Di Renato Cignoni
Beffato il Livorno nell'ultimo minuto di recupero dell'ultimo turno di campionato: la sconfitta con il Sassuolo ed il contemporaneo (ed annunciato) pareggio a reti bianche tra Verona ed Empoli costringe gli amaranto alla lotteria playoff (doppia sfida con il Brescia tra mercoledi e domenica) mentre emiliani e veneti festeggiano la promozione in serie A (la prima storica per i neroverdi).
Dopo un primo tempo dominato dalla paura e pieno di errori, gli amaranto nella ripresa non sfruttano a superiorità numerica (espulso prima Antei per doppia ammonizione, poi Berardi e Fiorillo dopo un momento di tensione), non trovano il colpo promozione e vengono puniti nel sesto minuto di recupero da Missiroli. Belingheri fallisce due volte di testa il gol vittoria, mancato anche da Dionisi. Agli amaranto, in virtù del terzo posto, bastano 4 pareggi per tornare in serie A
Il patron amaranto, Aldo Spinelli, al termine della partita ha dichiarato: "Siamo stati poco lucidi nel secondo tempo, adesso proviamoci nei playoff. Il Sassuolo ha meritato ma oggi il calcio ha perso. Incredibile avere 18 punti di vantaggio sul sesto posto e disputare gli spareggi". Davide Nicola invece, ha espresso così la sua delusione: "Siamo dispiaciuti ma non demoralizzati. Adesso dobbiamo ricaricare le pile in vista di questi playoff".
Al Braglia circa 3.500 tifosi amaranto tra cui anche Diamanti, protagonista della precedente promozione del Livorno in serie A. Migliaia di persone in città hanno seguito la partita sui due maxischermi all'Ippodromo Caprilli.
Il Grifone saluta la B con una vittoria e con un lungo applauso. Allo Zecchini, i biancorossi si impongono per 4-3 sul Bari grazie anche all’apporto dei baby. Uno di loro, Edoardo Fanciulli, 16 anni, segna l’ultima marcatura in cadetteria. Primo gol di Lupoli, rispondono Ceppitelli e poi Caputo. Nella ripresa, dopo 23 secondi, segna di nuovo il Bari, con Fedato. Il 3-2 è di Coulibaly, che insacca di testa da corner. In tuffo, Piovaccari marca il pareggio. E il quarto gol arriva dalla percussione di Marinelli che serve al centro l’altro Primavera Fanciulli. Tripudio, applausi, sipario su una retrocessione già sancita. Dopo sei anni l’avventura in serie B termina. Il presidente Camilli conferma: «Lascio».
Renato Cignoni
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