
E ADESSO È TUTTO POSSIBILE
Esterno sinistro o trequartista, con Menez aumentano le soluzioni. E può cambiare anche il modulo
Di GIANLUCA PIACENTINI
«Voglio due alternative di livello
per ogni ruolo, più tre portieri».
Aveva detto così Luciano Spalletti
all’inizio del calciomercato e oggi, quando
mancano pochi giorni alla chiusura dei giochi,
si può dire che il tecnico è stato accontentato. Se
non proprio al cento per cento, manca ancora un
vice-Taddei e ad oggi la soluzione più logica sembra
l’avanzamento di Cassetti o Cicinho, almeno
al novantanove per cento. Gli ultimi arrivi di Julio
Baptista (ufficiale) e quello (non ancora ufficiale)
di Menez consentono al tecnico moltissime
soluzioni offensive, e anche un possibile
cambio di modulo, quelli di Riise, Loria e Artur
avevano già sistemato il reparto difensivo.
LA DIFESA Otto difensori per quattro ruoli, più
tre portieri. L’arrivo tra i pali di Artur, che dopo
un avvio difficile è migliorato con il passare dei
giorni, ha consegnato tre portieri brasiliani a
Spalletti. Le gerarchie non sono in dubbio: il titolare,
condizioni fisiche permettendo, è Doni.
Alle sue spalle Artur con Julio Sergio buon terzo.
Cassetti e Cicinho partono alla pari sulla fascia
destra, con Panucci dirottato al centro ma
sempre utile anche come esterno, mentre sulla
sinistra il norvegese Riise dovrebbe essere un po’
"più titolare" di Tonetto. In mezzo Mexes e Juan
partono titolari ma Loria e Panucci non si possono
certo definire riserve.
IL CENTROCAMPO Si riparte dalle certezze. De
Rossi e Pizarro sono quelli dello scorso anno, cioè
due tra i più forti centrocampisti d’Europa, e Aquilani
sarà il vero valore aggiunto. Il Principino, che
lo scorso anno è stato tenuto fuori dagli infortuni,
ha già conquistato un posto nella Nazionale di
Lippi e avrà grande considerazione anche da Spalletti
che si ritrova con un reparto centrale di primissima
scelta. Matteo Brighi, che ha da poco rinnovato,
è buono per tutte le stagioni e darà il suo
contributo come ha fatto lo scorso anno.
L’ATTACCO Qui le soluzioni sono davvero tante.
Gli arrivi di Menez e Baptista e la conferma di
Okaka danno chili e centimetri a Spalletti, oltre
alla possibilità di variare modulo a seconda delle
esigenze. Senza infortuni si riparte dal 4-2-3-1
classico: in questo caso a destra il titolare è senza
dubbio Taddei, mentre al centro e a sinistra sarà
difficile scegliere. Alle spalle di Totti infatti possono
giocare Perrotta, Julio Baptista e anche Menez.
Il francese può agire anche a sinistra, nel ruolo
di vice-Vucinic, che ormai rende meglio da
esterno che da prima punta. Il montenegrino
però, viste le condizioni di Totti, potrebbe dover
giocare centravanti fino al completo recupero del
capitano. A meno che Spalletti non gli preferisca
Julio Baptista, che può fare anche la prima punta.
L’ALBERO DI NATALE Vista l’abbondanza in attacco
il tecnico potrebbe passare al 4-3-2-1, ovvero
l’albero di Natale stile Milan. In questo caso
il centrocampo a 3 si arricchirebbe della presenza
di Aquilani al fianco di De Rossi e Pizarro. I due
alle spalle della prima punta possono essere Julio
Baptista (o Perrotta) e Vucinic (o Menez) con
Totti davanti. Sia il brasiliano sia il montenegrino
però possono giocare anche al posto del capitano,
così come Stefano Okaka, che Spalletti ha
voluto trattenere a Roma. E troverà il modo di
utilizzare anche lui.
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