Inter - Sampdoria 1 - 1: I nerazzuri impattano sul muro della Samp

Inter - Sampdoria 1 - 1: I nerazzuri impattano sul muro della Samp

Di Fabio Scognamiglio

FORMAZIONI

INTER: J. Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (Santon dal 78’); Zanetti, Cambiasso; Biabiany (Pandev dal 63’), Snejder, Coutinho (Obi dall’88’); Eto’o. All: Rafael Benitez

SAMPDORIA: Curci (Da Costa dal 78’); Zauri, Gastaldello, Volta, Ziegler; Koman, Palombo, Tissone (Poli dal 67’), Guberti (Marilungo dal 71’); Pazzini, Cassano. All: Domenico Di Carlo

NOTE: Ammoniti: Zauri, Volta, Pazzini, Poli (Sampdoria) per gioco scorretto; Da Costa (Sampdoria) per perdita di tempo. Recuperi: 1’ nel primo tempo; 5’ minuti nel secondo tempo. Tiri in porta: 7-3 Angoli: 9-1 Fuorigioco: 1-2

Domenica amara per l’Inter che incappa in un pareggio casalingo contro un’ottima Sampdoria, soprattutto in fase difensiva. E’ proprio così che Di Carlo imposta la partita: blucerchiati corti e tutti dietro la linea della metà campo, per cercare di riconquistare palla e imbastire il contropiede. L’Inter tiene il possesso della sfera per quasi il 70% del match, ma non riesce a concretizzare tutta la mole di gioco creata. Il problema è l’attacco con i soli 10 gol segnati finora, 7 dei quali realizzati da Eto’o. I 4 punti in meno in classifica rispetto l’anno scorso, ci possono anche stare, considerando che c’è più equilibrio su tutti i campi della serie A e che Benitez deve fare i conti con un numero elevato di infortuni. Proprio questi, che hanno falcidiato il reparto d’attacco, costringendo il tecnico spagnolo a gettare nella mischia i giovanissimi Biabiany e Coutinho, potrebbero essere una giustificazione alla mancanza di gol. Di certo c’è una cosa, con il rientro di Milito, l’Inter potrebbe anche cambiare modulo, portando l’argentino ed Eto’o a giocare più vicini ed entrambe accentrati. Almeno questo è sembrato di cogliere nelle parole dell’allenatore a fine partita. La Sampdoria esce a testa alta con la consapevolezza di essere una squadra che può dire la sua in questo campionato che ogni settimana riserva molte sorprese.
La partita inizia con un botta e risposta: al 5’ Snejder chiama all’intervento a terra Curci, che si allunga e devia. Al 6’ Cassano ci prova in maniera eguale, ma Julio Cesar blocca a terra. Inizia a salire in cattedra Coutinho, autore di una partita strepitosa, servendo al 10’ Lucio che calcia ma trova ancora Curci a dirgli di no. E’ sempre il difensore centrale brasiliano che al 18’ irrompe nell’area doriana con una bellissima percussione palla al piede, poi crossa al centro rasoterra, ma Zauri è bravo a chiudere in angolo. Il ritmo cala e ne approfitta la Sampdoria che sfiora il vantaggio con Pazzini al 32’: Cassano crossa dalla destra sul secondo palo, Guberti appoggia di testa e l’attaccante numero 10 anticipa Lucio ma non fa i conti con uno straordinario e fortunato Julio Cesar che blocca il pallone. Tre minuti dopo Coutinho ci prova da solo, grande serpentina in area ma Curci è bravo a chiudergli lo specchio della porta, sulla respinta Eto’o calcia sul fondo. Il primo tempo si chiude così con l’Inter che fa la partita, ma la Samdoria è sempre pericolosa quando può ripartire in contropiede.
La ripresa si apre con più ritmo e divertimento, sotto una pioggia battente, ma nei primi minuti non ci sono fatti degni di nota. Il lampo arriva al 58’, quando ancora Coutinho mette al centro un pallone dalla sinistra che Maicon calcia, ma Zauri salva sulla linea a Curci battuto. Al 62’, Chivu tentenna col pallone tra i piedi, Cassano interviene in modo falloso, ma il guardalinee fa proseguire, il barese allora mette al centro per Guberti che in mezza rovesciata batte Julio Cesar, che devia coi piedi senza nulla potere. Sampdoria avanti, ma gol viziato da un fallo sulla partenza dell’azione. Benitez prova allora a inserire Pandev al posto di Biabiany, spostando a destra Coutinho. Poco dopo nelle file blucerchiate, Poli rileva Tissone. Al 70’ l’Inter si risveglia: Coutinho parte in dribbling da destra e si accentra, riesce a scambiare con Pandev, ma il suo sinistro è troppo debole e Curci non ha difficoltà a parare. Di Carlo corre ai ripari, fuori Guberti, stremato, dentro Marilungo, mentre Benitez inserisce Santon per Chivu per provare a spingere di più sulla sinistra. Il pareggio arriva all’80’: Cambiasso in posizione centrale apre sulla sinistra per Coutinho che ha tempo per effettuare il cross sul quale si avventa Eto’o che trova il settimo sigillo in campionato. Da due minuti Da Costa aveva rilevato l’infortunato Curci. L’Inter prova a vincere e va vicino al vantaggio all’89’ quando una bella punizione di Snejder viene deviata da Maicon in area di rigore, ma il suo colpo di testa termina alto di pochissimo. Coutinho, toccato duro lascia il posto a Obi, ma la partita si chiude così.
Pareggio prezioso e meritato per la Sampdoria che ha condotto magistralmente una gara difensiva con ottime ripartenze. Per l’Inter una piccola battuta d’arresto che la fa scendere a -4 dalla vetta della classifica.
Di Carlo è chiaramente soddisfatto della prova dei suoi: “Avevamo preparato la gara per restare coperti e ripartire. Avremmo dovuto osare un po’ di più, provare a giocare più palloni e credo che così li avremmo messi ancora di più in difficoltà.”
Benitez si rammarica per l’errore arbitrale e per la vittoria mancata: “ Il gol loro è viziato da un netto fallo di Cassano sul Chivu, tanto che lui guarda il guardalinee perché si aspetta che tiri su la bandierina. La partita l’abbiamo controllata bene, ma dovevamo essere più cattivi sotto porta. E’ un bene che creiamo tante azioni d’attacco, ma dobbiamo fare più gol. Il recupero di Milito e Pandev potrebbe essere una soluzione a questo problema.”
Settimana per rifiatare un po’ quella appena iniziata, senza impegni europei o di altro genere. L’Inter tornerà in campo nell’anticipo di venerdì contro il Genoa a Marassi. Ci sarà tempo per riposare e preparare bene la partita che diventerà fondamentale vincere.

I MIGLIORI

INTER: COUTINHO: Semplicemente imprendibile. Il giovanissimo attaccante serpeggia con maestria tra i difensori doriani e offre assist al bacio per i compagni. Deve essere più cattivo sotto porta.

SAMPDORIA: GASTALDELLO: Di Carlo imposta una gara difensiva e gli va bene anche perché il suo centrale di difesa non sbaglia un pallone. Sempre attento a chiudere sia sui palloni alti che quelli filtranti. Una sicurezza per Curci e compagni.

I PEGGIORI

INTER: BIABIANY: La scusante dell’età resta ancora valida, ma dovrebbe essere un po’ più spavaldo e senza paura di sbagliare. Si limita a fare il compitino per paura di sbagliare.

SAMPDORIA: POLI: Di Carlo lo fa entrare perché riesca a chiudere bene gli spazi a centrocampo e faccia velocemente ripartire la squadra. Ma lui fatica a trovare la posizione e gioca i palloni troppo affrettatamente.

Fabio Scognamiglio

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