La Francia chiama Giuly (Corriere Dello Sport)

La Francia chiama Giuly
A Parigi lo danno vicinissimo al Psg. Ma la Roma non ha avuto alcuna richiesta

di Piero Torri
ROMA - «Giuly-Psg: quasi fatta».
«Mai sentiti». Dove il primo virgolettato
è la frase di un dirigente del
club francese riportata nell’edizione
di ieri mattina del quotidiano Le
Parisien. E la seconda è la risposta,
secca, arrivata
da Trigoria a
proposito di
eventuali contatti
con il Psg.
Non facciamo
nessuna fatica
a credere alla
versione romana,
ma è più
che logico che l’ex nazionale francese,
arrivato la stagione scorsa alla
Roma dal Barcellona, viste le sue
dichiarazioni di gradire un suo
eventuale ritorno in Francia per
questioni familiari, sia al centro
dell’interesse di alcuni tra i maggiori
club del suo Paese (ci sarebbe
infatti anche il Lione campione di
Francia da una vita).

PREZZO - Sono invece assai poco
convincenti le cifre con cui il Psg
starebbe per chiudere l’affare, anche
se non si sa bene con chi visto
che per acquisire il cartellino di
Giuly c’è bisogno di un contatto e
poi di un accordo con la dirigenza
romanista. L’affare, infatti, si chiuderebbe
sulla base di due milioni di
euro per il club giallorosso, mentre
al giocatore sarebbe garantito un
biennale da tre milioni e mezzo lordi.
Convincono poco soprattutto i
due milioni per la Roma. Sono
eventualmente pochi fanno sapere
da Trigoria. E pure qui non si fa fatica
a credere, dato che la passata
stagione il giocatore fu acquistato
dal Barcellona per tre
milioni e trecentomila
euro, a cui bisogna
aggiungere i quattrocentomila
euro che la
Roma dovrà versare
al club catalano, come
da contratto, essendosi
qualificata direttamente
per la
prossima Champions League.
La società giallorossa valuta invece
il giocatore non meno di tre milioni
di euro, cioè quello che lo ha
pagato contando l’anno di ammortamento
già andato in archivio. Ma
anche lo stipendio garantito al giocatore,
ovvero trecentomila euro al
mese lordo che in Francia, al netto,
sono circa duecentomila, sembra
decisamente sopra i parametri del
calcio francese, anche se qui si tratta
di una società come il Psg che dopo
anni di importanti investimenti e
grandi delusioni, anche quest’anno
sembra intenzionato a riprovarci
augurandosi che le delusioni siano
finite.

TRATTATIVA - Prima di parlare di
trattativa, poi, c’è la necessità che
qualcuno del Psg perlomeno telefoni
a Trigoria. Dove, peraltro, gradirebbero
assai poco che la controparte
si presentasse mettendo sul
tavolo un accordo già raggiunto con
il giocatore. Al quale, però, bisogna
dire che il direttore sportivo Daniele
Pradè, prima della partenza per
le vacanze di
Giuly, aveva
risposto positivamente
alla
richiesta del
giocatore di
tornare a giocare
in Francia,
richiesta
dettata dalla
necessità di stare più vicino ai figli.
Questo per dire anche che l’eventuale
cessione del giocatore è possibile
solo in un club francese (o spagnolo),
tutti gli altri eventuali acquirenti
troverebbero la porta chiusa.
Non è poi per nulla da escludere
che anche il Lione (città dove
Giuly è nato anche se è corso) possa
farsi vivo per l’ex nazionale transalpino.
I campioni di Francia hanno
appena venduto Ben Arfa al
Marsiglia, hanno l’esigenza di acquisire
un nuovo esterno offensivo
e Giuly potrebbe rappresentare
l’uomo giusto. Ma sempre dopo che
la Roma abbia incassato non meno
di tre milioni di euro per il cartellino
del giocatore che, comunque, sarebbe
più che felice di poter tenere.

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