Baptista, contatto tra Roma e Real (Corriere Dello Sport)

Baptista, contatto tra Roma e Real

Il ds madridista Mijatovic conferma: «Pronti a trattare
con la Roma. Ascolteremo la proposta giallorossa»

di Piero Torri
ROMA - E’ stato come quando il dottore
con il martello vi dà un piccolo colpo sul
ginocchio e la gamba parte automaticamente,
senza che possiate fare nulla per
trattenerla. Così ieri è stato per la Roma.
Ovvero: appena avuta l’ufficialità delle
parole di Adrian Mutu
che a Castelrotto ha garantito
fedeltà eterna alla
maglia viola, a Trigoria è
partito il segnale per passare
alla fase operativa
per gli altri obiettivi di
mercato, tenuti fino a ieri
a bagno maria in attesa,
probabilmente, di segnali
assai diversi da parte dell’attaccante
romeno della Fiorentina. E allora, tutti a
Madrid.

BAPTISTA - In primis per capire bene
che aria tira intorno a Baptista, cioè la
possibilità di prenderlo con la formula
del prestito oneroso. In secundis anche
per sondare le possibilità di portare a
Trigoria l’olandese Drenth nel caso, probabile,
che Ludovic Giuly torni in Francia,
al Psg. E allora, domani, a Madrid è
previsto l’arrivo di un emissario per conto
della società giallorossa per un incontro
con il ds madridista Predrag Mijatovic
che ieri, alla stampa spagnola, ha confermato
l’appuntamento con l’emissario
romanista. Inoltre il grande
capo del mercato del
Real, ieri in tarda serata,
intercettato al suo cellulare,
ha rivelato di essere
pronto a trattare il giocatore:
«Noi di Baptista siamo
contenti. Ma devo anche
aggiungere che i nostri
rapporti con la Roma
sono eccellenti. E allora dico che se la
Roma ci farà un’offerta per il brasiliano,
noi siamo pronti a prenderla in considerazione.
E se Baptista vorrà andare, lo
lasceremo partire». Insomma, si può fare.
A Trigoria sarebbe già pronta una prima
offerta da fare al club campione di
Spagna. Offerta che, ovviamente, parte
dal gradino più basso, ovver meno oneroso,
cioè la richiesta di chiudere l’affare
con la formula del prestito oneroso. La
società giallorossa offrirebbe tre milioni
subito per un affare che prevederebbe,
dopo dodici mesi, un riscatto obbligatorio
a una cifra prefissata intorno ai dieci milioni.
Il brasiliano, per il momento, preferisce
continuare nel suo
silenzio, anche se attraverso
il suo procuratore,
Herminio Menendez, ha
già fatto sapere di gradire
il trasferimento a Trigoria.
E a proposito di Menendez
c’è da ricordare
che sabato prossimo tornerà
a Madrid dalla Cina
e non è per niente da escludere che si incontri
con l’emissario romanista per cominciare
ad esaminare anche la questione
ingaggio del brasiliano che, vite le cifre,
non è certo un aspetto secondario di
questa vicenda.

PUNTA ESTERNA - Ma l’eventuale arrivo
del brasiliano, alla Roma non risolverebbe
il problema offensivo, chiamiamolo
così, cioè l’esigenza di dare a Spalletti
quella che ha indicato come una priorità,
cioè una punta più esterna che centravanti.
E in questo senso, l’ipotesi al momento
più accreditata rimane quella di
Vincenzo Iaquinta, giocatore che risponde
all’identikit del giocatore richiesto
dall’allenatore. La Roma,
fino a oggi, non si è mossa
in questo senso, del resto
a Trigoria tutto c’è
meno che fretta per completare
un mercato che
prevede ancora oltre quaranta
giorni di trattative.
Oltre a Iaquinta, i nomi
che si possono ipotizzare
sono quelli di Di Natale (ma è assai difficile
se non impossibile) e Fabio Quaglierella
che però convince poco da punta
esterna. La Roma, per la verità, per questo
tipo di giocatore nei giorni scorsi ha
provato a sentire il Villareal per Giuseppe
Rossi. La risposta, quaranta milioni di
euro, ha affrettato i saluti.

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