La conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti e Philippe Mexes, alla vigilia di Roma-Real Madrid, gara di andata degli ottavi di finale di Champions League.
SPALLETTI
Mister dopo la Juve, subito il Real. E' l'occasione per il riscatto?
"Si', quando si attraversa un momento particolare in termini di risultati: avere la possibilità di rimettere le cose a posto in un match più importante, ha la capacità di facilitarti le cose per ridare un messaggio chiaro".
La tensione degli ultimi giorni che ruolo gioca? Può essere una carica in più ?
"Secondo me poi come risposta da dare, i ragazzi ci sono rimasti male, sono dispiaciuti per la sconifitta. Sono un po tesi in fuznione di ciò che deve esere uno sviluppo di cose, ma i giocatori evidenziano la voglia di direzionare il tutto verso la direzione giusta. Questo modo di giocare e di pensare alla partita, il fatto che ci sia pressione dietro una prestazione del genere, è positivo".
Questa tensione, sfociata nella lite tra Panucci e Aquilani, ha rotto qualcosa, o il gruppo è sempre unito?
"Secondo me il gruppo è soggetto a essere sensibile o a interpretare male, ogni battuta, anche scherzosa, e di conseguenza ci può stare che ci sia un chiarimento che va accompagnato anche a delle gesta, ma sempre un chiarimento. Non siamo nervosi, da tre anni qui di cose ne sono successe poche, i ragazzi hanno avuto un comportamento corretto. Non si può parlare di caso, perchè la cosa si è sviluppata in una maniera molto contenuta".
Lei, da ex giocatore, come ha risolto questa situazione?
"Li è il momento che va lasciato passare, bisogna avere la disponibilità di far calare un pò quella che è la tensione, poi insieme alla società si prendono le precauzioni corrette. Noi abbiamo evidenziato la nostra presenza in qualsiasi situazione (discorso multa n.d.r.)".
Tornando alla gara, in quale misura Totti potrà trascinare la Roma?
"Io di Francesco mi fido ciecamente, da parte mia ci sarà disponibiltà e altrettanta sicurezza di quello che lui può determinare per questa squadra. Io non ho nessun dubbio per quello che può essere lo sviluppo delle sue possibilità, anche se ci può stare che un momento si da di più, un momento si da di meno; il ragazzo è sensibile a questo discorso".
Le condizioni di Juan? E'in grado di giocare?
"Sabato non è andato in panchina ma poteva andarci, lui era in condzione, anche se con qualche allenamento in meno. Oggi ha sviluppato l'allenamento, non l'abbiamo costretto ad avere ricadute, è in condizione di fare la partita".
La Roma non stava attraversando un buon periodo prima di Lione. Questo aspetto può rappresentare uno stimolo?
"Io credo nei miei ragazzi, al fatto che poi un risultato di sconfitta ti determini una reazione, anche se il blasone del Real già lo fa da solo: poi il fatto che ci sia stato un paio di sconfitte, il primo tempo di Torino giocato male, può succedere. Qualcuno ha esagerato, abbiamo fatto un buon secondo tempo, spero che questo possa portare una maggiore motivazione da parte dei ragazzi".
Cosa la preoccupa?
"Le preoccupazioni sono per il loro collettivo. Schuster ha dato qualità ed equilibri nonostante alcune sconfitte. Ho visto la partita di sabato e fino le 35’ il Real poteva fare tre gol. Mi preoccupa la loro facilità di andare in gol e di esibire collettivo., perché sono squadra in tutti i sensi".
Qual è il vero Madrid, quello che ha vinto 7-0 contro il Valladolid, o quello che ha perso contro il Betis?
"Secondo me in tutte le partite si possono individuare situazioni di scorrimento, contro il Valladolid per una mezz’ora sono andati in difficoltà poi con la loro facilità di sviluppare tecnica hanno fatto finire la partita con un risultato clamoroso ma meritato. Contro il Betis, ho già detto, potevano stare 3-0 dopo mezz’ora. È una squadra che sa creare situazioni importanti grazie a caratteristiche individuali e soprattutto e tecniche. Allo stesso tempo noi abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà; dipenderà dalle attenzioni volte alla disponibilità del sacrificio".
Che risultato si aspetta?
"È difficile dirlo. Noi abbiamo avuto esperienza che non ci lasciano tranquilli, nei pronostici. Meglio non ipotizzare, dobbiamo andare lì a pensare che sarà una partita difficile perché serviranno due grandi prestazioni contro una grandissima squadra".
Questa gara è fondamentale per tutta la stagione?
"Questa è una gara importante come è importante la Competizione, per quanto dipende dalle aspettative che si creano".
"Sì, perché abbiamo fatto delle prestazioni, sotto aspetto dei risultati, al di sotto delle nostre possibilità. Domani possiamo creare l’evidenza a chi ci guarda di quello che sappiamo fare".
Domani chi gioca: chi è in forma o chi ha costruito i risultati in questi tre anni?
"Giocherà una squadra che secondo me può tentare di portare a casa il risultato, considerando tutto. Domani si può puntare alla vittoria".
Ci saranno cambi rispetto alla gara contro la Juventus?
"Ci può stare che ci sarà qualche calciatore che non titolare a Torino".
La Roma non ha preso gol fino al 2 dicembre.
"È l’evidenza che non abbiamo fatto male e che abbiamo buone possibilità".
Il pari le andrebbe bene?
"Non faccio calcoli; cerco di stimolare i ragazzi affinché facciamo il massimo e portino il risultato più importante. Schuster dice che a Madrid può avere qualche possibilità in più, ma credo che il vantaggio casalingo possa essere annullato dalla difficoltà deglii incontri".
La partita a Torino era uno spareggio per il secondo posto e, al tempo stesso, un esame maturità che avete fallito miseramente.
"Ci sono momenti in cui le cose riescono meglio e altri in cui riescono peggio. Nel primo tempo non siamo stati bravi. ‘Miseramente’ mi sembra eccessivo per rispetto nei confronti di quello che hanno sviluppato i ragazzi in questi tre anni. Noi dobbiamo rafforzare le energie, la convinzione e gli stimoli a livello di testa. Anche perché, in campionato, la Juventus cresciuta molto dopo aver passato quello che ha passato ultimamente".
Che tipo di passaggio a vuoto è stato, quello di sabato?
"È stato un passaggio a vuoto e basta. I giocatori hanno saputo assolvere a diverse situazione per essere a questo punto. La Juventus, invece, ha un obiettivo solo. Conoscendo calciatori, siamo in condizioni di sovvertite certe analisi in funzione certe situazioni".
La Roma potrebbe soffrire l’intensità di gioco del Real Madrid, grazie al loro centrocampo a rombo?
"Per parlare di tattica bisogna mettere sul piatto, le nostre sicurezze e le nostre caratteristiche. Poi si possono contrapporre le situazione positive e vedere chi vince il duello. Se non si riesce a farlo si può mettere in evidenza che è un problema tattico, ma in realtà non è vero. Loro giocano con un 4-3-3 con un centrocampo che ripiega e con attaccanti offensivi, non con il centrocampo a rombo".
Sente molto le critiche?
"Le critiche sul mister fanno riferimento a comportamenti dei calciatori. Se si fanno critiche in funzione della roma fa piacere; se sono fatte per ragioni proprie questo non va bene per il bene della Roma".
Contro la Juventus sembrava non fosse la vera Roma.
"C’è questo saliscendi nel campionato; ed esisterà sempre, perciò quello che si riesce a nascondere attraverso le qualità e qualche episodio, fa la differenza. In questo caso è un momento così, che noi non siano stati bravi a far girare a nostro favore".
Alcuni giocatori sembrano stanchi, tipo Taddei, Perrotta, Totti, Mancini.
"Su Mancini prima di questa partita si è detto altro... Su qualcuno sono d’accordo e sono cose che ci stanno. Bisogna vedere quello che abbiamo fatto con buon senso e logica tenendo presente tutto".
Aquilani e Panucci hanno litigato per sue scelte?
"Assolutamente no. C’è stata la battuta di uno, non in questo caso uno dei due, e uno ha capito male; da lì è scaturita la scintilla di un confronto solo con qualche spinta, senza colpi di alcun genere; sono cose che possono succedere. Qui sono successe poche in confronto a quello che può succedere e può accadere. Ma è tutto sotto controllo".
Contro la Juventus ha rimesso in campo la stessa formazione che ha fatto giocare contro il Siena. Lo rifarebbe?
"Dietro una partita persa è facile, poi, cambiare le cose. Dare risalto alla difesa è sbagliato. Formazione la scelgo con criteri, con idee. Ho tentato di valutare tutto. E può essere sbagliato lo stesso. Ma ho valutato tutto. Da un punto di vista mio".
MEXES
Come si prepara una partita del genere?
“La prepariamo come sempre. Gara importante, affascinante e soprattuto voluta. Non vediamo l’ora di andare in campo”.
Cosa ti aspetti da questa gara?
“Non mi aspetto nulla, solo una reazione da parte nostra dopo la sconfitta di sabato. Il Real è una grandissima squadra. Dobbiamo pensare solo a fare il nostro dovere”.
Per domani sono previsti 70000 spettatori...
“I tifosi saranno carichi come noi. Abbiamo molta fiducia in loro, che ci diano la carica giusta”.
Chi parte avvantaggiato?
“Nessuno. Si parte dallo 0-0”.
Non sembri il Mexes dell’anno scorso. Quanto ti manca per ritornare al top?
“Non sto giocando come l’anno passato. Però mi sto impegnando per migliorare e spero di tornare al top il prima possibile”.
“No assolutamente. L’abbiamo visti in tv, sono una grandissima squadra. Io ci ho già giocato contro, ne ho presi 3 e quindi speriamo che questa volta vada in un altro modo”.
Chi toglieresti al Real Madrid?
“Non mi importa chi giocherà domani. Sono tutti bravi”.
“E’ una cosa generale, un momento passeggero. Non penso di stare così male poi. Non sto benissimo, ma cerco sempre di dare il massimo”.
Da Romanews.eu
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