Roma, Spalletti: "Si,Baptista è giusto" (Il Romanista)

L’ALLENATORE PROMUOVE A PIENI VOTI UN GIOCATORE CHE SOLO QUALCHE TEM PO FA SEMBRAVA NON INTERESSARLO

«SÌ,BAPTISTA È GIUSTO»

Spalletti: «Lo stiamo trattando, sa fare tutto. Perché dissi il contrario?
Strategia. Dobbiamo credere di più ai colori e alla nostra storia»

Cosa si aspetta da questa partita in programma
oggi a Londra?
«Uno pensa sempre a rafforzare quelle doti che la
squadra ha evidenziato fino a qui. Si spera di fare un passettino
avanti sotto l’aspetto della condizione fisica, io comunque
ho fiducia nei miei calciatori, si faranno trovare pronti
».
Baptista è vicino. Il suo pensiero?
«È vero che la società sta trattando Baptista, ma l’affare non
è concluso come ha scritto qualcuno. Noi crediamo che le
potenzialità di Baptista ci facciano comodo, per cui la società
lo sta trattando, ma con tutta tranquillità, io non sono
in grado di andare a creare tensioni ai miei dirigenti, imponendo
acquisti che non si possono fare. La trattativa va
avanti con il Real Madrid, vediamo come finirà».
Il prossimo anno la Roma eviterà brutte sorprese
contro squadre minori?
«Può capitare di non vincere in alcune partite, visto che il
campionato nostro è di qualità e di livello, di conseguenza
i risultati a sorpresa si faranno sempre».
Commenti dopo le parole al veleno di Amantino e
Giuly?
«Amantino non ha detto niente di particolare, è chiaro che
ora lui vuole vincere la Supercoppa, come noi. Ludo l’ho già
detto la scorsa volta: mi rimane difficile credere che quelle
siano sue parole. Io l’ho avuto un anno a disposizione, gli ho
riconosciuto tante qualità. Per quanto riguarda i carichi di
lavoro, gli abbiamo concesso ampia disponibilità».
Mancini ha anche detto che i giocatori non sono
trattati tutti allo stesso modo nella Roma.
«Può darsi, per lui ho avuto più riguardo rispetto ad altri.
Se è stata fatta qualche differenza, è stata fatta a suo vantaggio.
Amantino è venuto qui pochi giorni fa, ci abbiamo
scherzato, per me non ci saranno problemi quando lo incontreremo
».
Il test di Frosinone può essere attendibile per
Francesco Totti?
«A me per tempistica sembra difficile un suo impiego prossimo,
però vedo che lui migliora, è impegnato, i preparatori
hanno lavorato molto bene, al di là di quello che succederà
in base alle mie scelte. Lui deve guarire nella maniera
corretta, perché in futuro ci può dare il suo contributo di
grande calciatore».
A Frosinone giocherà?
«Valuteremo, intanto contro il Tottenham non giocherà».
Ha provato la difesa a tre durante la partita in Egitto.
Solo emergenza? E poi si è notato anche un
centrocampo con il vertice basso.
«Sì, era una situazione di emergenza. Per quanto riguarda
il vertice basso a centrocampo, verrà riproposto anche a
Londra».
Dall’allenatore può arrivare un messaggio
rassicurante ai tifosi per quanto riguarda il mercato?
«Si tenterà di andare a completare la rosa. Le richieste dei
tifosi vanno di pari passo con quelle dei giornalisti... Scherzi
a parte, va migliorato il concetto di squadra, al di là dei
calciatori. Io sposterei l’attenzione su questo gruppo qui,
che ha fatto risultati in tre anni. Il calciatore singolo non ti
fa vincere niente, magari una partita, ma non ti aiuta durante
la stagione intera».
La Roma è una grande atipica: fonda tutto sul
collettivo e meno sui nomi.
«Noi dobbiamo andare avanti su quello che è un discorso di
logica e correttezza. Noi stiamo lavorando molto bene sul
settore giovanile, Conti e Alberto De Rossi stanno aiutando
molto questo club, è vero che qualche calciatore giovane lo
abbiamo perso, ma alla fine nel calcio si vince con gente d’esperienza
come Terry, Ferdinand e Cannavaro. Noi i nosti
soldi li abbiamo spesi, abbiamo l’opportunità di dare stipendi
importanti che molti club non possono permettersi. La
società è stata sempre molto puntuale nei pagamenti, i giocatori
attraverso questa correttezza e questa trasparenza
trovano stimoli per fare bene in campo».
Doni e Taddei come stanno?
«La prossima settimana inizieranno il lavoro, spero di averli
a disposizione per la Supercoppa».
Alvarez ha giocato bene in Egitto.Verrà ceduto?
«Ha fatto due strappi importanti durante quella partita lì,
la sua posizione è da valutare, il mercato è ancora aperto.
Vedremo».
Che ruolo occuperebbe nella Roma Baptista?
«Ne può occupare diversi, ha corsa, forza fisica, tecnica. È
di facile collocamento, è duttile, rappresenta la filosofia della
squadra. Ci può offrire più soluzioni».
Pradè viene con voi a Londra o resta a Roma?
«Resta a Roma».
Quest’anno non c’è stato l’abbraccio con il pubblico
al Flaminio. Come mai?
«Noi qui ancora non possiamo accogliere i tifosi dentro Trigoria,
ma il nostro orientamento è di avere contatto con i
nostri sportivi. Portare la squadra al Flaminio non è facile,
quest’anno non ci siamo riusciti».
In quale ruolo vi occorrono calciatori?
«Si cerca di guardare in generale, noi dobbiamo partire dal
gruppo e poi pensare al resto».
Aveva detto che Baptista non le serviva. Cosa è
cambiato?
«Quando l’ho detto stavamo agli inizi, c’era la possibilità di
fare una trattativa segreta. Ora la trattativa è più aperta e ne
abbiamo parlato. Lui può adattarsi a più ruoli, questa sua
versatilità ci fa comodo».
L’ha fatta sorridere ascoltare Mutu due giorni fa?
«Facciamo così: Mutu è un giocatore della Fiorentina, lo
stimiamo per le qualità che ha, noi abbiamo i nostri e non
avremo timore di affrontarlo».
Oltre a Baptista, servono due giocatori?
«Servono due calciatori, se poi capita la possibilità di mandare
a giocare qualcuno, se ne può prendere anche un terzo.
Sono valutazioni che bisogna fare giorno dopo giorno».
Cosa ha pensato Spalletti dopo il gol di Totti in
allenamento?
«Quando calcia, se riesci a tagliarsi lo spazio, suonano le
campane... Bisognerà valutare nei novanta minuti quale
condizione potrà offrire alla squadra».
Per quella che è la sua esperienza, un calciatore come
Totti quando ritroverà la condizione ottimale?
«Noi non prevediamo niente, lui sta facendo vedere una volontà
e una determinazione tali che possono cambiare la situazione.
Riuscirà a tornare prima di quando si dovrebbe
con questi grandi infortuni».

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