Quattro erano i giocatori azzurri impegnati con le rispettive nazionali: Marek Hamisk (Slovacchia), Juan Camilo Zuiga (Colombia), Ezequiel Lavezzi (Argentina) e il neo acquisto Hassan Yebda (Algeria).
L'esterno colombiano azzurro, Juan Camilo Zuniga ha partecipato alle amichevoli che la Colombia ha giocato con il venezuela e Messico: il difensore di Chigorodó ha giocato tutti e 180’ mostrando una ottima tenuta fisica.
Anche Marek Hamsik ha giocato per intero e vinto le due partite con la slovacchia, valide per le qualificazioni agli europei, rendendosi protagonista sia contro la Macedonia (suo l'assist per il gol-partita) sia contro la Russia. Sei punti importantissimi per Marekiaro&co. che cominciano alla grande il cammino verso i prossimi Europei.E' terminata invece 4-1 l’amichevole tra Argentina e Spagna, che non ha visto però la partecipazione dell'attaccante Ezequiel Lavezzi, rimasto in panchina per tutta la partita.
Il calciatore algerino,infine, reduce dalle fatiche africane della sua nazionale contro la Tanzania, si è presentato martedì ai tifosi.
"Sono molto contento di essere arrivato al Napoli, una squadra dal carattere vincente, come me. Il San Paolo è uno stadio da brividi. Il mio gioco? Mi ispiro a Vieira. " queste le sue prime parole ufficiali alla carta stampata partenopea: insomma il ragazzo oltre che a un bel fisico mostra anche parecchia personalità.
Il napoli dei “non nazionali” ha continuato invece regolarmente i suoi allenamenti a castelvolturno, durante i quali anche i nuovi innesti hanno avuto modo di integrarsi col gruppo e con gli schemi di mister Mazzarri.
Il lungo filotto di partite avrà inizio domenica sera, quando il Napoli affronterà al San Paolo il Bari, squadra rivelazione dello scorso campionato e con ogni probabilità ricandidata a confermarsi una delle più belle realtà calcistiche italiane, nonostante gli addi di due giocatori importanti come Ranocchia e Bonucci.
I galletti di Ventura, forti di una grandiosa vittoria contro la Juventus e di una consolidata sintonia di gioco, proveranno con tutti i mezzi a strappare un buon risultato anche al San Paolo, da sempre uno dei territori più ostili in cui imbattersi per i baresi dato che qui non vincono dal lontano 1959 (1-2 gol di Rambone al 15° per il Napoli, autorete di Mistone al 64° ed Erba all’89° per il Bari).
Tra le due tifoserie non corre buon sangue, essendo la curva barese gemellata con quella salernitana, da sempre acerrimo “nemico” calcistico del ciuccio: tutti elementi che presagiscono una partita molto tesa e nervosa.
Mazzarri dovrebbe riconfermare l’undici titolare che ha strappato un pareggio al franchi di Firenze, con l’unica eccezione di Grava al posto di Aronica e di Pazienza al posto dello squalificato Blasi, e con i nuovi acquisti destinati alla panchina.
Gli azzurri dovranno fare molta attenzione al gioco sulle fasce da parte dei biancorossi, specialmente alla velocità del honduregno Alvarez, su cui verrà impostata una marcatura quasi a uomo con Grava accompagnata dai raddoppi di dossena e pazienza a turno. Nello stesso tempo verrà aumentata la pressione sugli esterni tramite continue incursioni offensive di Maggio a destra e Dossena a sinistra, in modo da costringere le ali baresi a rientrare in copertura. Attenzione però a non alzare troppo il baricentro: il bari vive della velocità delle sue due punte, Barreto e Kutuzov, e dei contropiedi iniziati dalla coppia di centrali di centrocampo Donati - Almiron. L'argentino è il vero fulcro del gioco del bari:lanci calibrati e visione di gioco le sue armi migliori.
Il Bari è notoriamente una squadra che non butta mai via il pallone, il che a volte potrebbe risultare parecchio rischioso se non si hanno i palleggiatori giusti. Lo si è visto infatti anche contro la Juventus, match durante il quale la difesa dei galletti è incappata spesso in qualche passaggio maldestro al portiere, nonostante la presenza degli avversari nei paraggi. Ecco il motivo per il quale Mazzarri chiederà ai suoi di effettuare un pressing alto sui portatori di palla avversari, in particolar modo a Gargano e Lavezzi, con pazienza sacrificato in copertura, in modo da limitare al massimo le loro giocate e allo stesso tempo aumentando la possibilità di recuperare il pallone.
Per il resto si auspica in una grande prestazione di Cavani, che potrebbe aggiornare ancora il suo score, e di Lavezzi, le cui giocate potrebbero fare la differenza contro una difesa molto chiusa e attenta come quella barese.
Tutto il popolo azzurro vuole la vittoria, dato che, se questo team vuole puntare in alto come dice il presidente Aurelio De Laurentiis, deve cominciare a vincere soprattutto queste partite con squadre assolutamente alla portata. Insomma, dopo un piccolo morso alla bistecca fiorentina, vogliamo vedere un napoli più affamato: quelle delle orecchiette alle cime di rapa è un piatto troppo gustoso per farselo scappare…
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