
Totti dalla panca, riecco Doni
Possibile l’albero di Natale
«Totti partirà dalla panchina,
ora non è in condizione di
dare un contributo alla
squadra». Ci pensa Spalletti in conferenza
stampa ad eliminare l’unico dubbio
sulla formazione che scenderà in
campo questa sera contro l’Inter. Senza
il capitano e con Taddei che non ce l’ha
fatta a rientrare nella lista dei convocati
(«Ha ancora un problemino a livello
muscolare. Ancora non si può dire quando
potrà rientrare»), i dubbi sulla formazione
anti-Inter riguardano più il modulo
che i giocatori che scenderanno in
campo. Spalletti infatti potrebbe rinunciare
al collaudatissimo 4-2-3-1 per affidarsi
al 4-3-2-1, l’albero di Natale. In
porta ci sarà Doni, che pur non essendo
al cento per cento, ha stretto i denti per
esserci. In difesa con Cicinho che si è
escluso da solo («Non è stato contento
delle distribuzione delle casacche stamattina
in allenamento. Ha detto che
così non gli sta bene, ha qualcosa da
chiarire e lo farà con tranquillità a casa
»), i quattro saranno Cassetti, Mexes,
Juan e Riise. Il norvegese sarà preferito
a Tonetto, che si accomoderà in panchina
insieme a Tonetto, Panucci e Loria. E’
dalla metà campo in su che cominciano
i dubbi: Aquilani, De Rossi, Pizarro, Perrotta,
Vucinic e Julio Baptista scenderanno
in campo ma la loro disposizione
potrà cambiare più volte nel corso della
gara. Se Spalletti opterà per l’albero di
Natale, inizialmente davanti alla difesa
si sistemerà Daniele De Rossi, che avrà
ai propri fianchi Aquilani e Pizarro. I 2
davanti a loro saranno Perrotta e Vucinic,
con Julio Baptista schierato come
unica punta. Possibile variante: Vucinic
centravanti e la Bestia alle sue spalle al
fianco di Perrotta, situazione che Spalletti
ha provato spesso in allenamento
durante questa settimana. Proprio la
duttilità di Baptista e del montenegrino
è una delle armi che il tecnico giallorosso
potrà sfruttare nel corso della stagione.
«E’ stata sempre una nostra caratteristica
di trovare calciatori duttili e di livello.
L’adattabilità può rappresentare
un vantaggio per noi. Si cerca di stare attenti
a quelle che sono le qualità del calciatore.
Per far funzionare tutto anche il
giocatore si deve sacrificare per le necessità
della squadra. Baptista lo abbiamo
preso perché può ricoprire più ruoli. E’
veloce e potente. I buoni calciatori alla
fine rendono».
Se Spalletti invece opterà per il 4-2-
3-1 sarà Aquilani ad avanzare il suo raggio
d’azione di qualche metro, con Perrotta
dirottato sulla fascia destra. Per Julio
Baptista e Vucinic vale lo stesso discorso:
entrambi possono giocare sia
prima punta sia esterno, anche se con
questo modulo il montenegrino è più
adatto del brasiliano per giocare sulla fascia.
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