Nel Derby due punti persi, al San Paolo la Roma non c'era

Nel Derby due punti persi, al San Paolo la Roma non c'era

Di Fabrizio Landolfi

Quella attuale è una settimana negativa per i colori giallorossi. Prima o poi, lo sapevamo, sarebbe dovuto accadere. Anche in una stagione entusiasmante, che possiamo considerare di rinascita, come quella che sta vivendo la Roma, capita un momento buio. Non possiamo non constatare che in queste ultime due gare l’armata di Garcia ha perso colpi; non a caso, il tecnico francese ha subìto le prime critiche, in parte condivisibili, da parte del pubblico. 

Domenica scorsa contro la Lazio, i giallorossi potevano e dovevano vincere piuttosto tranquillamente, per quanto “tranquillo” si possa immaginare un qualsiasi derby. Quando l’allenatore avversario, prima di una sfida così sentita in città, ammette che si accontenterebbe di un pareggio e si augura qualche infortunio dei rivali (battuta o meno, scherzando si dice la verità), significa che si sente spacciato. Dunque si è favoriti, non dai pronostici, che lasciano il tempo che trovano, ma dall’approccio alla gara di una squadra, la Lazio, che già in partenza si sente “autorizzata” a non vincere il derby. In campo, gli uomini di Reja non hanno mai tirato in porta, ma di fatto sono riusciti a non prenderle, chiudendosi indietro ermeticamente. Qualcuno, non solo di parte laziale ma anche di parte romanista, ha criticato Rudi Garcia per la risposta a distanza a Reja, sugli eventuali infortuni: eppure la replica del francese non era stata poi così dura. Il giornalista Roberto Renga ha addirittura sentenziato che “Garcia ha sbagliato più di Reja, perchè non può insultare un allenatore che conosciamo da trent’anni”. Di insulti, in realtà, ne ha sentiti solo Renga, e di obiezioni da fare ve ne sarebbero altre. Ad esempio, se il rispetto vale per tutti, il fatto che Reja sia conosciuto da trent’anni (da chi, oltre a Renga?) non dovrebbe entrarci nulla. 

Ma al dì là di questo tipo di polemiche, avulse dal calcio giocato, il tecnico della Roma qualcosa ha sbagliato. Dato che Pjanic e Strootman avrebbero dovuto giocare necessariamente a Napoli, per via della squalifica di Nainggolan, era il caso di impiegare quest’ultimo nel derby. Un giocatore che garantisce dinamismo, corsa, fase offensiva e fase difensiva. Mettendo in campo il belga, Garcia avrebbe potuto far riposare almeno uno tra i due titolari, che non a caso sono arrivati sottotono alla gara di Napoli. Tuttavia ai giocatori, per vincere contro la Lazio e recuperare due punti alla Juve capolista, sarebbe bastato avere un pizzico di lucidità in più per buttare dentro la palla, in una delle tante occasioni create dalla Roma. 

Al San Paolo, invece, è stata una vera disfatta: i giallorossi non sono riusciti a scendere in campo con il solito spirito, per poi andare completamente in affanno nel secondo tempo, quando il Napoli è diventato padrone del campo. Per una squadra non abituata a giocare più gare ravvicinate, giocarne tre in una settimana può causare stanchezza, ma non possiamo dimenticare che c’era in palio una finale, da giocare all’Olimpico. La Roma, mercoledì sera, avrebbe dovuto giocare la cosiddetta partita della vita, contro un Napoli che ha probabilmente il miglior attacco in Italia, ma che era riuscita a superare sia in campionato sia nella gara d’andata. A proposito dell’andata, è vero che il 3-2 in casa non è un risultato che fa star tranquilli, ma è pur sempre una vittoria: il demerito non c’è stato una settimana fa, bensì al San Paolo, dove la Roma si è fatta sopraffare dall’avversario e dalla stanchezza. Per la prima volta abbiamo visto la squadra piuttosto nervosa, come testimonia ad esempio l’espulsione evitabile rimediata da Strootman, ma anche qualche protesta di troppo sul 3-0, quando il tempo per provare a recuperare era già poco. Garcia ha lasciato fuori Totti, dando fiducia a Mattia Destro: una scelta che possiamo considerare normale, visto che il Capitano aveva già giocato due gare in settimana. Ma la prestazione di Destro è stata davvero nulla: l’attaccante non si è quasi mai fatto trovare dai compagni, ha toccato pochissimi palloni e non ha mai tirato in porta. E’ vero, si tratta di un giocatore che è stato fermo per circa sei mesi, dopodichè non ha mai ripreso a giocare con continuità, ma in questa stagione stiamo vedendo un certo Luca Toni, che di acciacchi fisici ne ha avuti tanti, oltre ad avere 14 anni più di Destro, fare la differenza nel Verona di Mandorlini, una formazione che tra l’altro sta ottenendo risultati egregi. Perchè Destro non ha quella fame agonistica, pur essendo un centravanti giovane che deve ritagliarsi il suo spazio? A Napoli, purtroppo, non ha dimostrato di poter fare la differenza in questa Roma. A tal proposito, durante la partita abbiamo invocato l’ingresso in campo di Francesco Totti, ma quando Garcia lo ha messo dentro il Capitano non è sembrato certo in gran forma. Questo spiega per quale motivo l’allenatore lo aveva tenuto fuori, dopo due gare consecutive da titolare giocate in quattro giorni. Piuttosto, il tecnico ha ritardato nel sostituire Torosidis, in bambola già nel primo tempo di fronte ai vari Higuain, Mertens ed Hamsik: Garcia ha messo Maicon al posto del greco solo dopo aver subìto il gol del 2-0, ovvero nei primissimi minuti della ripresa. A Napoli abbiamo visto in grave confusione anche Daniele De Rossi: sarà impopolare dirlo, ma il centrocampista di Ostia da troppo tempo non fa più la differenza come alcuni anni fa. Il centrocampo della Roma avrebbe tanto bisogno di quel giocatore instancabile e sempre presente in ogni azione che era Daniele ai tempi di Spalletti, soprattutto quando Strootman non riesce a dare il meglio di sè (per fortuna, è capitato solo nelle ultime due gare). Ma in generale, abbiamo visto una prestazione insufficiente di tutta la squadra: salvabili solo Gervinho, l’unico attivo e pericoloso per gli avversari, ed il nuovo acquisto Michel Bastos, giocatore poco propenso alla fase difensiva, che però ha spinto abbastanza sulla sua fascia. E’ un vero peccato aver perso così malamente a Napoli, anche perchè è sfumata la possibilità di vincere un trofeo oggettivamente alla portata di questa Roma, che deve rialzarsi e rigenerarsi subito per non perdere altri punti in campionato. Ora c’è bisogno più che mai di una buona striscia di vittorie, per mettere pressione alla Juve e tenere lontano questo Napoli contro il quale, Coppa Italia a parte, la sfida andrà avanti. 

Fabrizio Landolfi
Bookmark and Share

0 commenti:

Posta un commento

Articoli Correlati

 
HOME | PRIVACY | SERIE A | LIGA | PREMIER LEAGUE | BUNDESLIGA | LIGUE 1 | CHAMPIONS LEAGUE | EUROPA LEAGUE | BRASILEIRAO | PRIMERA DIVISION ARGENTINA | NAZIONALI

TOP 100 SOCCER SITES The Soccerlinks Hit List Sport Blogs - Blog Catalog Blog Directory Listed on Soccer Blogs Aggregatore Sports Top Blogs Sports Blogs - Blog Top Sites Miglior BlogTop Italia Blog DirectorySports Blogs - Blog Rankings
Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia