Presentazione Napoli - Milan
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Andrea
on lunedì 25 ottobre 2010
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Presentazione Napoli - Milan
Di Alessandro Lugli
Le probabili formazioni:
Napoli: Mazzarri contro il Milan, oltre al lungodegente Lucarelli, deve fare a meno di Cannavaro: Cribari sarà il centrale della difesa a tre con Campagnaro e Aronica. Confermato il resto della squadra, in attacco il tridente delle meravigle Hamsik-Lavezzi-Cavani.
Milan: Buone notizie per Allegri dall'allenamento di venerdì mattina. Ronaldinho, che giovedì non aveva disputato la partitella per un sovraccarico tendineo alla coscia destra, ha svolto l'intera seduta con i compagni disputando anche la partitella e mettendosi a disposizione del tecnico rossonero per il match di lunedì in casa del Napoli. Solo palestra, invece, per Thiago Silva e Ambrosini, in forte dubbio per il match del San Paolo.
Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Milan: "Il Napoli sta bene. Io e i giocatori siamo tranquilli da un punto di vista di quello che facciamo sempre. Diamo il massimo, questa è la grande forza della mia gestione. Daremo tutto. Sono fiducioso, le nostre caratteristiche sono sempre le stesse: il nostro gioco, l'organizzazione tattica e la fiducia nel gruppo. Poi alla fine si accetterà il verdetto del campo". Sul fronte formazione, difficile che ci sia il turnover: "Qualche volta si può pagare alla terza partita, ma dipende anche dai momenti. Noi - ad esempio - abbiamo avuto la sosta e alcuni giocatori hanno azzerato le tossine. Abbiamo avuto un giorno in più per recuperare, deciderò domani mattina la formazione. Devo aspettare fino all'ultimo per completare le mie valutazioni". Napoli-Milan è anche la sfida tra due tridenti da sogno: "Un giocatore come Ibrahimovic guadagna da solo quanto sette del Napoli. La sua storia parla chiaro e definisce il valore dei rossoneri. Ma noi sul campo abbiamo fatto vedere che il nostro tridente non è inferiore a quello delle altre squadre. Non bisogna mai dimenticare, però, gli avversari che possono metterci in difficoltà. Spesso ce lo dimentichiamo e da noi si pretende sempre qualcosa di straordinario. Il Liverpool, ad esempio, è una formazione blasonata e attrezzata. Ha fatto una partita tattica per non farci giocare, le grandi squadre ci temono e questo è una grande crescita. Non possiamo sempre mettere sotto chiunque, questo bisogna capirlo. Invece si creano sempre più aspettative che sono deleterie. I fischi? Non sono venuti dalle curve, quindi da chi incarna il vero spirito dei tifosi. In genere sono di due tipi: quelli di contestazione vera e non è il nostro caso dopo l'anno che abbiamo disputato, e quelli per la mancata vittoria. Anche io vorrei sempre vincere, quindi è una sorta di scoramento. Giovedì siamo andati vicino alla vittoria. Forse siamo partiti un po' contratti, ma poi abbiamo avuto le nostre occasioni. Una partita equilibrata, comunque, ci sta. E' folle pensare che bisognava schiacciarli, chiunque avrebbe fatto fatica, anche la stessa Inter". Il Napoli di Reja conquistava tanti risultati di 'notte', quello di Mazzarri no: "Evidentemente ci vorrebbe Reja, è un grande allenatore. Non mi interessano queste statistiche". In difesa potrebbe tornare Cribari per la squalifica di Cannavaro: "Sta bene, valuterò in questi giorni come sostituire Cannavaro. Le contrapposizioni? Abbiamo quattro giocatori da scegliere per tre ruoli, in questa partita possono essere anche meno appropriate, ma non è detto che ci saranno problemi durante la gara. E' questo il reparto che devo verificare. Vedremo l'atteggiamento del Milan. Sicuramente vorranno riscattare il ko con il Real Madrid, non sbaglieranno due partite di seguito, questa è un'altra preoccupazione. Proveranno ad annullare il nostro gioco, ci conoscono. Ci rispetteranno tantissimo, poi con quei campioni cercheranno di metterci in difficoltà. Avrei preferito che avessero vinto in Champions. Se diamo il 120%, credo che sarà una sfida molto bella". Il Napoli è condizionato dai troppi impegni: "Da un lato, aumenta l'esperienza internazionale, dall'altro abbiamo meno tempo per lavorare sul campo e migliorare qualcosa. Voglio chiarire che stiamo andando bene anche in Europe League, con la Samp prendemmo diverse scoppole, a noi non è capitato". Sosa e Yebda stanno giocando poco: "Se gioca Sosa, chi va fuori? Un cambio anticipato? Ci ho pensato, ma deve essere migliorativo. I tre davanti hanno il gol nel sangue, c'è un rapporto di fiducia e quindi vanno sorretti anche se prendono cinque minuti di pausa. Sosa sta imparando un modo di giocare, sapeva benissimo la concorrenza, deve crescere piano e mettersi in mostra. Lo stesso discorso vale per Yebda. Il discorso è stato intrapreso con lo zoccolo duro, con i supertitolari che hanno disputato una grande annata. Poi si sono inseriti altri giocatori che possono essere importanti con il passare del tempo. Sono arrivati anche tardi, quindi sono io ad essere parsimonioso nelle scelte. Siamo in una piazza in cui si viene fischiati quando si sbagliano tre passaggi e io non voglio bruciare nessuno. Modificare l'atteggiamento tattico? Contro il Liverpool, l'abbiamo cambiato nel secondo tempo. Sto lavorando su alcuni aspetti: magari non sappiamo gestire il vantaggio e bisogna migliorare in questo senso, quando ci sono alcuni cali di tensione che non sono ammissibili". Ci sarà un altro pienone: "Per noi è un valore aggiunto, soprattutto se ci sono tifosi che incitano la squadra anche nei momenti difficili. La maggior parte del nostro pubblico è così. Non è la prima volta che riempiamo lo stadio, è successo tante volte l'anno scorso. Ricordo le partite con l'Inter e Milan".
"Dovremo dare il centoventi per cento". Certe volte i numeri sono più indicativi delle parole. E ne fa un uso assolutamente emblematico Walter Mazzarri che traccia la rotta ai suoi ragazzi alla vigilia del big match con il Milan. Una conferenza stampa in cui il tecnico azzurro analizza anche la partita con il Liverpool per tesaurizzare l'esperienza in vista del posticipo.
Mister, qual è la condizione della squadra?
"Buona, molto buona. Diciamo che i ragazzi stanno bene in linea generale. Avremo un giorno in più per recuperare dopo le fatiche di Coppa e questo può essere determinante. Siamo sicuri di poter dare il massimo, spenderemo tutto quello che avremo dentro e poi andremo a vedere il verdetto del campo con la coscienza a posto".
Che indicazioni ha tratto dalla partita con il Liverpool?
"La prima indicazione è quella della crescita di questa squadra. Nel senso che se il Liverpool, squadra con storia e blasone, attrezzata per grandi competizioni, viene al San Paolo a fare la partita tattica coprendosi, questo significa che anche le grandi squadre ci temono e ci rispettano. Evidentemente il bel calcio che sta mostrando il Napoli lo stanno apprezzando tutti e cercano di non scoprirsi. Questo per me è sintomo determinante della crescita che la squadra ha avuto dall'anno scorso ad oggi. Non so che tipo di atteggiamento avrà il Milan, questo lo vedremo domani sera".
Questa crescita dove può arrivare?
"E' giusto chiarire un aspetto. Il Napoli ha avuto una impennata importante, quasi vertiginosa, forse anche inaspettata in un così breve arco di tempo. Questo è certamente un motivo di orgoglio per tutti noi, ma adesso non si deve commettere l'errore di caricare di eccessive aspettative questa squadra. Non mettiamo addosso ai ragazzi troppa pressione. L'eccezionale non può essere regola neppure nelle grandissime squadre. Noi stiamo maturando e stiamo imboccando la strada giusta. Proseguiamo con calma ed evitiamo che si inneschi un meccanismo che possa creare l'effetto opposto che sarebbe dannoso per tutti"
Cosa teme soprattutto del Milan?
"Inutile stare a parlare del loro valore generale e della squadra stellare che hanno. Piuttosto io temo l'orgoglio dei campioni. Il fatto di aver perso a Madrid sarà per loro una scossa per rifarsi immediatamente. Io dico che una grande squadra difficilmente sbaglia due partite di fila. E' questa la mia maggiore preoccupazione"
Napoli-Milan è anche sfida di tridenti: la fantasia popolare si scalda...
"Sì, però io sostengo che in questo mondo in cui ognuno è libero di dire ciò che vuole, soprattutto nel calcio, ci sono dei parametri che rappresentano una realtà oggettiva. Il solo Ibrahimovic ha un ingaggio che è pari a quello di 7 giocatori del Napoli. Questo significa che ha una storia, un passato che ne determina un valore eccezionale. Ed è anche giusto e legittimo che sia così. Poi se si intende dire che il tridente del Napoli sta facendo meglio di tanti altri attacchi, allora questo è diverso. Di questo siamo lieti, ma per noi deve parlare il campo, solo lì possiamo dimostrare il nostro valore"
Non ci sarà Cannavaro: ha deciso la formazione?
"No, aspetterò l'ultimo momento per comprendere bene la condizione dei singoli. Ho bisogno di tempo per trarre alcune considerazioni tattiche oltre che avere indicazioni sotto il profilo atletico. In difesa abbiamo quattro difensori per tre posti. Deciderò domani, tenendo presenti anche le caratteristiche dell'avversario".
Come giudica sinora gli effetti del turnover?
"Questo è un altro tema che andrebbe affrontato nei minimi dettagli. Ma oggi si parla della partita e siamo concentrati solo su quella. Io però vorrei rispondere a chi dice: perché Sosa o Yebda giocano poco? La spiegazione è semplice. Io ho uno zoccolo duro che parte dal gruppo che l'anno passato è stato protagonista di una splendida rimonta e di una media punti che ci avrebbe assegnato il quarto posto sotto la mia gestione. In questo gruppo io e la Società abbiamo voluto inserire pedine importanti per crescere ulteriormente in ottica futura. Ma questo processo richiede calma e serenità. Sosa e Yebda sono considerati da me due grandi giocatori. Ma in campo io voglio che tutti siano al top. Gradualmente arriveranno anche loro al massimo della condizione e vedrete che ne apprezzeremo il valore vero".
Sarà un'altra notte magica del San Paolo...
"Per noi i tifosi sono determinanti. Ci spingeranno con una forza straordinaria. Anche l'anno scorso con Milan e Inter giocammo due grandi partite in notturna. Non vincemmo ma facemmo vedere un gran calcio. Al nostro pubblico dico: incitateci fino alla fine, rifacendovi a quello striscione che tanto piace a me: al di là del risultato. Dateci l'energia positiva. Sono certo che in campo daremo il centoventi per cento".
Alessandro Lugli
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