
OBIETTIVO NUMERO 1 MALOUDA
Il Chelsea vuole 15 milioni, il suo ingaggio può scendere
fino a 2,6 milioni a stagione. L’assalto tra oggi e domani
L’alternativa è Menez, altrimenti è già pronto Suazo
Di DANIELE LO MONACO
Ora che Robinho al Chelsea è praticamente cosa fatta,
la Roma ha 48 ore di tempo per chiudere con successo
l’assalto a quello che, naufragata la trattativa per
Mutu, era stato da subito individuato come l’obiettivo numero
uno: Florent Malouda. Se in questo segmento di tempo
Pradè non riuscirà ad arrivare al francese del Chelsea, e se contemporaneamente
non si sarà trovata una soluzione anche
per ridurre le pretese del presidente del Monaco sull’obiettivo
numero due, Jeremy Menez, per certi versi un investimento
ancora più interessante, allora la Roma definirà l’acquisto
dall’Inter di David Suazo, l’obiettivo numero tre, che non accetterà
mai le pressanti proposte del Palermo finché sa che
può approdare a Roma. Ma se la Roma non ha anticipato i tempi
sull’honduregno è proprio perché ancora spera di arrivare
al primo obiettivo. A Malouda.
Finanziariamente l’operazione che riguarda il francese è
complicatissima, ma la Roma l’ha già studiata e tecnicamente
avrebbe anche la possibilità di soddisfare ogni richiesta. Il
prezzo del cartellino del giocatore dovrebbe aggirarsi intorno
ai quindici milioni di euro, considerando il massimo della
svalutazione che un club sia pur ricco come il Chelsea potrebbe
sopportare rispetto al prezzo pagato dodici mesi prima al
Lione, ventitré milioni. L’operazione si potrebbe fare solo con
la formula del pagamento differito, magari con un prestito
oneroso che rischia persino di far lievitare il prezzo da pagare.
In più ci sarebbe da accontentare il giocatore, attestato al
momento su un ingaggio che alla semplice traduzione dalla
sterlina all’euro lo porrebbe su livelli irraggiungibili: 4 milioni
di euro.
Ma alla Roma hanno studiato bene la pratica: intanto la
svalutazione della sterlina ha ridotto il suo stipendio alla più
accessibile cifra di 3,2 milioni, e poi non si può non considerare
che le mensilità di luglio e agosto sono state a carico di
Abramovich. Dunque, il primo anno di Malouda alla Roma costerebbe
d’ingaggio una cifra di 2,6 milioni di euro, e quindi
intorno ai limiti di spesa giallorossi. Molti operatori di mercato
nei giorni scorsi riferivano la volontà del giocatore di rimanere
in ogni caso a Londra. Ma è certo che la concretizzazione
della trattativa del Chelsea col Real Madrid per Robinho
rende la permanenza del francese alla corte di Scolari ancora
più complicata di quanto già non fosse. Non va dimenticato
che Malouda ha cominciato la Premier League con una doppia
panchina e un totale di 53 minuti giocati: 52 la prima con
il Portsmouth, entrato al posto di Ballack infortunato, e 1 la
seconda con il Wigan, a rilevare Anelka solo per guadagnare
tempo.
Quanto Malouda piaccia a dirigenti e allenatore giallorossi
è noto da tempo. Non è inedito l’episodio dell’impressione
sollevata in Spalletti ai tempi del doppio confronto col Lione
del 2007: «Quando passava davanti alla panchina sentivo alzarsi
il vento». E anche nei mesi scorsi il tecnico ne parlava in
termini entusiastici, persino in pubblico. Così la Roma, riscontrate
le difficoltà tecniche incontrate dal ragazzo nell’esperienza
londinese, già ad aprile s’era fatta avanti con il Chelsea,
informandosi del prezzo del cartellino. Ma la trattativa vera
e propria è stata condotta nelle ultime settimane, in gran
segreto, quando è diventato chiaro che Mutu non sarebbe venuto.
Con l’autorizzazione della società inglese, i dirigenti romanisti
hanno già parlato più volte col giocatore, ricavandone
sensazioni di segno non sempre incoraggiante, anche per
le valutazioni espresse riguardo l’ostilità di tipo razzistico che
il francese teme di incontrare presso le tifoserie avversarie della
Roma. Sull’argomento è molto sensibile. Anche a Mexes,
nel recente raduno della Nazionale francese, Malouda ha detto
di voler esplorare ancora la possibilità di restare a Londra.
Ma sabato scorso – in coincidenza con la nuova esclusione di
Scolari – è arrivato alla Roma un segnale incoraggiante che
ha fatto nuovamente impennare le speranze dei dirigenti. Tra
oggi e domani, quando ci sarà il sorteggio della Champions a
Montecarlo con tutti i rappresentanti dei maggiori club europei,
se ne saprà di più.
Menez sarebbe l’alternativa più affascinante: il francese è
un giocatore di talento zidaniano e la giovanissima età (è nato
nel 1987, come Benzema, Ben Arfa e Nasri) giustificherebbe
un investimento così rilevante. Non, però, come pretendono
a Monaco: a 10 milioni si può fare, i francesi ne vogliono il
doppio. Male che vadano queste due piste c’è sempre Suazo,
tenuto “a bagno” finora. Questa operazione la Roma potrebbe
chiuderla in qualsiasi momento, se non l’ha fatto è perché
spera ancora di arrivare agli altri due. Ancora 48 ore e si saprà
tutto: Spalletti vorrebbe presentare il nuovo acquisto già domenica
col Napoli. I tifosi aspettano.
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