Mexes:«Con Domenech
ho sbagliato anche io»
Di TIZIANO RICCARDI
«Ricomincio dalla Francia, con
Domenech è tutto chiarito».
Da quando ha messo piede a
Roma, Philippe Mexes, non ha mai avuto l’ossessione
della convocazione in nazionale.
L’ambiente ideale lo aveva trovato qui, «a me
frega niente...» diceva ogni qual volta non vedeva
il suo nome inserito nella lista di Domenech.
In una sola occasione ci rimase male,
male davvero, quando fu escluso dai mondiali
del 2006, dopo essere stato «imbarazzante»
in campo per Spalletti. Pianse, pensò alla delusione
che i suoi parenti (in particolare sua
sorella, Vivienne) provarono per quell’ingiustizia,
ma si ripromise di riprendersi il maltolto
per gli Europei in programma due anni dopo.
Niente da fare, neanche per il torneo continentale
il ct ritenne di chiamarlo, se non tra
i preconvocati. Giusto per la preparazione e
poi rispedirlo a casa. Amarezze su amarezze
per uno dei migliori centrali del nostro campionato.
Dopo un Europeo fallimentare, l’età
avanzata di Thuram, è arrivato il suo momento.
Oggi, 6 settembre 2008, Philou si riprende
la difesa dei blues in una partita contro l’Au-
stria, valevole per le qualificazioni ai Mondiali
2010. «Lavoro con intensità da tempo – le parole
di Mexes in un’intervista al L’Equipe– ora
sono pronto per giocare in questa squadra.
Con Domenech ho parlato, ci siamo chiariti e
messo da parte qualche incomprensione. Prima
non mi sentivo integrato in questo gruppo,
adesso è tutt’altra cosa e sono felice per
questo. Mi dicono che ho perso un sacco di automobili
negli ultimi anni, ma non voglio perdere
questa...». Si lascia andare alle metafore,
tanto il peggio è passato. Poi fa una marcia indietro
e ammette: «Sicuramente anche io avrò
fatto degli errori – fa meaculpail 5 giallorosso
-, forse ci dovevo mettere più del mio per riconquistare
una maglia. Ma non è più tempo
di pensarci, riparto fiducioso senza badare alle
pressioni». Rivela anche dei particolari di lavoro
tra Trigoria e... Parigi: «A Roma l’allenatore
mi dice di seguire sempre l’uomo – spiega
– quasi di sfidarlo a duello, qui devo badare
più a coprire la mia zona di campo». Differenze,
dettagli, particolari, per un campione come
lui. Curiosità: stasera Arsenè Wenger, l’allenatore
dell’Arsenal, farà la telecronaca per
TF1 (Tele France). Lo seguiranno tutti con interesse,
da Roma, invece, con simpatia. Ed è
già una vittoria per la nazionale francese.
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