Buona la prima, ma con riserva

Buona la prima, ma con riserva 

Di Marco Cannaviccio

Sono arrivati tre punti alla prima uscita stagionale in campionato e possiamo dire con assoluta certezza che le nostre analisi fatte dopo la disastrosa partita di Supercoppa erano corrette. La Lazio non è una squadra cosi scarsa come tanti avevano pensato dopo lo 0-4 subito contro la Juve, è una buona squadra con qualche alternativa in più rispetto alla passata stagione ma anche con diversi vecchi problemi cronici, alcuni dei quali solo il mercato può risolvere. Innanzitutto il primo tempo giocato contro l’Udinese è la netta dimostrazione che questa squadra sa giocare a calcio, come d’altronde lo sapeva fare bene lo scorso anno, gioca palla a terra, i centrocampisti si inseriscono e i ragazzi si trovano abbastanza facilmente e con naturalezza. Biglia ha dimostrato a chi ancora non lo conoscesse che è un giocatore di livello internazionale e che se sta bene il titolare è lui, non ce ne voglia Ledesma che comunque tornerà molto utile nel corso della stagione. Novaretti invece è da rivedere, ha fatto vedere sia i suoi pregi, ovvero l’imponenza fisica, la grinta e la bravura sui palloni alti, sia però i difetti quali ad esempio la troppa lentezza e la difficoltà nel tenere i giocatori dal baricentro basso come Di Natale e Muriel. Se il primo tempo è stato molto positivo dobbiamo però riflettere sui problemi nati nella seconda frazione di gioco, quando abbiamo preso un gol in contropiede sul 2-0, cosa questa assolutamente folle e su cui lavorarci con urgenza tramite allenamenti specifici non essendo la prima volta che accade; dopo il loro gol poi c’è stato un’altra volta un mini black-out mentale durato una decina di minuti in cui la squadra è andata in tilt non riuscendo più ad uscire dall’area di rigore, incapace di fare anche le cose più semplici: essendo la seconda volta che accade su due partite giocate direi che ci sono tutti i presupposti per essere moderatamente preoccupati. Abbiamo portato a casa il risultato nonostante una grande sofferenza finale, causata anche da una condizione fisica ancora approssimativa, ma dobbiamo ringraziare anche l’Udinese che in un paio di occasioni ci ha letteralmente graziato mangiandosi palle gol veramente ghiotte. Bisogna ripartire da quanto di buono visto nella prima frazione di gioco, senza però dimenticarci di questi problemi che ancora affliggono la squadra e a cui bisogna assolutamente e con tempestività porre rimedio poiché l’Udinese ti grazia, ma la Juventus sabato non lo farà di certo. In ultima analisi la questione mercato: serve una punta forte,senza se e senza ma; se si riuscirà a prendere Yilmaz bene, altrimenti DEVE arrivare un altro, di attaccanti bravi in giro ce ne sono e se è vero che abbiamo più di dieci milioni pronti per il turco, pretendiamo che questi soldi vengano spesi per rinforzare una squadra buona ma a cui manca qualcosa sia davanti che dietro, dove Dias sta dimostrando sempre di più di essere ormai un ex giocatore. 

Marco Cannaviccio
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