Di Gianluca Di Maria
Cominciamo con le notizie: nel primo pomeriggio il Wolfsburg annuncia ufficialmente l’acquisto di Diego Ribas da Cunha, spesa effettuata per l’acquisto: 15,5 milioni di euro. Dopo qualche ora il sito della Juventus annuncia l’acquisto di Fabio Quagliarella del Napoli. Questo il comunicato integrale: Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società S.S.C. Napoli S.p.A. per l’acquisto a titolo temporaneo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Fabio Quagliarella, a fronte di un corrispettivo di € 4,5 milioni versato in data odierna.
Il contratto prevede inoltre la facoltà per Juventus di esercitare, al termine della stagione sportiva 2010/2011, il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore a fronte di un corrispettivo di € 10,5 milioni, pagabile in tre esercizi.
A leggere bene le cifre e la temporalità degli eventi ai più ignari verrebbe in mente questo pensiero: hanno fatto uno scambio alla pari!
Già, si tratta praticamente di questo, la Juve ha sacrificato il brasiliano per prendere Quagliarella. Diego, l’investimento dell’estate 2009, il giocatore del rilancio sul quale puntare ciecamente per la nuova stagione, è stato ceduto dalla Juve che in cambio ha ottenuto la misera cifra di 15,5 milioni dalla squadra (il Wolfsburg) che per tutta l’estate non ha aperto il benché minimo spiraglio a trattare il proprio giocatore - Edin Dzeko - grande obiettivo della campagna acquisti 2010. Un vero peccato perdere il trequartista con la maglia n°28 dopo appena una stagione nella quale ha giocato molto male, è vero, ma non è sicuramente stato il solo. Concedergli una seconda chance appariva quantomeno opportuno, memori anche di quanto successo con un altro talento incompreso in casa Juve, Thierry Henry. Ma se proprio era necessaria la sua cessione non è su queste cifre che bisognava trovare l’accordo. Il ricavato della Juve pare quantomeno inaccettabile per il valore del giocatore, ricavato che ha inoltre portato a produrre una minusvalenza di quasi 10 milioni rispetto all’operazione che lo ha portato in bianconero lo scorso anno.
Era possibile rendere meno amara la notizia annunciando in cambio l’acquisto di giocatori come Ibrahimovic, vicinissimo al Milan, o Robinho, in rotta col Manchester City, prossimo avversario dei bianconeri in EL e voglioso di approdare in un club italiano, ma l’acquisto del solo Quagliarella, alla luce dell’imminente addio anche di Trezeguet, pare quantomeno inadeguato. Un buon giocatore l’ex napoletano, per carità, ma non è esattamente ciò che i tifosi della Juve si aspettavano dopo un’annata fallimentare e il sacrificio del pezzo più pregiato della squadra.
Si spera che quello di Quagliarella sia un acquisto da interpretare come specchietto per le allodole e che Marotta sia pronto a portare in bianconero il grande attaccante che il popolo bianconero sogna e si aspetta (vedi Benzema o Pazzini o Cassano), un po’ come accaduto per l’acquisto di Aquilani.
Il contratto prevede inoltre la facoltà per Juventus di esercitare, al termine della stagione sportiva 2010/2011, il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore a fronte di un corrispettivo di € 10,5 milioni, pagabile in tre esercizi.
A leggere bene le cifre e la temporalità degli eventi ai più ignari verrebbe in mente questo pensiero: hanno fatto uno scambio alla pari!
Già, si tratta praticamente di questo, la Juve ha sacrificato il brasiliano per prendere Quagliarella. Diego, l’investimento dell’estate 2009, il giocatore del rilancio sul quale puntare ciecamente per la nuova stagione, è stato ceduto dalla Juve che in cambio ha ottenuto la misera cifra di 15,5 milioni dalla squadra (il Wolfsburg) che per tutta l’estate non ha aperto il benché minimo spiraglio a trattare il proprio giocatore - Edin Dzeko - grande obiettivo della campagna acquisti 2010. Un vero peccato perdere il trequartista con la maglia n°28 dopo appena una stagione nella quale ha giocato molto male, è vero, ma non è sicuramente stato il solo. Concedergli una seconda chance appariva quantomeno opportuno, memori anche di quanto successo con un altro talento incompreso in casa Juve, Thierry Henry. Ma se proprio era necessaria la sua cessione non è su queste cifre che bisognava trovare l’accordo. Il ricavato della Juve pare quantomeno inaccettabile per il valore del giocatore, ricavato che ha inoltre portato a produrre una minusvalenza di quasi 10 milioni rispetto all’operazione che lo ha portato in bianconero lo scorso anno.Era possibile rendere meno amara la notizia annunciando in cambio l’acquisto di giocatori come Ibrahimovic, vicinissimo al Milan, o Robinho, in rotta col Manchester City, prossimo avversario dei bianconeri in EL e voglioso di approdare in un club italiano, ma l’acquisto del solo Quagliarella, alla luce dell’imminente addio anche di Trezeguet, pare quantomeno inadeguato. Un buon giocatore l’ex napoletano, per carità, ma non è esattamente ciò che i tifosi della Juve si aspettavano dopo un’annata fallimentare e il sacrificio del pezzo più pregiato della squadra.
Si spera che quello di Quagliarella sia un acquisto da interpretare come specchietto per le allodole e che Marotta sia pronto a portare in bianconero il grande attaccante che il popolo bianconero sogna e si aspetta (vedi Benzema o Pazzini o Cassano), un po’ come accaduto per l’acquisto di Aquilani.
Gianluca Di Maria
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