serve Floccari che piazza la palla alle spalle di Agazzi con un destro chirurgico. Gli uomini di Bisoli non riescono a reagire ed il primo tempo scivola via con la squadra di casa in completo controllo della partita. L’intervallo non cambia nulla, la Lazio riprende a macinare gioco e a pungere con Zarate. Al 53’ arriva il raddoppio, Floccari fa partire un cross teso dalla sinistra sul quale Mauri trova un gol fortunoso, deviando col basso ventre il pallone che si spegne sul fondo della rete con Agazzi beffato. Il secondo gol sveglia i sardi che reagiscono e prendono in mano la partita con Cossu. Entra anche Nenè, il Cagliari si rende pericoloso e al 59’ accorcia le distanze grazie al solito Matri (5° gol stagionale per lui) che stacca perentoriamente al centro dell’area trasformando in gol il gran cross di Cossu. Reja in panchina è furibondo, la Lazio barcolla per qualche minuto. Ma è un fuoco di paglia e i biancocelesti portano a casa l’ennesima vittoria, la sesta stagionale, la quarta consecutiva. Impressiona ancora la squadra di Reja per personalità e capacità di gestire la gara e all’Olimpico si inizia a credere nel grande traguardo stagionale. Per il Cagliari un’altra sconfitta, ma i rossoblù hanno dato importanti segnali di ripresa e Cellino conferma la fiducia a Bisoli.

Successo importante anche per il Milan, corsaro a Napoli nel primo monday match della stagione. I rossoneri, privi di Ronaldinho e con una difesa da reinventare, passano al 22’ con Robinho e chiudono la prima frazione di gioco in superiorità numerica per l’espulsione di Pazienza. La ripresa vede gli uomini di Mazzarri partire a spron battuto, ma è il Milan che va ancora in gol al 71’ con Ibrahimovic bravo a sfruttare un cross telecomandato di Oddo, autore di una grande prestazione. Il Napoli chiude in avanti e va a segno al 78’con Lavezzi che sigla al termine di una strepitosa azione personale. E’ troppo tardi però e la partita si conclude: i partenopei deludono ancora tra le mura amiche, i rossoneri si godono il sorpasso ai danni dell’Inter.

Nel posticipo delle 20:45 di domenica l’Inter non va oltre un pareggio contro una Sampdoria cinica e ordinata. I blucerchiati vanno a segno con Guberti su assist di Cassano, bravo nell’occasione a scodellare il pallone dalla destra. I nerazzurri pareggiano, manco a dirlo, con Eto’o, ma non vanno oltre nonostante un Coutinho in serata di grazia.

Pareggio anche per la Juventus al Dall’Ara di Bologna. I bianconeri deludono contro la compagine felsinea ben messa in campo ma poco propositiva. E dire che gli uomini di Del Neri avrebbero potuto portare a casa i tre punti se Iaquinta avesse trasformato un rigore concesso dall’arbitro De Marco dopo un plateale tuffo in area di Krasic (per lui due giornate di squalifica grazie alla prova tv). Troppo poco per una Juve che ancora una volta non riesce ad avere continuità di risultati e di prestazioni.

Vince ancora l’Udinese, 2-1 al Palermo, con il secondo gol stagionale della sorpresa Benatia e con il ritrovato Di Natale. Un Palermo poco incisivo e distratto in difesa non va oltre il gol, secondo consecutivo, del cileno Pinilla. Tre punti anche per il Chievo formato Champions, che in zona cesarini riesce ad avere la meglio su un Cesena che sembra la brutta copia di quello amirato nelle prime giornate. Vanno a segno i nuovi acquisti clivensi Cesar e Thereau, in mezzo il rocambolesco autogol di Guana. Sconfitta per il Brescia del sempre più traballante Iachini, che al Via del Mare di Lecce va in vantaggio con Caracciolo, prima della rabbiosa rimonta dei salentini firmata Ofere e Di Michele, per lui anche un errore dal dischetto. Vince il Genoa e lo fa con il cuore. Gasperini è privo di mezzo centrocampo per le assenze di Kharja, Veloso e Palacio, alle quali si aggiungono Sculli, per lui problemi durante la rifinitura, e Palladino, costretto al cambio dopo pochi minuti dall’inizio della gara. Ironia della sorte a segnare è proprio un centrocampista, anzi il centrocampista per eccellenza dei rossoblù: Marco Rossi. Il Catania non oppone resistenza e si affaccia raramente dalle parti di Eduardo. Pochissime emozioni nel lunch match di giornata: Parma e Roma non vanno oltre uno scialbo 0-0 che non fa altro che mettere in evidenza le lacune di entrambe le compagini. Si risolleva invece, nell’unico anticipo del sabato, la Fiorentina che grazie ai gol di Donadel (da vedere e rivedere il suo destro a giro) e di Gilardino batte un Bari in crisi di identità. La squadra che meravigliò tutti appena un anno fa sembra solo un lontano ricordo, arriva così la terza sconfitta di fila, resa meno amara solo dal gol di Parisi allo scadere.

Miglior formazione: Viviano, Oddo, Benatia, Cesar, M.Rossi, Donadel, Guberti, Gattuso, Gilardino, Floccari, Di Michele

Miglior allenatore: Mihajilovic

Miglior gol: Lavezzi (Napoli-Milan 1-2)

Matteo Opisso

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